Il seminario di formazione
internazionale organizzato dall’Anab a Crocetta del Montello ha permesso
al maestro calcinaio Costanzo Salis di illustrare diverse tecniche di
applicazione a operatori di settore italiani, francesi, belgi e
spagnoli. Il progetto gode del patrocinio della Regione Veneto e della
Provincia di Treviso.
Le
sperimentazioni nel campo della bioedilizia portano l’artigiano
sassarese Costanzo Salis in Veneto, tra i protagonisti del Seminario di
Formazione Internazionale del Progetto Europeo Erasmus + Canapalea:
un’iniziativa Anab (Associazione nazionale architettura biologica) che
intende dare slancio all’utilizzo della “cannabis sativa” come materiale
naturale da costruzione, in combinazione con calce e legno, forti degli
ottimi risultati ottenuti sinora.
L’appuntamento, ribattezzato “Il Trionfo della canapa”, nei giorni
scorsi ha radunato all’”Ex canapificio veneto” di Crocetta del Montello
(uno dei più grandi canapai italiani dell’Ottocento), in provincia di
Treviso, numerosi tecnici e operatori di settore provenienti da Italia,
Francia, Belgio e Spagna, per partecipare a un vero e proprio
cantiere-scuola di formazione.
Costanzo Salis è tra i pionieri sardi nel testare prodotti naturali
per l’edilizia. In qualità di assistente alla formazione, il maestro
calcinaio sassarese ha presentato varie tecniche di applicazione della
canapa in combinazione con il grassello di calce, un legante naturale
d’eccellenza artigianale realizzato nei laboratori di Caniga con
un’altissima percentuale di purezza. Il grassello offre una migliore
lavorabilità rispetto alla calce idrata e una migliore resa in parete, e
ben si presta all’utilizzo con la canapa: più impermeabile, elastico e
resistente.
Guidati dall’esperto artigiano sardo, che ha messo a disposizione le
attrezzature, le “talocce” autoprodotte in legno e i colori naturali,
gli operatori hanno sperimentato i materiali per la realizzazione di
intonaco coibente, cappotto e altre rifiniture su profili murari
predisposti, con metodo a battuta di cazzuola.
Nei giorni successivi, l’Anab ha organizzato la visita a una villa
del Palladio e ad alcuni cantieri bio-edili di Venezia, un luogo simbolo
della massiva presenza di umidità nelle abitazioni, dove sono state
mostrate le modalità di risanamento mediante calce e la recente
introduzione della canapa.
La manifestazione è il tassello di un più ampio progetto della
Comunità Europea iniziato nel 2015 per proseguire fino al 2018.
L’obiettivo è quello di professionalizzare gli addetti ai lavori, per
prevenire errori costruttivi e ottenere opere di elevata qualità
realizzate con il canapulo (la parte legnosa) di canapa italiana.
«In Italia molti si improvvisano nell’utilizzo, con conseguenti
risultati anomali che generano diffidenza – ha argomentato Olver
Zaccanti, delegato nazionale Anab e responsabile per l’Italia del
progetto Canapalea –. Un gran numero di operatori non è al corrente
delle infinite possibilità di impiego, né delle elevate qualità che la
canapa offra in termini ambientali, di igiene della casa e di
prestazioni termo-igrometriche».
Tra le idee in cantiere – ha specificato Salis – la volontà di creare
una filiera sarda. Il territorio e il clima dell’isola sembrano
prestarsi bene alla coltivazione. «Ma per generare un indotto ad uso
industriale però – fa notare Zaccanti – occorrerebbe allestire un
impianto di trasformazione capace di separare la parte legnosa dalla
quella fibrosa. Ce ne sono solo due in tutta Italia, uno in Piemonte e
uno in Puglia».
Secondo gli organizzatori, è importante sottolineare come la
produzione italiana non sia sufficiente a soddisfare la crescente
richiesta di derivati di canapa, che pertanto vengono importati in buona
misura dalla Francia, dove la qualità sembra non essere equiparabile.
Occorre perciò dare slancio al prodotto italiano, da abbinare
all’esclusivo utilizzo di calci naturali: «Da evitare quelle industriali
trattate con additivi e in genere altri materiali cementizi».
La manifestazione ha goduto del patrocinio della Regione Veneto,
della Provincia di Treviso e del Comune di Crocetta, quindi del sostegno
di Assocanapa, dell’Ordine degli Architetti e del Collegio dei Geometri
provinciale. I prossimi appuntamenti del progetto Canapalea – che ha
già attraversato diverse località europee tra Belgio, Spagna e Bruxelles
– si terranno il 16 Febbraio a Roma e il prossimo giugno a Rennes,
nella Francia nord occidentale. Un seminario di formazione è previsto
invece a Sassari in primavera.
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domenica 17 dicembre 2017
Cannabis e calce per la bio-edilizia del futuro: un sassarese protagonista.
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