domenica 6 ottobre 2019

Evasione fiscale? Evadono soprattutto le grandi imprese.

Mentre dalle indiscrezioni sulle prossime misure del governo sull’evasione fiscale si punta il dito contro le…. colf e le badanti (sic!), da uno studio della Cgia di Mestre emerge che l’entità dell’evasione contestata alle grandi imprese risulta essere 16 volte superiore a quella delle piccole aziende e dei lavoratori autonomi (nel 2017 era stata pari a 18).
 

Il coordinatore dell’ufficio studi Paolo Zabeo sottolinea che “questi dati ci dicono che la potenziale dimensione dell’infedeltà fiscale delle grandi aziende è enormemente superiore a quella delle piccole. 
Ovviamente, nessuno di noi auspica che il Paese si trasformi in uno Stato di polizia tributaria. 
Tuttavia, una maggiore attenzione verso questi soggetti sarebbe auspicabile, visto che le modalità di evasione delle holding non è ascrivibile alla mancata emissione di scontrini o ricevute, bensì al ricorso alle frodi doganali, alle frodi carosello, alle operazioni estero su estero e alle compensazioni indebite. 
Reati, quest’ultimi, che non verranno nemmeno sfiorati dalle misure di contrasto all’utilizzo del contante che il Governo metterà a punto nelle prossime settimane”.

La Cgia ricorda che secondo i dati delle dichiarazioni dei redditi relativi al 2018, il reddito medio dichiarato delle persone fisiche (ditte individuali e lavoratori autonomi) è stato di 25.290 euro, quello delle società di persone (Snc, Sas, Ss) 34.260 euro e quello delle società di capitali (Spa, Srl, Sapa) solo 34.670 euro.  
Un dato, quest’ultimo, condizionato al ribasso, allorché poco meno del 40% del totale delle società di capitali registra un reddito in perdita o in pareggio.
Fonte Askanews

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