martedì 24 febbraio 2015

Mondadori Rcs Libri. Umberto Eco: "Perché è pericoloso il matrimonio tra le due case editrici". Aldo Busi: "Altro che monopolio, il prezzo è gonfiato"

UMBERTO ECO"Un gruppo talmente potente è una minaccia per la libertà di espressione. In termini di libero mercato è vero che spesso le concentrazioni sono economicamente inevitabili, ma il sistema rimane sano quando si attua ancora una concorrenza tra concentrazioni diverse. Ma quando esiste un gruppo più potente di tutti è la libera concorrenza che entra in crisi". 

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Lo afferma Umberto Eco in un intervento su Repubblica a proposito della possibile acquisizione di Rcs Libri da parte di Mondadori.
"Sempre in termini di libero mercato - avverte Eco - ridurre la concorrenza rischia sempre di ridurre la qualità. Insomma gli autori (che messi tutti insieme sono le galline dalle uova d'oro delle case editrici) non sono contenti di quanto si sta minacciando".
"Naturalmente - continua Eco - i giornali di destra hanno subito parlato di complotto 'comunista' e di tentativo di mandare la Rcs al fallimento. È vero che la fusione con Mondadori appare oggi come la più facile da realizzare, ma nulla esclude - propone quindi - che si possa formare una cordata di imprenditori, anche stranieri, capace di rilevare la cassaforte intellettuale della Rcs, costituendo così un gruppo autonomo".

Di parere opposto è lo scrittore Aldo Busi, autore diromanzi come "Seminario sulla gioventù" e "Vita standard di un venditore provvisorio di collant", è di parere diverso. A me - scrive sul Fatto Quotidiano - tutto questo starnazzare attorno alla sventolata trattativa tra la Rizzoli e la Mondadori lascia più che freddo, ma scandalizzato che si osi scandalizzarsi: la maggioranza della cinquantina di di autori senza sfumature firmatari del manifesto contro l'ipotesi di una "casa editrice nazionale" che potrebbe chiamarsi Mondazzoli - tra i quali non esiste un solo scrittore degno di tale nome - ha scritto libri che per qualità di scrittura, afflato intellettuale e civile e ripudio dei luoghi comuni cattosentimentalfamilistici non potrebbero entrare nemmeno nella Varia della Mondadori capeggiata dall'insigne Antonella Clerici.

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