Lo Stato Islamico ha diffuso un video, la cui autenticità è ancora da verificare, che mostra l'uccisione di Kenji Goto: "L'incubo per il Giappone è incominciato". Il filmato arriva a sette giorni dall'uccisione dell'altro ostaggio nipponico: il 24 gennaio era stato lo stesso giornalista a dare al mondo la notizia dell'avvenuta decapitazione del contractor Haruna Yukawa.
Ancora la tuta arancione, l’ostaggio inginocchiato ai piedi del boia, il coltello puntato ora sulla vittima ora verso la telecamera. In direzione dell’Occidente. Lo Stato Islamico ha ucciso anche il secondo ostaggio giapponese, il giornalista Kenji Goto Jogo. Lo dimostrerebbe un video diffuso dagli jihadisti su internet. Il filmato è stato prodotto da al-Furqan Media Foundation, la casa di produzione vicina all’Isis, e la sua autenticità è ora al vaglio delle autorità di Tokyo e di Washington.Il filmato non contiene alcun accenno al pilota giordano Muath al Kaseasbeh, catturato dall’Isis lo scorso 24 dicembre, la cui sorte si era negli ultimi giorni intrecciata a quella del giornalista giapponese con diversi ultimatum che si sono susseguiti nel tempo. Sabato il governo di Tokyo aveva ammesso che la situazione era in fase di “stallo”.
Il 47enne Goto, giornalista con una lunga esperienza in territori di guerra, era stato mostrato per la prima volta il 19 gennaio in un video dell’Isis insieme a un altro ostaggio giapponese, il contractor militare Haruna Yukawa, poi ucciso. Per la loro liberazione i jihadisti chiedevano al Giappone il pagamento di un riscatto di 200 milioni di dollari. Ma dopo aver annunciato di aver ucciso Yukawa per bocca dello stesso Kenji Goto lo scorso 24 gennaio, i miliziani dell’Isis hanno cambiato le loro condizioni, chiedendo il rilascio della terrorista irachena Sajida Rishawi, in carcere in Giordania, e inserendo nella partita anche il pilota giordano. Amman aveva dato la propria disponibilità allo scambio di prigionieri, chiedendo però “prove dell’esistenza in vita” del suo giovane tenente.
In un messaggio audio apparentemente letto da Goto, due giorni fa, veniva dato tempo alle autorità giordane fino al tramonto di giovedì per consegnare Rishawi al confine tra Turchia e Siria, minacciando in caso contrario di uccidere “immediatamente” Kaseasbeh. Oggi su Twitter circolavano notizie non confermate che anche lui fosse stato decapitato. Ma dall’Isis, sul pilota, ancora silenzio.
Il Giappone ha espresso la sua “indignazione“. Si tratta – ha detto un portavoce del governo giapponese – di “un deplorevole atto di terrorismo” . Gli Stati Uniti hanno preso posizione sull’accaduto, condannando con forza” le azioni dello Stato islamico e chiedendo il rilascio di tutti gli ostaggi rimanenti. Lo afferma il Consiglio per la Sicurezza nazionale della Casa Bianca.
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