Questo il dato che è emerso ieri nel corso dell’incontro al Mise.
Conad ha presentato il piano industriale, che si dovrebbe concludere entro la fine del 2020, questo prevede una razionalizzazione della rete di vendita e a farne le spese, come sempre, saranno i lavoratori del commercio.
Il piano industriale prevede mobilità incentivata, cigs, flessibilità.
Ai 109 punti vendita con 5.700 addetti già entrati in Conad all’inizio di settembre se ne aggiungeranno altri 45, mentre sono in corso trattative con un altro gruppo della gdo.
Avevamo già espresso le nostre preoccupazioni al momento del passaggio, preoccupazioni che oggi sono diventate realtà.
L’operazione, effettuata da Bdc Italia (composta da Conad al 51% e dal finanziere Raffaele Mincione al 49%) ha portato Conad a gestire una quota di mercato pari al 19%, scalzando il primato Coop nella Grande distribuzione organizzata.
I lavoratori furono tenuti completamente all’oscuro dell’intera operazione, appresa dai media invece che dal proprio datore di lavoro.
Il risanamento delle perdite di Auchan sta pesando sulle spalle dei lavoratori, come sempre.
Occorre un intervento organico su tutto quello che sta avvenendo nella grande distribuzione organizzata, dove i lavoratori sono le vittime del profitto e della riorganizzazione di intere reti di vendita.
I lavoratori della GDO subiscono feroci attacchi, i padroni cercano di recuperare sulle loro spalle quello che perdono per costi di trasporto e stoccaggio delle merci.
I continui Rinnovi contrattuali al ribasso hanno fatto perdere retribuzione e diritti, nel corso degli anni sono aumentati i carichi di lavoro , aumentate le ore che possono essere richieste al lavoratore e se ti ammali non vieni neanche retribuito, anche per questo sono aumentati infortuni e denunce di malattie professionali.
Occorre una forte mobilitazione di tutto il mondo del Commercio, Usb sarà al fianco di tutti i lavoratori della ex rete Auchan per rivendicare i giusti diritti.
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