controlacrisi-fabrizio salvatori
Oggi a Roma è stato sgomberato il “Point Break”,
lo studentato occupato nato al Pigneto in risposta alla crisi delle
politiche abitative e di accesso e sostegno al diritto allo studio che
aveva restituito un immobile vuoto a studenti e cittadini. Negli ultimi 7
anni era stato attraversato come spazio solidale nato durante l’Onda
dalle rivendicazioni dal basso di studenti e precari e aperto al
quartiere e alla città dando vita anche a sportelli di mutuo-aiuto come
quello contro i distacchi idrici operati da Acea.
"Al contrario dello sgombero coatto - si legge in una nota di
protesta della Fiom - è importante che l’amministrazione della città
sappia ascoltare e dare risposte ai bisogni delle persone e che supporti
invece di attaccare quelle realtà che in questi anni si sono fatte dal
basso garanti dell’inclusione sociale e che hanno cercato di fornire
risposte e aiuti solidali a chi è escluso dall’accesso all’abitazione,
all’alloggio e dal sistema di welfare". "C’è bisogno di più spazi
orizzontali, aperti, inclusivi e solidali e di lotta alla speculazione -
continua la Fiom -. Per questo diciamo che l’esperienza di Point Break
non può e non deve concludersi con lo sgombero dello studentato ma
fornendo soluzioni credibili ai bisogni che hanno portato alla sua
nascita".
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giovedì 21 luglio 2016
Roma, sgombrato il Point Break. La protesta Fiom: "C'è bisogno di spazi aperti, solidali, inclusivi"
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