Fra il 2017 e il 2018, il numero di reati antisemiti in Germania è passato da 1.504 a 1.646 casi, con una crescita del 10%. Fra questi, i casi considerati violenti sono saliti nello stesso periodo da 37 a 62. L'anno scorso giovane ebrei furono aggrediti a cinghiate a Berlino.
Nell’intervista Klein aveva detto: “Mi dispiace dirlo ma non posso consigliare agli ebrei di indossare ovunque la kippah in Germania” e di aver aver cambiato parere sulla questione a causa della crescita degli incidenti antisemiti. Negli ultimi anni, ha denunciato, è diventato sempre più socialmente accettabile esprimere opinioni antisemite. Secondo Klein il 90% di chi commette reati di stampo antisemita sono estremisti di destra, mentre in misura minore si tratta di musulmani che “guardano canali televisivi arabi i quali veicolano una terribile immagine di Israele e degli ebrei”. Fra il 2017 e il 2018, il numero di reati antisemiti in Germania è passato da 1.504 a 1.646 casi, con una crescita del 10%. Fra questi, i casi considerati violenti sono saliti nello stesso periodo da 37 a 62. L’anno scorso giovane ebrei furono aggrediti a cinghiate a Berlino.
Come era prevedibile, le dichiarazioni di Klein hanno provocato immediate reazioni, soprattutto in un paese su cui pesa la responsabilità storica dell’Olocausto. È “l’ammissione di un fallimento“, ha commentato l’ex politico e conduttore di talk show, Michel Friedman, uno dei più noti esponenti della comunità ebraica tedesca. “Se un rappresentante del governo federale dichiara ufficialmente alla comunità ebraica: ‘non siete al sicuro da violenze e antisemitismo ovunque in Germania, questa è un’accusa contro lo stato di diritto e la realtà politica in Germania”, ha sottolineato. “Raccomando di prendere molto sul serio queste dichiarazioni, dove gli ebrei non possono vivere sicuri e liberi, prima poi succederà altrettanto anche gli altri”, ha aggiunto.
Nessun commento:
Posta un commento