mercoledì 29 maggio 2019

La lettera Ue all'Italia: "Non avete rispettato il criterio del debito".

Arrivata la comunicazione della Commissione, primo passo di una procedura per deficit eccessivo. Il Governo ha 48 ore per replicare.


“Sulla base dei dati notificati per il 2018, è confermato che l’Italia non ha fatto progressi sufficienti per rispettare il criterio del debito nel 2018”. E’ quanto si legge nella lettera inviata dal vicepresidente della Commissione, Valdis Dombrovskis, e dal commissario all’Economia, Pierre Moscovici, al ministro dell’Economia, Giovanni Tria.

La lettera Ue all'Italia: Secondo la lettera, pubblicata da Repubblica, Dombrovskis e Moscovici confermano l’intenzione di preparare un rapporto sul debito in virtù dell’articolo 126.3 del trattato, che costituirebbe il primo passo di una procedura per deficit eccessivo.


Sul rapporto il Comitato Economico e Finanziario (dove sono rappresentati i governi) “dovrà dare la sua opinione”, si legge nel testo. Con la lettera Dombrovskis e Moscovici chiedono all’Italia di presentare i “fattori rilevanti” che giustificherebbero la violazione delle regole e di ricevere una risposta “entro il 31 maggio 2019”.

“La risposta alla lettera dell’Unione Europea? “Prima di rispondere devo leggere cosa c’è scritto, anche perchè non è ancora arrivata”. Così il vicepremier Salvini parlando con i cronisti alla Camera dopo la riunione con i gruppi della Lega.

Riferendosi ai vicoli di bilancio da rispettare, il ministro dell’interno risponde: “Quelli sono parametri vecchi, io metterei al centro del dibattito il lavoro, la disoccupazione, non il deficit, il debito, lo spread. Quando arriva la lettera leggerò la lettera, parlerò con Tria, con Di Maio, con Conte. Noi dobbiamo puntare su crescita e investimenti...” Sui parametri da rivedere, Salvini aggiunge: “Questo è un dibattito che penso ci sia in tutte le capitali europee al di là delle dinamiche di chi farà il presidente della commissione, se è tedesco, se è francese, se è spagnolo, se è polacco, cosa fanno i socialisti, cosa fanno i liberali...”.

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