"In tanti di noi c'è ormai la consapevolezza di vivere in una democrazia che non è una vera e piena democrazia". Lo dice Silvio Berlusconi intervenendo telefonicamente al meet up del governo ombra organizzato da Gianfranco Rotondi.
"Noi ci siamo sgravati di un peso e possiamo tornare a lavorare a costruire un forte e compatto centrodestra. Saremo sempre disposti a dare il nostro voto alle proposte della sinistra che riteniamo utili per il Paese, ma ora riprendiamo il nostro ruolo di oppositori a 360 gradi, il che era francamente mancato".
Il leader azzurro ha proseguito: "Daremo ancora il nostro voto alle riforme se riterremo che sono positive per l'Italia e gli italiani, ma non accetteremo più tutto, come abbiamo accettato per quel che riguarda la legge elettorale il doppio turno e il premio al 40%, un misto tra candidati nominati e preferenze che è una cosa che non sta in piedi. E voglio ricordare che le preferenze contengono un mare di pericoli, con l'incremento dei voti di scambio mettiamo tutti i nostri eletti nelle mani dei pm e ancora l'ultima imposizione è la lista unica, che può ben essere realizzata per la sinistra ma è molto difficile da realizzare per il centrodestra, ora diviso e frammentato. Infine, lo sbarramento solo al 3% così si avrà quindi una opposizione estremamente frammentata, incapace di essere opposizione vera".
Infine anche un passaggio sui recenti cambi di casacca in Parlamento: "Vi ricordo che Scelta Civica è nata e si è schierata nell'area del centrodestra e aveva come obiettivo quello di farmi fuori. Ora che passano altrove vengono considerati degli eroi, mentre quando qualcuno passava con noi erano solo accuse".
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