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tempo da perdere!
beppegrillo.it MoVimento 5 Stelle Europa
Lo dice il Consiglio dell'Unione europea nelle sue
raccomandazioni all'Italia sul programma di Stabilità 2016. In Italia -
si legge nel documento
- "i livelli di povertà sono elevati (oltre un quarto degli italiani è a
rischio povertà o esclusione sociale) e la prestazione di assistenza
sociale resta carente e frammentaria. L'adozione e l'attuazione della
strategia nazionale di lotta contro la povertà e una razionalizzazione
della spesa sociale potrebbero segnare i primi passi verso la
progressiva introduzione di un sistema di reddito minimo basato sul principio dell'inclusione attiva, a livello nazionale e senza produrre effetti sostanziali sul bilancio".
Prima il Parlamento europeo con un rapporto del Movimento 5 Stelle,
adesso il Consiglio - cioè i Ministri dell'Economia di tutti i 28 Paesi
membri - chiedono all'Italia di approvare un sistema che riduca
realmente la povertà e accompagni dignitosamente il cittadino al lavoro,
come recita l'articolo 1 della Costituzione italiana. In Europa ci sono
123 milioni di poveri, un cittadino su quattro non ha mezzi sufficienti
per poter arrivare alla fine del mese, ma solo in Italia e Grecia i
poveri sono condannati all'emarginazione e alla solitudine.
Quando il Movimento 5 Stelle sarà al governo questa raccomandazione
non sarà carta straccia, come la considera il governo Renzi. Sarà invece
priorità da attuare razionalizzando la spesa, combattendo sprechi e
corruzione e facendo investimenti sul sociale. Nella proposta di legge
del Movimento 5 Stelle le coperture economiche sono state trovate
grazie a tagli a spese militari, pubblica amministrazione, auto blu e
costi della politica. Inoltre, l'aumento dei canoni alle multinazionali
di ricerca idrocarburi e la riduzione delle pensioni d'oro.
I cittadini sono più importanti della finanza, ecco perché nel programma del Movimento 5 Stelle c'è l'abolizione del Fiscal Compact,
votato da Pd e Pdl, che identifica nel debito pubblico la miccia che ha
acceso la crisi economica. Non è così: la crisi è nata perché i
cittadini hanno pagato con le loro tasse gli errori di banchieri avidi e
finanzieri spericolati. Che l'austerity sia sbagliata lo dimostra il Giappone: ha il 236% del debito/Pil e un deficit al 10% eppure è la terza economia del mondo con un tasso di disoccupazione del 4,5%.
I cittadini meritano dignità. Quella che solo il reddito di cittadinanza può restituire. Questa è l'unica manovra economica
che serve per risollevare il Paese. Adesso lo dice anche l'Ecofin, lo
stesso che per anni ha imposto austerity, tagli a ospedali e scuola e
aumento delle tasse. E Padoan, che alla riunione Ecofin era presente, non si è opposto. Avrà cambiato idea e pensato di copiarci?
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mercoledì 20 luglio 2016
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