redazione diffusa Campagnano r@p
Come noto, come Associazione, abbiamo promosso e organizzato
negli anni passati una causa collettiva per la vicenda acqua&arsenico.
Abbiamo potuto rilevare come il gestore, la Crea
Gestioni Srl, non abbia pagato le spese di registrazione delle sentenze emesse
da numerosi Giudici di Pace che l’hanno condannata a risarcire i numerosi cittadini organizzati. Da anni segnaliamo
numerose criticita’ nella gestione del servizio idrico integrato. La scorsa estate,
durante il periodo di razionamento dell’acqua,
numerose sono state le perdite dell’acquedotto segnalate dalla cittadinanza. Il
sito della Crea non fornisce utili informazioni e non contiene le analisi sulla
potabilita’ dell’acqua, le bollette risultano di difficile comprensione, la
lettura dei contatori e l’emissione delle bollette non e’ avvenuta negli anni
passati con regolarita’ … Anche in questa ultima vicenda, che ha determinato l’emissione
dell’ordinanza di non potabilita’ dell’acqua del 12 dicembre scorso, rileviamo
l’assoluta mancanza di trasparenza e comunicazione su una vicenda che riguarda
la salute dei cittadini.
Anche l’attuale Amministrazione Comunale, cosi’ attenta a
pubblicizzare altre iniziative, nella circostanza ha mostrato una
sottovalutazione della vicenda e la mancanza di un piano di comunicazione adeguato
alla gravita’ dell’evento. Ancora non e’ chiaro a quando risalgono le analisi precedenti a
quelle del 27 novembre scorso che hanno rilevato lo sforamento dei valori di
legge. I cittadini che pagano, tra l’altro, bollette salate ancora non sono
stati informati su quali accorgimenti tecnici siano possibili per impedire il
verificarsi di simili eventi, trattandosi di impianto di recente costruzione,
che ha comportato la spesa di un mucchio di soldi pubblici e che richiede costi
elevati di gestione che ricadranno sulla popolazione stessa. Alcune domande ci vengono spontanee: Quali saranno le
ripercussioni sulle attivita’ commerciali che utilizzano l’acqua dell’acquedotto?
Quali azioni intende avviare nei confronti del gestore? Perche’ non e’stata
creata una consulta popolare per seguire con la dovuta attenzione la gestione
dell’acqua, composta da cittadini, tecnici e Amministratori? Con l’avvicinarsi della scadenza della
Convenzione con la Crea Gestioni, nel 2021, perche’ non avviare per tempo un confronto
circa l’ esistenza delle condizioni per la ripubblicizzazione dell’acqua, come
votato dalla maggioranza del paese nel 2011?.
L’acqua e’ un diritto, non una merce.
Ass.ne Campagnano R@p
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