LA CITTÀ DEL TESTE CHIAVE – Il quartiere Casale, tra l’altro, è lo stesso dove vive Tedesco. Proprio contro di lui, nel corso degli anni, sono diverse le scritte apparse in città. È accaduto quando si è saputo che era indagato e, più di recente, dopo le ultime dichiarazioni rese in aula, quando ha potuto stringere la mano di Ilaria Cucchi, chiedendole scusa. “Per l’infame nessuna pietà, sei la vergogna della città. Cucchi vive” c’era scritto su uno striscione apparso ad aprile sul cavalcavia che porta al centro di Brindisi, al quartiere Commenda. D’altro canto i nove carabinieri citati nel messaggio potrebbero corrispondere ai nove anni di silenzio trascorsi prima che Tedesco scegliesse di raccontare ciò di cui era stato testimone in prima persona. Ma il testo potrebbe far riferimento anche all’omicidio del maresciallo Vincenzo De Gennaro, ucciso a colpi di pistola lo scorso aprile, a Foggia, mentre era in pattuglia. Qualunque sia l’obiettivo dell’autore della lettera, il comandante provinciale dei carabinieri di Brindisi, Giuseppe De Magistris, ha già spiegato che la minaccia non viene sottovalutata e che si è già provveduto a intensificare i controlli.
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domenica 26 maggio 2019
Stefano Cucchi, minacce anonime ai carabinieri di Brindisi, la città del teste chiave: “Altri 9 di voi devono morire”.
LA CITTÀ DEL TESTE CHIAVE – Il quartiere Casale, tra l’altro, è lo stesso dove vive Tedesco. Proprio contro di lui, nel corso degli anni, sono diverse le scritte apparse in città. È accaduto quando si è saputo che era indagato e, più di recente, dopo le ultime dichiarazioni rese in aula, quando ha potuto stringere la mano di Ilaria Cucchi, chiedendole scusa. “Per l’infame nessuna pietà, sei la vergogna della città. Cucchi vive” c’era scritto su uno striscione apparso ad aprile sul cavalcavia che porta al centro di Brindisi, al quartiere Commenda. D’altro canto i nove carabinieri citati nel messaggio potrebbero corrispondere ai nove anni di silenzio trascorsi prima che Tedesco scegliesse di raccontare ciò di cui era stato testimone in prima persona. Ma il testo potrebbe far riferimento anche all’omicidio del maresciallo Vincenzo De Gennaro, ucciso a colpi di pistola lo scorso aprile, a Foggia, mentre era in pattuglia. Qualunque sia l’obiettivo dell’autore della lettera, il comandante provinciale dei carabinieri di Brindisi, Giuseppe De Magistris, ha già spiegato che la minaccia non viene sottovalutata e che si è già provveduto a intensificare i controlli.
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