lunedì 27 maggio 2019

Roma. Non si può protestare davanti ai McDonald’s.

I lavoratori del pulimento  nei McDonald’s sono senza stipendio da dicembre, ma la Questura vieta una manifestazione di protesta davanti ai negozi del centro
Dal dicembre dello scorso anno i lavoratori che ogni notte puliscono i negozi McDonald’s di Roma non percepiscono lo stipendio. E la stessa retribuzione di dicembre è stata corrisposta solo per metà.

I lavoratori sono allo stremo. L’azienda che svolgeva il servizio di pulizie dal 1° aprile è uscita di scena senza pagare gli stipendi arretrati. E le nuove aziende subentrate hanno ripreso solo una parte dei lavoratori.
Protestare è il minimo in questa situazione. Ma i lavoratori ora hanno anche un secondo problema: la Questura nega l’autorizzazione a manifestare davanti ai negozi delle zone centrali della città. In ballo ci sono l’immagine dell’azienda e le questioni di sicurezza che hanno reso off limits tutto il centro della Capitale. Pertanto non è possibile manifestare a Piazza di Spagna né a Piazza delle Cinque Lune né su via del Tritone. E a Piazza dei Cinquecento è consentito manifestare solo a 15 – quindici – persone!

Da tre giorni una delegazione di USB sta chiedendo l’autorizzazione a manifestare, ma la Questura non solo la nega ma rifiuta persino di mettere per iscritto le motivazioni del divieto, impedendo così qualsiasi possibilità di ricorso.
Per i lavoratori del pulimento di McDonald’s sembra che non ci sia altra alternativa che continuare a lavorare gratis: o la Questura ha deciso di farsi carico dei loro stipendi?
Unione Sindacale di Base – Federazione di Roma

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