giovedì 26 ottobre 2017

Legge Elettorale. Capolavoro! Se si votasse oggi con il Rosatellum, non c'è la minima speranza di formare una maggioranza (neanche Pd+Forza Italia+Ap).

Risultati immagini per elezioniUna simulazione di Youtrend per Agi mostra l'impossibilità anche per le larghe intese.








Se si votasse oggi con il Rosatellum, nessun partito e nessuna coalizione si avvicinerebbe neanche lontanamente alla maggioranza assoluta dei seggi. L'aula del Senato ha approvato le cinque fiducie poste su altrettanti articoli della legge elettorale e il percorso del provvedimento è ormai chiuso, mancando solo il voto finale. Ma una simulazione molto dettagliata di Youtrend condotta per l'agenzia Agi mostra come, se si andasse a votare oggi, non ci sarebbe alcuna chance per una maggioranza di governo.
Come riporta l'Agi, a differenza delle altre elaborazioni statistiche uscite in questi giorni, quella di YouTrend tiene conto della distribuzione territoriale del voto in diversi scenari applicandola agli effettivi collegi uninominali ritagliati per il Senato dalla legge Mattarella e che, salvo variazioni, saranno utilizzate per la Camera dei Deputati secondo quanto previsto dal nuovo Rosatellum.

Si tratta quindi di una simulazione che tiene conto non solo del voto proporzionale ma anche di quello maggioritario attraverso i collegi uninominali previsti dal Rosatellum. L'ipotesi da cui Youtrend parte è che con il Rosatellum si fronteggino le seguenti coalizioni: Centrodestra (FI, Lega, FdI, che nei sondaggi oggi hanno complessivamente il 32,9%); Centrosinistra (Pd e AP, che vantano 29,5%); M5s con il 27,6%; Sinistra (Mdp e Si) oggi stimati al 5,2%.
Ebbene, non tenendo conto dei 12 seggi assegnati in base al voto degli italiani all'estero, la coalizione di centrodestra porterebbe a casa 221 seggi alla Camera, un centinaio in meno rispetto a quanto servirebbe per governare. Ancora più lontano M5s che non andrebbe oltre i 189 seggi, mentre la coalizione di centrosinistra, pur giovandosi dell'eventuale appoggio dei 4 seggi dei partiti autonomisti Svp e Union Valdotaine, arriverebbe a quota 186. Ma a far prevedere scenari di estrema incertezza all'indomani del voto è il fatto che anche l'ipotesi di una grande coalizione avrebbe numeri insufficienti. Pd, FI, Ap e i partiti autonomisti si fermerebbero ad appena 242 seggi. Per arrivare a quota 320, bisognerebbe che la quasi totalità dei candidati di centrodestra vincenti nei collegi uninominali (78 su 85) appartenessero a FI. Scenario, questo, alquanto improbabile dal momento che, con ogni probabilità, sarà la Lega a fare incetta di collegi nel nord Italia.

Youtrend per Agi
YouTrend tiene comunque a sottolineare che i sondaggi non sono strumenti di previsione: ci dicono, tutt'al più, come stanno le cose oggi, ma difficilmente possono essere usati per dire con certezza quale sarà il risultato di un'elezione che si terrà diversi mesi dopo. Per questo motivo, non si può escludere del tutto che un partito o una coalizione vinca le prossime elezioni con ampio margine sugli avversari.
In quest'ultimo se le prossime elezioni dovessero regalare gli stessi risultati delle Europee 2014, avremmo un 'effetto valanga' a favore dei dem e dei suoi alleati minori, con la conquista della quasi totalità dei seggi, mentre gli avversari dovrebbero accontentarsi di pochissimi seggi. In tal caso, si verificherebbe, insomma, quella che in inglese si definisce una vera e propria 'landslide.

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