Il cardinale Krajewski si cala
nella centralina elettrica per ripristinare la corrente nell'immobile
abitato da 450 persone, in via Santa Croce in Gerusalemme: gli occupanti
hanno accumulato un debito di 300 mila euro. Il porporato: "E' stato un
gesto disperato". Salvini: "Ora paghi gli arretrati".
Come raccontano infatti gli attivisti, a staccare i sigilli e ripristinare la corrente elettrica è stato Konrad Krajewski, l'elemosiniere del Papa. "Il Cardinale è arrivato nel pomeriggio, ha portato regali a tutti i bambini e ha promesso che se entro le 20 non fosse stata ripristinata la corrente nello stabile l'avrebbe riallacciata lui stesso", spiegano gli occupanti. "E così è stato - continuano - Padre Konrad si è calato nel pozzo, ha staccato i sigilli e ha riacceso la luce.
E si è preso, a nome del Vaticano, la piena responsabilità dell'azione con Prefettura e Acea".
"Sono intervenuto personalmente, ieri sera, per riattaccare i contatori. E' stato un gesto disperato. C'erano oltre 400 persone senza corrente, con famiglie, bambini, senza neanche la possibilità di far funzionare i frigoriferi", ha spiegato all'Ansa il cardinale Krajewski. "Non l'ho fatto perché sono ubriaco", ha aggiunto.
Il porporato "è stato informato di una grave situazione in uno stabile occupato in via Santa Croce in Gerusalemme a Roma in cui si trovavano oltre quattrocento persone, tra cui numerosi bambini - riferiscono all'AdnKronos fonti vaticane vicine all'Elemosineria Pontificia - Come elemosiniere, ha sentito il dovere di compiere un gesto umanitario, provvedendo personalmente a riattivare la corrente elettrica all'edificio", che non è di proprietà del Vaticano.Questo gesto, sottolineano ancora le fonti vaticane, "è stato compiuto dal cardinale Krajewski nella piena consapevolezza delle possibili conseguenze d'ordine legale cui ora potrebbe andare incontro, nella convinzione che fosse necessario farlo per il bene di queste famiglie". Lo stabile di via di Santa Croce è stato occupato 12 ottobre 2013 da Action a scopo abitativo. L'ex sede dell'Inpdap, da anni in abbandono, fu occupata, liberata ed aperta da subito per diventare la casa per centinaia di persone bisognose. Lo spazio è anche al centro di un progetto che i ragazzi di Scomodo stanno cercando di portare avanti per creare una grande casa aperta alla città 24 ore su 24.
"Siamo increduli, quello che è successo la scorsa notte è qualcosa di incredibile, Non possiamo altro che ringraziare il cardinale", ha spiegato Paolo Perrini, presidente di Spin Time.. "Il cardinale, che già in passato è stato nostro ospite perché viene a prendersi cura di anziani, malati e bambini che vivono nella struttura - ricostruisce quanto accaduto Perrini -, era arrivato nel pomeriggio di ieri, verso le 17, a bordo di un furgone carico di regali per i più piccoli. Sapeva che eravamo da tre giorni senza corrente. Appena giunto ha chiamato al telefono in prefetture e al Comune di Roma chiedendo di riattivare, entro le 20, l'energia elettrica altrimenti lo avrebbe fatto lui stesso. E così è stato. Alle 20:15 circa, il cardinale è tornato, ci ha spiegato che era competente di energia elettrica perché prima di prendere i voti, in Polonia, aveva lavorato nel settore, ha di nuovo chiamato le autorità cittadine per esplicitare il suo intento, poi si è calato nella buca dove c'è il nostro impianto di media tensione, ha attuato una serie di manovre, come si usa nel gergo tecnico, e la luce è tornata. Non so bene come abbia fatto, ma lo ha fatto".La corrente è stata riattivata attorno alle 22, ma immediatamente Areti spa, che gestisce l'infrastruttura per il gruppo Acea, si è accorta dell'anomalia ed è giunta sul posto scortata da alcune camionette della Polizia. Gli occupanti, al grido di "senza luce non si vive", hanno presieduto in massa la cabina elettrica fino alle 3 di notte circa, quando le forze dell'ordine hanno abbandonato lo stabile. E' stata indetta un'assemblea pubblica, domani alle 18 a Spin Time, per spiegare l'accaduto.
Salvini: "Ora paghi gli arretrati". "Conto che l'elemosiniere del Papa, intervenuto per riattaccare la corrente in un palazzo occupato di Roma, paghi anche i 300mila euro di bollette arretrate". Il leader della Lega Matteo Salvini interviene così, a un comizio elettorale a Bra (Cuneo), sul caso. "Penso che voi tutti, facendo sacrifici le bollette le pagate - dice rivolgendosi ai presenti -. Se qualcuno è in grado di pagare le bollette degli italiani in difficoltà siamo felici...".
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