venerdì 25 aprile 2014

REGIONE LAZIO SPESE FUORI CONTROLLO - L'INCHIESTA SU CENTINAIA DI IMMOBILI SFITTI O INVENDUTI.


Se si vendessero questi beni la Regione incasserebbe 38 milioni di euro. Continua l’inchiesta de L’Osservatore d’Italia.
 
osservatorelaziale.it di Maurizio Costa

Roma – Il patrimonio immobiliare della Regione Lazio e vastissimo; tra proprietà immobiliari, fabbricati, terreni e boschi l’Amministrazione regionale possiede un capitale enorme. Soprattutto per quel che riguarda il patrimonio disponibile delle unità immobiliari ad uso abitativo (cioè tutti quei beni che la Regione può amministrare in libertà) l’Amministrazione, di solito, cede in affitto questi beni a privati, così da percepire un compenso annuale.

La cosa che fa storcere un po’ il naso è il fatto che non tutti questi beni immobili vengono affittati; in molti casi queste case rimangono vuote e inutilizzate e la Regione non trae nessun guadagno dal possedimento di queste proprietà.

Parliamo di intere palazzine e centinaia di appartamenti che ogni anno vengono abbandonati. Spulciando nel registro dei beni immobili della Regione, ci si trova davanti ad un dato incredibile: se l’Amministrazione vendesse tutti gli immobili sfitti, avrebbe un guadagno di 38.698.369,16 euro, una cifra importantissima che potrebbe dare fiato alle casse regionali.


Questi stabili, tra l’altro, consistono in interi palazzi che spesso si trovano nelle zone più ricche di Roma: il caso più lampante è quello di Via Maria Adelaide, dal civico 11 al 14, dove la Regione possiede ben 6 appartamenti da 12 vani l’uno; il prezzo unitario di questi abitazioni oscilla tra i 2 milioni e i due milioni e mezzo di euro l’uno. Anche a Via di Parione 37, a pochi metri da Piazza Navona, ci sono due immobili del valore di 1.520.000 euro sfitti e invenduti. Questi due appartamenti si trovano all’interno di un palazzetto quattrocentesco, tutto di proprietà della Regione, che ha un valore totale di circa 16 milioni e mezzo di euro.

Non si può certamente chiamare uno spreco, ma tenere questo patrimonio inutilizzato è una cattiva gestione delle risorse regionali. Vendendo o affittando questi immobili si potrebbero guadagnare soldi per il completamento di opere pubbliche, come le famose Case della Salute, o per cercare di sanare il debito regionale che si aggira ancora attorno a cifre altissime.

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