Ferdinando Giosué Lazzaro, ex titolare della Italcoge - poi fallita - è finito in carcere insieme a un suo familiare. Secondo i pm avrebbero sottratto dai conti correnti dell'azienda oltre due milioni di euro per giocare al Casinò di Saint Vincent. Sono accusati di avere dissipato oltre 5 milioni, tra beni, crediti e denaro.
È stato arrestato ancora Ferdinando Giosué Lazzaro, imprenditore simbolo dei “Sì Tav”. L’uomo, amministratore di fatto della Italcoge, è indagato dalla procura di Torino per bancarotta fraudolenta insieme a un suo familiare e collaboratore. Entrambi sono finiti in carcere oggi.Secondo le ipotesi dei pm Alberto Benso e Roberto Furlan, che hanno coordinato le indagini della Guardia di finanza di Susa, Lazzaro e i familiari avrebbero sottratto dai conti correnti della società contanti per 2.262.000 euro tra il 2007 e il 2011 e li avrebbero spesi per giocare al Casinò di Saint Vincent o per delle vacanze. Tutto ciò avrebbe danneggiato creditori, fornitori e dipendenti dell’azienda. In totale, secondo i finanzieri guidati dal capitano Mattia Altieri, sono stati occultati e dissipati beni, crediti e denaro per quasi cinque milioni di euro.
Lazzaro è un imprenditore noto per il suo interesse a realizzare alcuni lavori della Torino-Lione, ragione per cui la sua azienda e lui sono stati obiettivi di minacce e intimidazioni violente. Non solo. L’uomo vanta molte conoscenze tra i politici Pd favorevoli all’opera, a cui chiedeva favori.
Attualmente Lazzaro è imputato nel processo “San Michele” per versamenti illeciti di rifiuti ed è ancora indagato per turbativa d’asta: dopo il fallimento della Italcoge avrebbe truccato una vendita all’incanto per potersi aggiudicare l’affitto di un ramo della sua azienda fallita presentando una proposta con una nuova società, intestata a una terza persona ma formalmente amministrata da lui.
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