sabato 28 dicembre 2019

Galli della Loggia: “Se i parlamentari non conoscono i Dieci Comandamenti”.

Uno spettacolo surreale e a suo modo agghiacciante: definirei così il video mandato in onda qualche giorno fa dalla trasmissione televisiva delle Iene in occasione del Natale.

VEDERE PER CREDERE 
 
infosannio.wordpress.com(Ernesto Galli della Loggia – il Corriere della Sera) 
Non so quanti lettori l’ abbiano vista: sugli schermi è passata una breve galleria di deputati e senatori – del cui nome è opportuno che non si perda la memoria: Dal Mas, Bucolo, Ciaburro, Modena del centrodestra, Giacobbe del Pd, Vallone (ex, della Margherita), Giarrusso (5 Stelle), Bonafede (5 Stelle anche lui e ministro della Giustizia)
i quali, intervistati davanti ai palazzi del Parlamento su alcune nozione elementari di storia del Cristianesimo (tipo dov’ è nato Gesù Cristo) si sono prodotti in una serie di silenzi imbarazzati e di sfondoni madornali (come collocare Betlemme «in Africa»).
Ancora peggio: per mascherare la propria ignoranza gli interrogati cercavano di fare gli spiritosi, ciurlavano nel manico (per esempio alla domanda di cui sopra rispondere «in una stalla…»), si producevano in patetiche risatine di sufficienza o come marpioni cercavano di schivare l’ intervistatrice senza darla troppo a vedere.

Che cosa si può dire di fronte a uno spettacolo simile? Innanzi tutto questo, forse: che anche se siamo giustamente invitati ogni giorno a non cadere nella trappola dell’ antipolitica, ci vergogniamo di essere rappresentati da personaggi di questa fatta gente. Che siamo parecchi italiani a trovare insopportabile che simili figuri siano incaricati di fare le leggi a cui poi noi siamo chiamati ad obbedire. In parecchi a considerare a dir poco ignobile un sistema elettorale che consente a un segretario di partito – a un Renzi, a un Di Maio, a un Salvini, a un Berlusconi qualsiasi – di scegliere a proprio arbitrio chi dovrà rappresentarci, scaraventandoci così tra i piedi simili incroci tra il semianalfabeta e il guitto da Commedia dell’ arte unicamente perché questi promettono di obbedire senza fiatare ai loro voleri. Perché diamine gli italiani, mi chiedo, specie quelli che hanno letto un paio di libri, non dovrebbero disprezzare la politica e le sue istituzioni se per primi la disprezzano i partiti facendo arrivare in Parlamento e nelle istituzioni questa gente?
Ma ciò detto viene anche da farsi un’ altra domanda: e cioè, va bene che c’ è stata la secolarizzazione, che oltre la metà degli italiani non si sposa più in chiesa, ma dove sta scritto che la secolarizzazione debba per forza significare non sapere dove si trova l’ antica Giudea (chiamiamola pure Palestina), dove sta scritto che alla domanda «che cosa dicono i dieci comandamenti?» il secolarizzato debba farfugliare per tutta risposta un imbarazzato «non fornicare» e basta?
Perché alla fine è questo ciò che più colpisce di quel video: l’ assoluta mancanza di cultura religiosa che esso testimonia.
Dirò meglio: l’ assoluta mancanza di quelle conoscenze che ogni persona appena istruita sa essere parte irrinunciabile della cultura in generale. Ma non lo sanno evidentemente i parlamentari della Repubblica. Era questa la cosa più intollerabile di quel video: il tono stupidamente divertito e sforzatamente ironico della loro voce, il sorrisetto ebete e lo sguardo un po’ sperduto del loro volto, lo stupore nel vedere che qualcuno potesse rivolgergli delle domande sulla nascita di Cristo anziché sul futuro di Matteo Renzi. Che qualcuno potesse addirittura supporre che essi fossero capaci di rispondere.

TRATTO DA LE IENE iene.mediaset.it

Natale è alle porte e la nostra Sabrina Nobile fa gli auguri ai politici a modo suo: interrogandoli! E tra presunte città d’origine di Gesù in Africa e nomi fantasiosi dei Re magi, chissà che il panettone non rimanga indigesto a qualcuno di loro.

Manca poco alla vigilia di Natale e si sa, durante le feste siamo tutti più buoni! Quindi, dopo aver passato anni a torturarli la nostra Sabrina Nobile, ci ha tenuto ad andare a fare gli auguri ai nostri politici! Per strada però le è venuto un dubbio: ma i nostri rappresentanti nelle istituzioni sanno la storia di Gesù e del Natale?
Dove sarà mai nato Gesù, per esempio? “Nel cuore dell’uomo”, sentenzia una deputata di Fratelli d’Italia. “Nasce in una stalla a Nazareth”, ci ricorda sicuro un politico di Forza Italia: “Voi siete lo strumento per diffondere l’ignoranza che anche in questi luoghi qui abbonda”, ci ricorda. E ha ragione, perché Gesù è nato a Betlemme… Ma c’è anche chi pensa sia nato a Gerusalemme. “
La città la stanno cercando ancora”, chiosa un esponente del M5S: in bocca al lupo per la ricerca! Però occhio: se vi mettete a cercarla in Africa orientale, come ci ha suggerito un ex senatore della Margherita, la caccia alla stalla andrà avanti per un bel po’…
Proviamo con i Re Magi, che a furia di metterli nel presepe ormai dovrebbero conoscere! Si chiamano “Putifarre, Melchiorre e….vabbè erano tre Re magi”, ci ricorda il nostro nuovo amico di Forza Italia. “Baldacchiarre, Messore e… non ha importanza!”, lo corregge subito un collega del Pd.
Ma tiratevi su il morale: i parlamentari si sono impegnati quest’anno e hanno composto anche una canzone di Natale! Ci tenete proprio a sentirla? Guardate il video qui sopra… e buone feste!

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