lunedì 16 ottobre 2017

Lavorare a metà in Italia. Arrivano due nuovi bandi per il servizio civile. In rampa di lancio quello per i rifugiati

Sono rivolti a  giovani tra i 18 e i 29 anni, studenti o lavoratori part-time da occupare in progetti di volontariato. Venticinque ore a settimana per un massimo di 433 euro esentasse (ma anche senza contributi). E la prossima settimana verrà presentato il nuovo bando per i ragazzi stranieri dichiarati rifugiati politici.

Chi vuole partecipare può trovare tutte le indicazioni sul sito del governo all'indirizzo www.gioventuserviziocivilenazionale.gov.it.
 
Arrivano due nuovi bandi per il servizio civile. In rampa di lancio quello per i rifugiatiROMA - Se il lavoro per i giovani non c'è e quando c'è spesso è mal pagato, tanto vale "partire" volontario. Una possibilità che tra non molto potranno avere anche i giovani stranieri che hanno ottenuto lo status di rifugiati politici. "Il bando - spiega il sottosegretario al Lavoro Luigi Bobba - verrà presentato la prossima settimana e coinvolgerà circa 3.000 giovani rifugiati. E' stato messo a punto con il ministero dell'Interno e sarà finanziato con i soldi dell'Unione europea. Prenderà il via dal 2018". Ieri invece sono pubblicati i due nuovi bandi attesi per i ragazzi italiani che vogliono "partire" volonari. Nato nel 2001 e andato avanti a piccoli passi, fino all'ultima riforma, il servizio civile continua ad attirare ragazzi. Un po' per sentirsi utili, ma anche per imparare sul campo un mestiere, per uscire di casa, per rendersi indipendenti, anche se non del tutto. Così il Dipartimento della gioventù ha pubblicato i nuovi bandi per 1.411 posti. Il primo seleziona 860 volontari da impiegare in progetti di servizio civile nazionale, di cui 757 per l'accompagnamento dei grandi invalidi e dei ciechi civili, 52 per progetti approvati dalla regione Campania e altri 51 relativi a progetti autofinanziati dalla regione Sardegna. C'è poi un secondo bando per la selezione di 551 volontari da impiegare in progetti di servizio civile nazionale, di cui 490 in Italia e 61 all'estero. "E' anche grazie all'impegno del governo nel rendere disponibili ulteriori risorse finanziarie - dichiara con soddisfazione il sottosegretario Luigi Bobba - che oggi pubblichiamo i due nuovi bandi".

Non sono moltissimi i soldi a disposizione, ma bastano. Palazzo Chigi ha messo in totale 280 miliardi per il 2017 (ma anche gli Enti che propongono i progetti sono finanziatori) e prevede che saranno circa 53mila i ragazzi che risponderanno all'appello per quest'anno. Dal 2001 al 2016 sono partiti volontari 383mila giovani, di cui 5.600 con progetti che si svolgono all'estero. Oggi in Italia i giovani in servizio sono 35.557, mentre hanno varcato le frontiere in 531. In maggioranza si tratta di ragazze (64% contro il 36% di ragazzi) e vengono impiegati in molti settori. Oltre la metà (52%) nell'assistenza, poi c'è un 27% che lavora in ambito educativo e nella promozione culturale, il 13% nel patrimonio artistico, il 6% si divide tra servizio civile e ambiente. Solo il 2% è invece andato all'estero. Ma l'obiettivo del governo è arrivare a 100mila volontari entro il 2020. D'altra parte nell'ultimo bando, uscito a luglio, hanno fatto domanda poco meno di 100mila ragazzi, dunque oltre il doppio di quanto previsto. "Tanto che l'Unione europea ci ha fatto i complimenti - aggiunge Luigi Bobba - e forti del risultato dal prossimo anno verranno previste nuove regole, che daranno ai giovani oltre all'esperienza del volontariato una spinta per entrare nel mondo del lavoro. Negli ultimi tre mesi sarà previsto un tirocinio e gli Enti, ad esempio, i comuni, dovranno prevedere tre mesi di tirocinio in un comune gemellato dell'Unione europea. Non solo, entreranno anche Enti capaci di occupare i giovani Neet", i ragazzi che non studiano e non lavorano.

Chi vorrà partecipare ai bandi appena pubblicati dovrà scegliere il progetto che più lo attira presentato dagli Enti che si sono accreditati, che devono essere per almeno due terzi parte di organizzazioni del Terzo settore, mentre l'altro terzo se lo dividono gli organismi territoriali, soprattutto i comuni. Si può presentare solo una domanda da indirizzare in forma cartacea direttamente all'Ente che richiede i volontari e che si occupa del progetto. La data ultima di invio è il 20 novembre. Chi vuole partecipare può trovare tutte le indicazioni sul sito del governo all'indirizzo www.gioventuserviziocivilenazionale.gov.it.

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