lunedì 14 aprile 2014

Corteo Roma, Pansa: “Agente che ha calpestato ragazza? Cretino da identificare”

Il capo della polizia ha definito così il celerino ripreso nel video di Servizio Pubblico mentre infierisce contro una manifestante inerme.


Il poliziotto che ha calpestato una ragazza in terra sabato scorso durante gli scontri di Roma alla manifestazione per la casa? “Un cretino da identificare”. A definire così l’agente non è stato un manifestante o un attivista politico, bensì il capo della Polizia di Stato Alessandro Pansa. Il massimo esponente di Ps, rispondendo ai giornalisti a margine del IV congresso nazionale delle Silp-Cgil a Perugia, prima non ha risparmiato critiche aspre nei confronti del poliziotto in questione (“Abbiamo avuto un cretino che dobbiamo identificare e va sanzionato perché ha preso a calci una ragazza che stava per terra” ha detto Pansa), poi ha lodato il lavoro complessivo degli agenti. “Tutti quanti gli altri che hanno lavorato – ha aggiunto il capo della polizia – vanno invece applauditi per come hanno operato e agito, con grandissima correttezza e mantenendo l’ordine pubblico. Non eccedendo assolutamente – ha concluso Pansa – nell’esercitare la forza nei limiti della correttezza, come previsto dall’ordinamento”.

Successivamente, Pansa ha detto la sua sull’ipotesi di accorpare Polizia e Carabinieri in ottica di spending review. “Mi sembra una follia parlarne soprattutto in questo momento” ha detto il numero uno della Polizia, secondo cui “è un’operazione che se da un lato può avere anche elementi di ragionevolezza, dall’altro ha effetti così traumatici per la gestione di una cosa di questo genere che secondo me, in questo periodo – ha concluso – non ce la possiamo assolutamente permettere”. Quale soluzione adottare per razionalizzare i costi? ”Ancora non è cominciato niente” e “sicuramente, la razionalizzazione della spesa comporterà dei benefici e speriamo anche dei risparmi” è il parere di Pansa, il quale spera di “poter avere una maggiore attenzione per quanto riguarda le risorse umane, che noi mettiamo in campo e che a mio avviso hanno bisogno di un po’ di attenzione particolare proprio per il tipo di lavoro che svolgono”.

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