dinamopress
Per il diritto alla città: decisione, partecipazione e diritti. Sabato 4 e domenica 5 novembre. Nuovo Cinema Palazzo, Piazza dei Sanniti, San Lorenzo.
Siamo donne e uomini che vivono come altri milioni di persone la città di Roma.
La
osserviamo con affetto e passione non solo come fondale quotidiano ma
come parte integrante delle nostre vite fatte di relazioni, bisogni e
desideri.
Per
questo da anni animiamo realtà sociali e politiche dal basso, in
territori che spesso vengono abbandonati a se stessi, dove la precarietà
e la disoccupazione si sentono di più, ma soprattutto dove si sente la
mancanza dei diritti, dove i servizi vengono chiusi o ridotti, come i
nasoni. Combattiamo la paura che, troppo spesso, viene alimentata ed
esasperata, per creare razzismo e xenofobia.
Abbiamo
dato vita a spazi sociali e occupazioni abitative, esperienze
associative, collettivi culturali o comitati territoriali rivendicando
diritti per tutti.
Dalla
difesa della Città Solidale, siamo passati ad occuparci di quello che
accade intorno a noi, a comprendere come si trasformano i nostri
territori e le speculazioni che vengono realizzate; interessati a
costruire un nuovo modo di vivere e di esercitare il nostro Diritto alla
Città.
Stiamo
provando ad immaginare un processo che rivendichi e costruisca
prototipi di alternativa per Roma, affossata dalle ultime
amministrazioni e lasciata agonizzante da quella guidata da Virginia
Raggi.
Abbiamo concentrato la nostra attenzione su alcuni assi che riteniamo centrali e molto concreti e su cui ci stiamo mobilitando: il debito della città di Roma, motivo primario dei tagli operati dalle ultime giunte; la gestione del patrimonio pubblico e del suo uso comune; la trasformazione e valorizzazione dei territori e la capacità di resistenza in grado di immaginare una diversa rigenerazione; i servizi pubblici e la continua spada di Damocle delle privatizzazioni; il razzismo e la paura alimentati da organizzazioni ed istituzioni che trasformano il volto di Roma e la sua cultura meticcia ed accogliente.
Abbiamo concentrato la nostra attenzione su alcuni assi che riteniamo centrali e molto concreti e su cui ci stiamo mobilitando: il debito della città di Roma, motivo primario dei tagli operati dalle ultime giunte; la gestione del patrimonio pubblico e del suo uso comune; la trasformazione e valorizzazione dei territori e la capacità di resistenza in grado di immaginare una diversa rigenerazione; i servizi pubblici e la continua spada di Damocle delle privatizzazioni; il razzismo e la paura alimentati da organizzazioni ed istituzioni che trasformano il volto di Roma e la sua cultura meticcia ed accogliente.
Roma deve cambiare. E lo può fare solo tutelando le risorse collettive invertendo la rotta della disuguaglianza.
Un
nuovo piano costituente per la città che sappia definire le priorità,
le azioni, il conflitto, le lotte e le campagne pubbliche che insieme
dobbiamo far germogliare nei nostri territori, per ribaltare l'orrore
della guerra tra poveri dentro cui siamo schiacciati.
Un
laboratorio aperto di confronto fra tutte le esperienze, realtà
organizzate o singoli giramondo per costruire strumenti, campagne e
infrastrutture organizzative condivise da utilizzare insieme nel
prossimo futuro.
Per
questo invitiamo tutti/e a partecipare a due giornate di incontro, di
discussione, di dibattito: sabato 4 e domenica 5 novembre.
Il futuro è da costruire, per questo dobbiamo riprenderci il presente!
* A BREVE IL PROGRAMMA COMPLETO sulla pagina di Decide Roma*
* A BREVE IL PROGRAMMA COMPLETO sulla pagina di Decide Roma*
#decideRoma #decideLaCittà
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