Legge Elettorale. Capolavoro! Se si votasse oggi con il Rosatellum, non c'è la minima speranza di formare una maggioranza (neanche Pd+Forza Italia+Ap).
Una simulazione di Youtrend per Agi mostra l'impossibilità anche per le larghe intese.
Se si votasse oggi con il Rosatellum, nessun
partito e nessuna coalizione si avvicinerebbe neanche lontanamente alla
maggioranza assoluta dei seggi. L'aula del Senato ha approvato le cinque
fiducie poste su altrettanti articoli della legge elettorale e il
percorso del provvedimento è ormai chiuso, mancando solo il voto finale.
Ma una simulazione molto dettagliata di Youtrend condotta
per l'agenzia Agi mostra come, se si andasse a votare oggi, non ci
sarebbe alcuna chance per una maggioranza di governo.
Come riporta l'Agi,
a differenza delle altre elaborazioni statistiche uscite in questi
giorni, quella di YouTrend tiene conto della distribuzione territoriale
del voto in diversi scenari applicandola agli effettivi collegi
uninominali ritagliati per il Senato dalla legge Mattarella e che, salvo
variazioni, saranno utilizzate per la Camera dei Deputati secondo
quanto previsto dal nuovo Rosatellum.
Si tratta quindi di una simulazione che tiene conto non solo del voto
proporzionale ma anche di quello maggioritario attraverso i collegi
uninominali previsti dal Rosatellum. L'ipotesi da cui Youtrend parte è
che con il Rosatellum si fronteggino le seguenti coalizioni:
Centrodestra (FI, Lega, FdI, che nei sondaggi oggi hanno
complessivamente il 32,9%); Centrosinistra (Pd e AP, che vantano 29,5%);
M5s con il 27,6%; Sinistra (Mdp e Si) oggi stimati al 5,2%.
Ebbene, non tenendo conto dei 12 seggi assegnati in base al voto
degli italiani all'estero, la coalizione di centrodestra porterebbe a
casa 221 seggi alla Camera, un centinaio in meno rispetto a quanto
servirebbe per governare. Ancora più lontano M5s che non andrebbe oltre i
189 seggi, mentre la coalizione di centrosinistra, pur giovandosi
dell'eventuale appoggio dei 4 seggi dei partiti autonomisti Svp e Union
Valdotaine, arriverebbe a quota 186. Ma a far prevedere scenari di
estrema incertezza all'indomani del voto è il fatto che anche l'ipotesi
di una grande coalizione avrebbe numeri insufficienti. Pd, FI, Ap e i
partiti autonomisti si fermerebbero ad appena 242 seggi. Per arrivare a
quota 320, bisognerebbe che la quasi totalità dei candidati di
centrodestra vincenti nei collegi uninominali (78 su 85) appartenessero a
FI. Scenario, questo, alquanto improbabile dal momento che, con ogni
probabilità, sarà la Lega a fare incetta di collegi nel nord Italia.
YouTrend tiene comunque a sottolineare che i sondaggi non sono
strumenti di previsione: ci dicono, tutt'al più, come stanno le cose
oggi, ma difficilmente possono essere usati per dire con certezza quale
sarà il risultato di un'elezione che si terrà diversi mesi dopo. Per
questo motivo, non si può escludere del tutto che un partito o una
coalizione vinca le prossime elezioni con ampio margine sugli avversari.
In quest'ultimo se le prossime elezioni dovessero regalare gli stessi
risultati delle Europee 2014, avremmo un 'effetto valanga' a favore dei
dem e dei suoi alleati minori, con la conquista della quasi totalità
dei seggi, mentre gli avversari dovrebbero accontentarsi di pochissimi
seggi. In tal caso, si verificherebbe, insomma, quella che in inglese si
definisce una vera e propria 'landslide.
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