Stamani duramente contestato Matteo Salvini a piazza del Campidoglio durante la conferenza stampa sul 28. In contemporanea blitz #MaiConSalvini a piazza Vittorio per lanciare, con una conferenza stampa, la manifestazione di sabato. Leggi anche i comunicati delle azioni
dinamopress
Giornata dura per Lega e Casapound a Roma, mentre la mobilitazione contro la manifestazione di Salvini sta crescendo giorno dopo giorno. Questa mattina, mentre il segretario della Lega veniva contestato in Campidoglio, oltre un centinaio tra i promotori della manifestazione ha fatto un blitz a Piazza Vittorio, a dando poi vita ad una conferenza stampa di lancio del corteo di sabato prossimo.
Nonostante Casapound si sia data appuntamento proprio in piazza Vittorio dalla mattina, si è rimarcata la determinazione a mantenere invariata la partenza del corteo. Durante la conferenza stampa è poi stata l’adesione ufficiale dell’ANPI e del Roma Pride alla manifestazione. Lo striscione aperto durante l’iniziativa recitava: “no alle politiche d’austerity, no al governo Renzi”. Terminata la conferenza stampa i #MaiConSalvini hanno dato vita ad un corteo che ha attraversato le vie dell’Esquilino al grido di “Roma non si Lega!”
Mentre si svolgeva la conferenza stampa, in un Campidoglio blindato dalla polizia, ma con meno di dieci sostenitori della Lega, Matteo Salvini è stato fortemente contestato. Al passaggio del segretario della Lega, un gruppo di donne, precarie, studentesse e mamme, ha gridato tutta la sua disapprovazione contro chi ha insultato la città di Roma per anni. “La lega ha per anni inneggiato alla secessione e ora si presenta come opposizione sociale, scordandosi di aver sostenuto per 15 anni le politiche che hanno precarizzato il mondo del lavoro” scrivono nel comunicato. Salvini, col consueto savoir-faire, ha riposto con insulti a chi lo contestava, e a chi gli ha chiesto, tra i giornalisti presenti, di chiarire i suoi rapporti con Casapound si è rifiutato di rispondere.
D’altronde negli ultimi giorni sta emergendo sempre di più il rapporto organico tra la Lega e Casapound, non solo formalmente, ma anche nella concreta organizzazione del comizio di sabato. Tanto che ieri sera, agli studenti che hanno chiesto a Salvini in diretta televisiva “lei è fascista?” è arrivata la risposta “che te ne frega?”. Sabato la Roma solidale e antirazzista vuole dimostrare che è interessata, eccome, alla risposta.
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