Preso d'assalto da pastori nomadi musulmani un campo nello stato di
Warrap, a nord del Paese. "Abbiamo perso 28 civili" ha spiegato il
ministro regionale dell'informazione Bol Dhel, gli altri 85 sono
razziatori uccisi dalle forze dell'ordine.GIUBA - Oltre 100 persone sono rimaste uccise nelle violenze scatenate da una razzia di bestiame in Sud Sudan. "Abbiamo perso 28 civili" in un campo isolato assaltato da pastori nomadi musulmani che hanno tentato di rubare la mandria di altri allevatori nel governatorato di Warrap, a nord del Paese, ha dichiarato il ministro regionale dell'informazione Bol Dhel a Radio Miraya Fm, sostenuta dall'Onu, aggiungendo che altri 85 morti sono il risultato della caccia data ai predoni dalla polizia e dai soldati.
repubblica.it
I conflitti tra comunità rivali e gruppi etnici sono molto frequenti in Sud Sudan, dove tra l'altro abbondano le armi. In particolare, sono comuni gli scontri per il bestiame. Uno dei più sanguinosi a fine 2011, quando oltre 600 persone furono massacrate nello stato di Jonglei, a seguito dell'attacco portato da circa seimila giovani di etnia Lou Nuer contro i rivali Murle.
Proprio ieri la notizia dell'assalto portato da una massa di giovani di etnia Nuer contro una base di "peacekeaper" Onu a Bor, stato di Jonglei, dove migliaia di profughi avevano trovato riparo, 58 le vittime, centinaia i feriti.
Conseguenza della grave povertà in cui versa il Sud Sudan, in cui le condizioni degli 11,5 milioni di abitanti sono peggiorate soprattutto con la guerra civile che da dicembre oppone il presidente Salva Kiir al rivale Riek Machar, rimosso dalla vicepresidenza nel 2013. Conflitto intestino che ha prodotto ad oggi migliaia di morti e circa un milione di profughi.
Nessun commento:
Posta un commento