venerdì 22 luglio 2016

Affari loro Soldi Nostri. Onlus e affari, le case della Fondazione vendute in saldo ai calciatori del Milan.

Onlus e affari, le case della Fondazione vendute in saldo ai calciatori del MilanL'inchiesta del settimanale Espresso sugli appartamenti ceduti dall'ente di beneficenza milanese alle stelle della società rossonera a prezzi inferiori rispetto a quelli previsti dal mercato.


L’attaccante Zlatan Ibrahimovic e il terzino Ignazio Abate, il centrocampista Marek Jankulovski e il portiere Christian Abbiati. Sono i calciatori del Milan che hanno acquistato a prezzi di saldo appartamenti appartenuti alla Fondazione Opera Pia Castiglioni Onlus del capoluogo lombardo. Solo che la Fondazione Castiglioni non è un immobiliare di lusso, ma un ente di assistenza e beneficenza, riceve contributi a fondo perduto dalla Regione Lombardia e per statuto è chiamata ad assistere persone bisognose e anziani in difficoltà. “Resta ignoto il motivo che ha spinto questa fondazione a concludere affari con alcuni dei campioni che hanno regalato al Milan di Silvio Berlusconi il suo ultimo scudetto, come Ignazio Abate, Zlatan Ibrahimovic e Marek Jankulovski. Stelle del calcio che hanno acquistato immobili a prezzi vantaggiosi in un palazzo signorile di proprietà dell’ente, in via Legnano 10, nel pieno centro di Milano, con vista sul Castello Sforzesco e sul parco Sempione”, si legge nell’inchiesta pubblicata nell’ultima edizione dell’Espresso.

Sul caso sollevato dal settimanale c’è un’indagine della procura di Milano. L’inchiesta nasce da un esposto di Enrico De Alessandri, ex direttore del centro emoderivati della Lombardia, che ha abitato in affitto per ventotto anni con la propria famiglia al quarto piano del palazzo di via Legnano 10. Appartamento che ha dovuto lasciare dopo che era stato venduto a 390 mila euro: a lui, invece, era stato offerto a più del doppio della cifra. “Come iscritto del M5S vi informo che, nel giugno 2015, ho presentato una denuncia alla procura di Milano contro la Fondazione Opera Pia Castiglioni”, scrive De Alessandri in una lettera indirizzata alla consigliera regionale Silvana Carcano e al senatore Vito Crimi, del Movimento Cinque Stelle. L’oggetto della lettera è semplice: “Vendite di appartamenti effettuate dal presidente della Fondazione a calciatori di fama mondiale, nonché a personalità e a parenti di personalità legate alla squadra del Milan a prezzo più che dimezzato rispetto al valore di mercato”.
Tutto comincia nel 2011 quando Fondazione Castiglioni delibera le dismissione del palazzo di via Legnano 10 affidandola ad Archimede srl: amministratore unico della società è l’avvocato Eduardo Mariani, che è anche il legale dell’ex calciatore milanista Kakhaber Kaladze. In realtà l’Archimede da questa storia  svanisce subito: i veri protagonisti sono Michele Franceschina, presidente della Fondazione che firma tutti gli atti di vendita, e alcuni immobiliaristi vicini a vario titolo al Milan. Come Erminio Del Signore, vicino all’amministratore delegato della società rossonera, Adriano Galliani, che tratta per i calciatori l’acquisto di case. “Una procedura legittima tra privati – la definisce Sebastian Crucitti, avvocato civilista di De Alessandri – ma non per una fondazione che persegue fini di utilità sociale senza scopo di lucro ed è iscritta nel registro delle persone giuridiche private”.
E così che il difensore Abate acquista un appartamento al quarto piano di via Legnano pagandolo 4.500 euro al metro quadrato: cento metri quadrati di fronte al Castello Sforzesco in cambio di 450 mila euro. La stessa cifra pagata da Ibrahimovic per acquistare due appartamenti al secondo piano, mentre Jankulovski ha comprato due unità abitative nello stesso stabile (e stesso piano dell’attaccante svedese) per un totale di 650 mila euro. Un altro appartamento va invece al portiere Abbiati, che lo acquista per 400 mila euro. “In quel periodo – spiega il settimanale diretto da Luigi Vicinanza –  l’Agenzia delle entrate indicava – per abitazioni signorili in ottimo stato nella fascia centrale del parco Sempione – valori compresi tra ottomila e 11.500 euro al metro quadrato”. In pratica il doppio, rispetto a quanto venivano venduti. “Sia Abate, sia Jankulovski, sia Ibrahimovic (che nel 2012 acquista per altri 300 mila euro anche un negozio di due locali al piano terra) – annotano i giornalisti Paolo Biondani e Giuseppe Oddo, autori dell’inchiesta – sono ancora oggi proprietari degli immobili, dove non risulta che abbiano mai abitato. Il loro è solo un fortunato investimento? Ed è solo una coincidenza che si concretizzi pochi mesi dopo l’ultimo scudetto del Milan?”.

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