Bankitalia: "A febbraio aumento di 89 miliardi rispetto allo stesso mese del 2013. Il debito delle amministrazioni centrali è salito di 19 miliardi, mentre è in discesa quello degli enti locali". Dall'Istat i dati sull'andamento dei prezzi: quelli degli alimentari sono in calo (-0,3%).
Intanto, ha fatto sapere l’Istat, i prezzi non corrono più. Aumentano, sì, ma di pochissimo: a marzo il tasso di inflazione si è fermato a +0,4% rispetto a marzo 2013. E’ il rialzo mensile più basso dall’ottobre 2009. In confronto a febbraio, poi, i listini sono saliti solo dello 0,1%. Si tratta di quella che gli addetti ai lavori chiamano “low-flation“, cioè un’inflazione ancora positiva ma molto bassa, cosa che per ora va a vantaggio delle famiglie alle prese con la spesa al supermercato ma nel lungo termine – in particolare se si trasformerà in vera e propria deflazione, vale a dire il progressivo calo dei prezzi – potrebbe avere pesanti effetti negativi sulla produzione, l’occupazione e in definitiva l’andamento dell’intera economia. Un chiaro segnale sulla direzione che sta prendendo l’indice generale arriva dai prezzi dei beni alimentari, che a marzo sono diminuiti dello 0,3% su base mensile (ma si mantengono ancora in crescita, +0,7%, su base annua).
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