venerdì 22 novembre 2019

Violenza sulle donne, una vittima ogni 15 minuti, 88 al giorno. Carnefici italiani nel 74% dei casi.

I dati della polizia. Nel report 'Questo non è amore' si legge: "Il 36% subisce maltrattamenti, il 27% stalking, il 9% violenza sessuale e il 16% percosse".




-Un reato ogni 15 minuti. Ogni quarto d’ora, in Italia, una donna è vittima di violenza. Ottantotto donne al giorno subiscono maltrattamenti, abusi sessuali, vengono picchiate.  
Sono i dati agghiaccianti della polizia di Stato, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. 
Nel rapporto si legge: “In Italia le donne vittime di violenza sono 88 al giorno, circa una ogni 15 minuti. Il 36% subisce maltrattamenti, il 27% stalking, il 9% violenza sessuale e il 16% percosse”.
Il report, intitolato “Questo non è amore” e presentato oggi, prende come esempio il mese di marzo di quest’anno.
Le vittime della violenza di genere sono italiane nell′80,2% dei casi, e gli autori sono italiani nel 74% dei casi.
E l′82% delle volte chi fa violenza su una donna non deve introdursi con violenza nell’abitazione, ha le chiavi di casa o lei gli si apre la porta. 
È infatti quasi sempre il compagno o un conoscente.


Il fenomeno della violenza contro le donne, comunque, nel biennio 2018-2019 appare in diminuzione: “Calano del 16,7% le violenze sessuali (nel 2017 erano in aumento del 14 %), -2,9% i maltrattamenti in famiglia, -12,2% gli atti persecutori. Rispetto al 2018, nel periodo gennaio-agosto 2019 diminuisce del 4% il numero di vittime di sesso femminile sul totale degli omicidi, si passa infatti dal 38% al 34%”.
 E la Silp Cgil, sindacato dei poliziotti, ha lanciato una campagna contro la violenza sulle donne. “Insieme per non essere più sole” è il titolo dell’iniziativa.
Una rete di professioniste e professionisti, soprattutto di persone, dalla poliziotta alla medica, dalla volontaria del centro antiviolenza all’assistente sociale, dalla sindacalista all’avvocata, che fanno rete e insieme possono aiutare le donne vittime di violenza: “Se il lavoro di prevenzione deve e può incentrarsi su un percorso culturale di consapevolezza e decostruzione del patriarcato - si legge in una nota della segreteria nazionale Silp Cgil - per le donne vittime del ciclo di violenza è necessario e vitale il riconoscimento di quanto stiano vivendo. Essere credute, ascoltate, accolte e accompagnate in un cammino difficile di liberazione, accettazione e superamento del trauma. Potendo contare su una rete di professioniste e professionisti in comunicazione. Vasi comunicanti di buone prassi, conoscenze e competenza al fine di assicurare un senso di protezione, non solo percepito”.
Ricordando le parole della psicologa Chiara Volpato sulla struttura sociale patriarcale che “riserva ancora agli uomini l’autorità e il prestigio necessari per dominare la vita della comunità” e non dimenticando le parole del sociologo Pierre Bourdieu il quale affermava che “la forza dell’ordine maschile si misura dal fatto che non deve giustificarsi, la visione androcentrica si impone in quanto neutra e non ha bisogno di enunciarsi in discorsi mirati a legittimarla”, il Silp Cgil aderisce e promuove nell’ambito della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne una campagna di sensibilizzazione rivolta non solo alle donne in generale, ma anche alle lavoratrici e ai lavoratori in divisa affinché acquisiscano sempre maggiore consapevolezza del proprio fondamentale ruolo.

 

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