Mimmo Lucano ne vince un’altra.
Proprio a Riace, questa sera si terrà un comizio elettorale per l’elezione del successore di Domenico al ruolo di guida del paese, comizio a cui Lucano avrà quindi il permesso si partecipare. In più, gli sarà concesso anche il tempo necessario per espletare le operazioni di voto nella giornata di domenica per il parlamento europeo.
Questa notizia segue di tre giorni quella in cui il Tar della sezione di Reggio Calabria ha annullato il provvedimento del Viminale che escludeva il comune di Riace dal circuito degli Sprar, il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati. Ovviamente, questa decisione deve tener conto del fatto che, come ricorda lo stesso Lucano, «col decreto sicurezza 1 e adesso anche il 2 sono tutti gli Sprar ad essere a rischio. Da noi, intanto, sono stati tutti trasferiti, ed il Tar dimostra che non era giusto».
Per il ministro dell’Interno, a pochi giorni dalle elezioni, sembra l’ennesimo colpo di vento contrario che rischia di rallentare una navigazione che sembrava, fino a poche settimane fa, priva di ostacoli.
Per continuare in punta di metafora, la maretta interna al governo sta montando in una bella mareggiata che sarà possibile decifrare solo al termine della tornata elettorale di questo fine settimana. Come ne uscirà Guappo ‘e cartone dipenderà dall’eventuale recupero (rispetto ai sondaggi autunno-invernali) di un M5S che rinvigorito nella figura del suo vice-premier, e dell’area afferente al Partito democratico, in pieno restyling targato Zingaretti-Landini.
Solo allora potremo cominciare a fare i conti sui possibili eventi futuri in seno al nostro parlamento. Per ora, comunque, Lucano ha portato la sua spallata.
Nessun commento:
Posta un commento