Gli imprenditori Stefano Ricucci e Mirko Coppola sono stati arrestati dalla Guardia di Finanza con l' accusa di emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti.
hp.it Ansa
Nella richiesta dei pm arrivata al gip, è scaturita dall'inchiesta che ha portato all'arresto di Stefano Ricucci, si legge "è altamente probabile che Russo (il magistrato indagato ndr) sia stato indebitamente retribuito da Ricucci in cambio della indebita rivelazione e/o dello sviamento della decisione in favore della società del gruppo Magiste". "Depongono in tale senso - proseguono i pm - l'acquisizione di una ingente somma in contanti da parte di Ricucci nel periodo della decisione; gli acquisti di un auto e di un immobile effettuati da Russo immediatamente dopo la sentenza; la presentazione da parte di Ricucci, del Russo e di una donna presso l'hotel Valadier dove i due (Russo e la donna) hanno soggiornato senza essere registrati e pagando in contanti con fattura emessa a nome di un'altra persona; e lo smodato tenore di vita del Russo".
Per queste ragioni la procura di Roma aveva chiesto l'interdizione dalla professione per il giudice Nicola Russo, ma il giudice per le indagini preliminari Gaspare Sturzo non ha ritenuto sufficienti gli elementi raccolti dalla procura per l'interdizione professionale, né per dimostrare la presenza di un accordo di natura corruttiva perché "le indagini non hanno dimostrato neanche indirettamente l'esistenza di pagamento effettuati da Ricucci in favore del magistrato - scrive il gip - la cui posizione economica non appare Florida, anzi in gravi difficoltà per eccesso di spese".
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