domenica 31 luglio 2016

Michela Murgia riassume il paradosso dei musulmani in chiesa: "Li abbiamo associati noi al terrorismo assassino".

MURGIALa partecipazione di 15mila musulmani alla messa domenicale in numerose chiese italiane ha profondamente colpito l'opinione pubblica. 



Redazione
Il gesto delle comunità islamiche è un passo compiuto per condannare con forza l'uccisione del sacerdote Jacques Hamel in Normandia, e in generale il terrorismo di stampo Isis.
Per la scrittrice sarda Michela Murgia, invece, le comunità islamiche sono state in qualche modo costrette a unire la propria preghiera a quella dei cattolici in quanto è passata la percezione in Europa che l'Isis e l'Islam siano fatti della stessa sostanza: "Grande idea che a dissociarsi dagli assassini debba essere gente che non si era mai associata, ma ai quali invece l'abbiamo associata noi", scrive in un tweet.
Murgia sottolinea il paradosso: i musulmani che hanno partecipato alla messa non hanno niente in comune con i terroristi del Califfato, eppure a loro viene chiesto di pronunciare parole di condanna.
 
Grande idea che a dissociarsi dagli assassini debba essere gente che non si era mai associata, ma ai quali invece l'abbiamo associata noi.

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