Il
capo della polizia ha definito così l'agente ripreso mentre infierisce
contro una manifestante inerme: l'uomo si è presentato in questura. Ora
gli atti saranno trasmessi in Procura.
Il poliziotto che ha calpestato una ragazza in terra (guarda il video) sabato scorso
durante gli scontri di Roma alla manifestazione per la casa? “Un
cretino
da identificare”. A definire così l’agente non è stato un manifestante o
un attivista politico, bensì il capo della polizia di Stato
Alessandro Pansa. Rispondendo ai giornalisti a margine del congresso nazionale delle
Silp-Cgil a Perugia, Pansa prima non ha risparmiato critiche aspre nei confronti del poliziotto in questione (
“Abbiamo
avuto un cretino che dobbiamo identificare e va sanzionato perché ha
preso a calci una ragazza che stava per terra” ha detto Pansa), poi
ha lodato il lavoro complessivo degli agenti. “Tutti quanti gli altri
che hanno lavorato – ha aggiunto il capo della polizia – vanno invece
applauditi per come hanno operato e agito, con grandissima correttezza e
mantenendo l’ordine pubblico. Non eccedendo assolutamente – ha concluso
Pansa – nell’esercitare la forza nei limiti della
correttezza,
come previsto dall’ordinamento”. Ora l’agente si è presentato in
questura che aveva già avviato un’inchiesta interna. “Nelle more di tale
attività – scrive in una nota la stessa questura – un operatore si è
presentato, essendosi riconosciuto”. Gli atti dell’indagine interna
saranno trasmessi in procura e saranno valutati per eventuali
provvedimenti disciplinari.
Successivamente, Pansa ha detto la sua sull’ipotesi di accorpare
polizia e
carabinieri in ottica di
spending review.
“Mi sembra una follia parlarne soprattutto in questo momento” ha detto
il numero uno della polizia, secondo cui “è un’operazione che se da un
lato può avere anche elementi di ragionevolezza, dall’altro ha effetti
così traumatici per la gestione di una cosa di questo genere che secondo
me, in questo periodo – ha concluso – non ce la possiamo assolutamente
permettere”. Quale
soluzione adottare per razionalizzare i costi? ”Ancora non è cominciato niente” e “sicuramente, la
razionalizzazione della spesa comporterà dei
benefici
e speriamo anche dei risparmi” è il parere di Pansa, il quale spera di
“poter avere una maggiore attenzione per quanto riguarda le risorse
umane, che noi mettiamo in campo e che a mio avviso hanno bisogno di un
po’ di attenzione particolare proprio per il tipo di
lavoro che svolgono”.
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