domenica 29 ottobre 2017

Canapa. Un fumetto per raccontare la canapa ai bambini e finanziare la ricerca

Un fumetto che possa raccontare ai bambini il valore e le potenzialità della canapa, partendo dalla storia e tradizione della canapicoltura italiana per arrivare alla ripresa dei nostri giorni. E’ l’idea di Nonna Canapa, azienda che si occupa di coltivazione e trasformazione alimentare dei semi di questa pianta meravigliosa, elaborata dalla fondatrice Serena Caserio mentre raccontava a suo figlio le virtù di questa pianta tra una puntatina per controllare i campi coltivati ed una ai formaggi ed alimenti che produce.

canapaindustriale.it Mario Catania

Da lì è nata l’idea del fumetto – che utilizzerà la chiave narrativa della nonna che racconta la storia della canapa italiana alla nipote con personaggi storici che prendono forma per catturare l’attenzione del piccolo lettore – per mantenere in vita un patrimonio che abbiamo rischiato di perdere e gettare un seme per provare a costruire un futuro più sostenibile partendo proprio dalle nuove generazioni.
Sarà stampato su carta di canapa e l’idea è quello di portarlo nelle scuole, ad esempio per i bambini di quarta e quinta elementare e quelli delle medie e vedere poi le loro reazioni. “La finalità ultima è quella di raccogliere fondi da devolvere alla ricerca scientifica sull’uso dei cannabinoidi nelle patologie pediatriche“, racconta Serena Caserio. Diversi studi scientifici clinici sono stati realizzati di recente o sono attualmente in corso, per studiare le capacità benefiche ad esempio del CBD, cannabinoide non psicoattivo, nel trattamento di forme di epilessia pediatrica farmaco-resistente.

“Correlato al fumetto ci sarà un segnalibro con all’interno un semino di canapa per raccogliere i fondi necessari a pagare le terapie a diversi bambini che già utilizzano la cannabis terapeutica e non hanno i soldi a sufficienza per permettersi l’acquisto in farmacia”, continua a spiegare Serena prima di sottolineare che: “Siamo la generazione che, fin’ora, ha subito di più le conseguenze delle scelte industriali fatte in precedenza. Siamo i figli del consumismo oltre misura, dello sfruttamento senza freni dei giacimenti fossili e benché siamo a conoscenza di tecnologie che ci permetterebbero un cambiamento di rotta in direzione delle fonti rinnovabili, non facciamo ancora abbastanza. Come genitore mi sento l’obbligo morale di cambiare rotta, lasciando a mio figlio e alla sua generazione, soluzioni concrete per riparare ai danni che stiamo purtroppo alimentando.
La canapa è una risposta concreta per la sua versatilità di utilizzi che noi tutti conosciamo. È una pianta millenaria spontanea i cui benefici sono per la natura, per gli animali e per noi umani. I nostri antenati erano famosi per la loro sapiente maestria nel lavorarla, Mi piace immaginare a cosa potrebbero diventare i nostri figli se solo gliela mostrassimo in tutto il suo splendore senza quei filtri che ce l’hanno fatta vedere come una pianta malvagia capace solo di farci del male.
Ho pensato allora, che se tutti i bambini avessero la possibilità di scoprire questa pianta con un linguaggio a loro familiare allora un seme buono per un mondo migliore lo avrei piantato”.

Mario Catania

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