martedì 29 aprile 2014

Amianto, un dramma che il Governo continua ad ignorare. Ormai i i ritrovamenti su spiagge e parchi.


Ieri è stata la giornata dedicata al dramma amianto, alle malattie e gli incidenti sul lavoro. La solita sfilata di cifre e allarmi, bellamente ignorate nelle riflessioni degli opinionisti, più occupati a commentare per l’ennesima volta santificazioni e banane.
 
controlacrisi.org fabrizio salvatori

Per molte associazioni è stata l’occasione per fare il punto sull’emergenza. E più di qualcuno ha sottolineato la necessità di mettere in campo una mobilitazione continua. Anche perché sia sulle bonifiche che sulla cura il Governo ha fa orecchie da mercante. E questo a fronte di ben 40 milioni di tonnellate di materiali contenenti amianto, e un tragico bollettino di guerra che fa registrare più di 5.000 morti ogni anno in seguito a patologie asbesto correlate.Oltre alle iniziative delle sedi territoriali, sottolinea l’Osservatorio nazionale amianto, prosegue ''la mappatura dei siti contaminati'', anche grazie a un sito web che ''in pochi giorni ha già ricevuto 5.000 segnalazioni''.
A causa della ''totale e completa indifferenza delle pubbliche istituzioni'' sulla ''drammatica realtà dell'assenza di bonifiche e di prevenzione primaria, oltre che di assistenza morale e materiale alle vittime, e la non operatività del piano nazionale amianto del governo, bocciato pure dalle Regioni'', ha reso necessario ''elaborare un Piano nazionale amianto'' dell'Ona. Attraverso la piattaforma on-line  www.guardianazionaleamianto.it e dal primo maggio www.onaguardianazionaleamianto.it) ogni cittadino potrà segnalare la presenza di amianto, con l'obiettivo di portare a termine la mappatura. Mentre attraverso il dipartimento ricerca prosegue l'assistenza gratuita a tutte le vittime, oltre alle attività di ricerca; e il servizio legale con l'assistenza per ottenere il prepensionamento per i lavoratori esposti e la tutela di ogni altro diritto anche dei familiari.

Insomma, una sorta di “rilevamento artigianale” che se non altro serve a tenere sempre viva l’attenzione sul tema. Tra l’altro, il punto è che ormai si moltiplicano i “ritrovamenti” in territori non direttamente legati agli ambiti industriali. A parte le scuole, il fenomeno che si sta manifestando con sempre maggiore evidenza è che discariche di amianto vengono rinvenute nei parchi pubblici, come a Palermo, e addirittura sulle spiagge, come a Cagliari.

Silvia Nerozzi, figlia di Valter, capotecnico delle Officine grandi riparazioni (Ogr) di Bologna, morto lo scorso gennaio per un mesotelioma pleurico intervenendo ieri pomeriggio a Bologna, in piazza Nettuno, alla manifestazione "Una regione senza amianto", promossa da Cgil, Cisl e Uil dell'Emilia-Romagna ricroda la "troppa poca attenzione" posta sull'argomento: "Il diritto alla salute e' un diritto di tutti, dei lavoratori ma anche dei cittadini. Se il cittadino pensa che sia solo qualcosa che riguarda i lavoratori dell'amianto - continua Silvi - purtroppo si sta illudendo". Sul fronte amianto servono "interventi urgenti", chiedono i sindacati nel volantino distribuito ai passanti, ricordando che "sono stati 152 i lavoratori morti in Emilia-Romagna per amianto nel 2013", mentre "ogni anno aumentano gli ammalati". Dunque, e' "irresponsabile che di fronte a questa strage il Governo blocchi da oltre un anno il Piano nazionale amianto- continua il volantino- dopo oltre 20 anni dalla messa al bando" del materiale killer.

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