La
Grecia si scrolla definitivamente di dosso il supplizio della Troika e
guadagna altri quattro mesi di sostegno della Bce nella cornice del
programma di aiuti. In sintesi, è questo il senso dell’accordo raggiunto
in serata (testo)
a Bruxelles tra Varoufakis e l’Eurogruppo. Un accordo temporaneo,
certo, che attende ora il completamente con la lista delle riforme che
vede Atene finalmente come protagonista e non come semplice esecutrice
di ordine decisi da altri.
controlacrisi.org fabio sebastiani
"Le autorita' greche si impegnano a
portare avanti riforme da tempo necessarie per far fronte alla
corruzione e all'evasione fiscale e per migliorare l'efficienza del
settore pubblico", si legge nel testo congiunto approvato
dall'Eurogruppo. I greci si impegnano inoltre a "onorare i loro obblighi
finanziari verso tutti i creditori pienamente e per tempo", si legge
nella nota. Inoltre le autorita' greche "si sono impegnate a garantire
surplus primari adeguati" per garantire "la sostenibilita' del
debito", si legge nel documento. Questo del surplus è l’altro risultato
importante raggiunto dalla Grecia. Ovvero, la quota di surplus da
destinare al ripianamento del deficit verrà decisa in relazione con i
tassi di sviluppo.
Yanis Varoufakis commenta: "Non abbiamo firmato nessun Memorandum, è l'inizio di una fase senza questo, saremo co-autori della nostra lista di riforme, non seguiremo più uno script datoci da agenzie esterne, bisogna avere veramente la vista corta per pensare che abbiamo firmato il vecchio accordo", spiega alla stampa a fine riunione. Il commissario agli affari economici Pierre Moscovici prova a dare un'interpretazione: "E' un accordo equilibrato che permette sia alle autorità greche di mettere in opera i cambiamenti che desiderano e allo stesso tempo che gli impegni siano rispettati". Il nuovo governo presentera' un pacchetto di riforme per la prossima fase, dando la priorita' a quelle che costituiscono un terreno comune, come la lotta all'evasione fiscale, alla corruzione, la ristrutturazione della pubblica amministrazione e per far fronte alla crisi sociale. "Il governo procedera' con calma – fanno sapere da Atene - con la societa' greca al suo fianco, e continuera' i negoziati fino all'accordo finale quest'estate".
La riunione dei ministri dell'Eurozona è iniziata solo intorno alle 19, con oltre tre ore di ritardo. Il presidente Jeroen Dijsselbloem voleva evitare che si arrivasse di nuovo ad un confronto dove 18 Paesi erano uniti contro Atene, come è successo negli ultimi due Eurogruppi. Inoltre le frizioni, anche caratteriali, tra il ministro greco e quello tedesco avrebbero rischiato di surriscaldare troppo l'atmosfera della sala, rischiando di accorciare ancora di più le possibilità di un'intesa. "Il cambiamento di retorica dei greci ha creato problemi di fiducia", ha detto il vicepresidente della Commissione Valdis Dombrovskis entrando all'Eurogruppo. E' per questo che Dijsselbloem ha organizzato una serie di incontri bilaterali prima della riunione a 19.
Yanis Varoufakis commenta: "Non abbiamo firmato nessun Memorandum, è l'inizio di una fase senza questo, saremo co-autori della nostra lista di riforme, non seguiremo più uno script datoci da agenzie esterne, bisogna avere veramente la vista corta per pensare che abbiamo firmato il vecchio accordo", spiega alla stampa a fine riunione. Il commissario agli affari economici Pierre Moscovici prova a dare un'interpretazione: "E' un accordo equilibrato che permette sia alle autorità greche di mettere in opera i cambiamenti che desiderano e allo stesso tempo che gli impegni siano rispettati". Il nuovo governo presentera' un pacchetto di riforme per la prossima fase, dando la priorita' a quelle che costituiscono un terreno comune, come la lotta all'evasione fiscale, alla corruzione, la ristrutturazione della pubblica amministrazione e per far fronte alla crisi sociale. "Il governo procedera' con calma – fanno sapere da Atene - con la societa' greca al suo fianco, e continuera' i negoziati fino all'accordo finale quest'estate".
La riunione dei ministri dell'Eurozona è iniziata solo intorno alle 19, con oltre tre ore di ritardo. Il presidente Jeroen Dijsselbloem voleva evitare che si arrivasse di nuovo ad un confronto dove 18 Paesi erano uniti contro Atene, come è successo negli ultimi due Eurogruppi. Inoltre le frizioni, anche caratteriali, tra il ministro greco e quello tedesco avrebbero rischiato di surriscaldare troppo l'atmosfera della sala, rischiando di accorciare ancora di più le possibilità di un'intesa. "Il cambiamento di retorica dei greci ha creato problemi di fiducia", ha detto il vicepresidente della Commissione Valdis Dombrovskis entrando all'Eurogruppo. E' per questo che Dijsselbloem ha organizzato una serie di incontri bilaterali prima della riunione a 19.
Nessun commento:
Posta un commento