domenica 27 aprile 2014

C’è una Syriza anche in Galizia, e vola al 14%

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Stiamo lot­tando per sal­vare il nostro popolo dalla crisi uma­ni­ta­ria inne­scata dalle poli­ti­che neo­li­be­ri­ste di auste­rità che uni­scono la sini­stra di Gali­zia, della Spa­gna e dell’Europa» — spiega al mani­fe­sto e al quo­ti­diano greco Avgi Yolanda Diaz, depu­tata nel par­la­mento locale e segre­ta­ria della Sini­stra Unita (Esquerda unida) di Gali­zia. Ale­xis Tsi­pras oggi è nella regione spa­gnola per l’inizio della cam­pa­gna elet­to­rale della «Syriza di Gali­zia», come è stata sopran­no­mi­nata la lista uni­ta­ria che da «extra­par­la­men­tare» un anno e mezzo fa oggi veleg­gia al 14%.
Le forze di destra e il set­tore finan­zia­rio stanno festeg­giando per­ché l’economia spa­gnola è in crescita…
È la solita cor­tina fumo­gena della destra. Gli indi­ca­tori sociali ed eco­no­mici mostrano una tra­gica realtà. Per la povertà infan­tile, ad esem­pio, oggi la Spa­gna viene para­go­nata alla Roma­nia. A que­sto ci hanno con­dotto le poli­ti­che dei socia­li­sti e dei con­ser­va­tori. In Gali­zia la povertà infan­tile supera il 20%. Tanti bam­bini e ragazzi hanno pro­blemi ad avere anche un pasto al giorno. Ci tro­viamo di fronte a una crisi uma­ni­ta­ria. E il comune di A Coruña, gui­dato dal par­tito popo­lare, multa le per­sone che cer­cano nella spaz­za­tura per tro­vare qual­cosa per man­giare! Men­tre gli indici della disoc­cu­pa­zione si tro­vano a livelli tra­gici: i lavo­ra­tori e i pen­sio­nati dimi­nui­scono e i diritti dei lavo­ra­tori ven­gono cancellati.
In Gali­zia avete fatto una grande bat­ta­glia con­tro gli sfratti e i pigno­ra­menti delle case per evi­tare, tra le altre cose, anche i suicidi…

Ave­vamo il dovere di aiu­tare le per­sone e di pre­ve­nire i sui­cidi pro­vo­cati dagli sfratti e dai pigno­ra­menti delle ban­che. In Gali­zia e in tutta la Spa­gna fac­ciamo una grande bat­ta­glia per sal­vare la nostra gente. Abbiamo uti­liz­zato ogni mezzo legale per opporci e siamo arri­vati anche alla Corte di Giu­sti­zia Euro­pea. Lot­tiamo per sal­vare le per­sone dalle ban­che e si con­ti­nua a dare soldi alle banche.
Ora vi pre­pa­rate alle ele­zioni euro­pee ripro­po­nendo il modello di «Syriza di Galizia»…
Un anno e mezzo fa abbiamo creato la «Syriza di Gali­zia», una larga alleanza della sini­stra nella quella par­te­ci­pano tutti coloro che sosten­gono la neces­sità di una fede­ra­zione repub­bli­cana in Spa­gna e tutti coloro di sini­stra che hanno una visione nazio­na­li­sta. Da allora lavo­riamo tutti insieme per allar­gare la nostra lista, avendo com­preso che la sini­stra in Gali­zia deve dare una bat­ta­glia unita con tutta la sini­stra spa­gnola ed euro­pea con­tro l’austerità. Ci uni­sce il biso­gno di rove­sciare que­ste poli­ti­che, per­che distrug­gono le nostre società. Non pos­siamo essere divisi men­tre ci distrug­gono. Con Syriza in Gre­cia, il Fronte della sini­stra in Fran­cia, la Linke in Ger­ma­nia, in tutti i paesi la sini­stra dà la sua bat­ta­glia unita, sia nel Sud che nel Nord Europa. Dob­biamo fer­mare l’impoverimento delle nostre società, per­ché la povertà uccide. Siamo la mag­gio­ranza sociale che è stata col­pita dalla loro crisi. Per cac­ciarli, ora dob­biamo tra­sfor­marci anche in una mag­gio­ranza poli­tica. Per que­sto anche in Gali­zia e Spa­gna abbiamo unito le nostre forze.
Oggi comin­cia la vostra cam­pa­gna elet­to­rale, con la pre­senza di Ale­xis Tsipras.
Per noi Ale­xis Tsi­pras rap­pre­senta il sim­bolo della con­trap­po­si­zione ai potenti, con­tro l’ingiustizia, con­tro gli oli­gar­chi della finanza, con­tro tutti quelli che creano la povertà e il dolore alle per­sone. Non ci sono parole per rin­gra­ziare Tsi­pras e Syriza per le vostre lotte, che ci hanno indi­cato la strada della spe­ranza e del rove­scia­mento di que­ste poli­ti­che. Siamo orgo­gliosi che la Sini­stra Euro­pea abbia come can­di­dato per la pre­si­denza dell’eurocommissione un com­bat­tente come Tsi­pras. Dob­biamo dare col­let­ti­va­mente un colpo alla troika.
E l’Italia?
Abbiamo visto con grande sod­di­sfa­zione che anche in Ita­lia la sini­stra sociale e poli­tica si è unita e dà bat­ta­glia con­tro le poli­ti­che neo­li­be­ri­ste delle grandi coa­li­zioni che appli­cano l’austerità. Non dob­biamo dimen­ti­care che la Sini­stra Unita ha comin­ciato nel1986 il suo per­corso uni­ta­rio e si raf­forza in tutto il paese, per­ché solo l’unità della sini­stra può fer­mare l’austerità. In Gali­zia abbiamo fatto tutti un passo indie­tro per fare un grande salto in avanti, facendo incon­trare le due prin­ci­pali cul­ture di sini­stra. Non vogliamo l’Europa dei ric­chi e quella dei poveri, l’Europa del Nord e quella del Sud, l’Europa dell’aumento della for­bice delle ingiu­sti­zie sciali. Siamo la mag­gio­ranza sociale in Por­to­gallo, in Spa­gna, in Ita­lia, in Gre­cia. Pos­siamo vin­cere demo­cra­ti­ca­mente que­sta grande bat­ta­glia comune. Dob­biamo par­lare con la nostra gente per con­vin­cerla. Dob­biamo rove­sciare l’Europa dell’austerità e dell’autoritarismo.

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