Stiamo lottando per salvare il nostro popolo dalla crisi umanitaria innescata dalle politiche neoliberiste di austerità che uniscono la sinistra di Galizia, della Spagna e dell’Europa» — spiega al manifesto e al quotidiano greco Avgi Yolanda Diaz, deputata nel parlamento locale e segretaria della Sinistra Unita (Esquerda unida) di Galizia. Alexis Tsipras oggi è nella regione spagnola per l’inizio della campagna elettorale della «Syriza di Galizia», come è stata soprannominata la lista unitaria che da «extraparlamentare» un anno e mezzo fa oggi veleggia al 14%.
Le forze di destra e il settore finanziario stanno festeggiando perché l’economia spagnola è in crescita…
È la solita cortina fumogena della destra. Gli indicatori sociali ed economici mostrano una tragica realtà. Per la povertà infantile, ad esempio, oggi la Spagna viene paragonata alla Romania. A questo ci hanno condotto le politiche dei socialisti e dei conservatori. In Galizia la povertà infantile supera il 20%. Tanti bambini e ragazzi hanno problemi ad avere anche un pasto al giorno. Ci troviamo di fronte a una crisi umanitaria. E il comune di A Coruña, guidato dal partito popolare, multa le persone che cercano nella spazzatura per trovare qualcosa per mangiare! Mentre gli indici della disoccupazione si trovano a livelli tragici: i lavoratori e i pensionati diminuiscono e i diritti dei lavoratori vengono cancellati.
In Galizia avete fatto una grande battaglia contro gli sfratti e i pignoramenti delle case per evitare, tra le altre cose, anche i suicidi…
Avevamo il dovere di aiutare le persone e di prevenire i suicidi provocati dagli sfratti e dai pignoramenti delle banche. In Galizia e in tutta la Spagna facciamo una grande battaglia per salvare la nostra gente. Abbiamo utilizzato ogni mezzo legale per opporci e siamo arrivati anche alla Corte di Giustizia Europea. Lottiamo per salvare le persone dalle banche e si continua a dare soldi alle banche.
Ora vi preparate alle elezioni europee riproponendo il modello di «Syriza di Galizia»…
Un anno e mezzo fa abbiamo creato la «Syriza di Galizia», una larga alleanza della sinistra nella quella partecipano tutti coloro che sostengono la necessità di una federazione repubblicana in Spagna e tutti coloro di sinistra che hanno una visione nazionalista. Da allora lavoriamo tutti insieme per allargare la nostra lista, avendo compreso che la sinistra in Galizia deve dare una battaglia unita con tutta la sinistra spagnola ed europea contro l’austerità. Ci unisce il bisogno di rovesciare queste politiche, perche distruggono le nostre società. Non possiamo essere divisi mentre ci distruggono. Con Syriza in Grecia, il Fronte della sinistra in Francia, la Linke in Germania, in tutti i paesi la sinistra dà la sua battaglia unita, sia nel Sud che nel Nord Europa. Dobbiamo fermare l’impoverimento delle nostre società, perché la povertà uccide. Siamo la maggioranza sociale che è stata colpita dalla loro crisi. Per cacciarli, ora dobbiamo trasformarci anche in una maggioranza politica. Per questo anche in Galizia e Spagna abbiamo unito le nostre forze.
Oggi comincia la vostra campagna elettorale, con la presenza di Alexis Tsipras.
Per noi Alexis Tsipras rappresenta il simbolo della contrapposizione ai potenti, contro l’ingiustizia, contro gli oligarchi della finanza, contro tutti quelli che creano la povertà e il dolore alle persone. Non ci sono parole per ringraziare Tsipras e Syriza per le vostre lotte, che ci hanno indicato la strada della speranza e del rovesciamento di queste politiche. Siamo orgogliosi che la Sinistra Europea abbia come candidato per la presidenza dell’eurocommissione un combattente come Tsipras. Dobbiamo dare collettivamente un colpo alla troika.
E l’Italia?
Abbiamo visto con grande soddisfazione che anche in Italia la sinistra sociale e politica si è unita e dà battaglia contro le politiche neoliberiste delle grandi coalizioni che applicano l’austerità. Non dobbiamo dimenticare che la Sinistra Unita ha cominciato nel1986 il suo percorso unitario e si rafforza in tutto il paese, perché solo l’unità della sinistra può fermare l’austerità. In Galizia abbiamo fatto tutti un passo indietro per fare un grande salto in avanti, facendo incontrare le due principali culture di sinistra. Non vogliamo l’Europa dei ricchi e quella dei poveri, l’Europa del Nord e quella del Sud, l’Europa dell’aumento della forbice delle ingiustizie sciali. Siamo la maggioranza sociale in Portogallo, in Spagna, in Italia, in Grecia. Possiamo vincere democraticamente questa grande battaglia comune. Dobbiamo parlare con la nostra gente per convincerla. Dobbiamo rovesciare l’Europa dell’austerità e dell’autoritarismo.
Nessun commento:
Posta un commento