domenica 26 maggio 2019

Liliana Segre: "Contro l'indifferenza rimane la forza della Costituzione".

La senatrice a vita su Avvenire: è tra le migliori al mondo e non può essere aggirata o superata facilmente.



“Mi sono sempre battuta contro l’indifferenza”, che oggi ”è rispuntata un pò ovunque, come una malapianta”. Lo afferma Liliana Segre in un colloquio con l’Avvenire sull’attacco al Terzo settore, in merito al quale la senatrice a vita sottolinea la forza della Costituzione, che è “tra le migliori al mondo” e “non può essere aggirata o superata facilmente”.
“Non c’è un aspetto della nostra quotidianità in cui non siamo sfiorati dall’indifferenza. Lo vediamo persino per strada ed è un segnale che rattrista, sembra che tutto sia stato inutile”, dice Segre in riferimento agli anni bui delle leggi razziali. La storia, sottolinea, “va rimessa al centro dei programmi scolastici, perché è l’antidoto alla barbarie. Le tragedie sono dovute proprio all’indifferenza dei più. Per uscirne, occorre una scelta libera, una scelta di coscienza come è stato nel mio caso”.

Il Terzo settore, seppur non citato, è presente nella Carta, che riconosce la “libertà di associazione”, tutela le “forze sociali” e richiede “l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale”. E’ il frutto del “gran lavoro fatto dai nostri padri costituenti”, osserva Segre.
Ora qualcosa sembra essersi rotto, e “forse si era rotto già da un pò, forse la rottura è avvenuta pian piano, con le parole oscene di esaltazione del fascismo e del nazismo. Solo che almeno prima ci si vergognava, adesso - conclude - non ci si vergogna più di nulla”.

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