martedì 21 maggio 2019

PIL e SPREAD umanistici

post originale di Augusto Scatolini

Risultati immagini per pilAnalogamente all'economia umanistica di Valerio Malvezzi, quella dove al centro e sopra a tutto c'è l'uomo con i suoi bisogni e i suoi diritti, poi viene l'economia, la finanza, l'Unione Europea, l'Euro e tutto il resto;
Si potrebbero  introdurre i concetti di PIL e SPREAD umanistici.

Il PIL al denominatore e il debito pubblico al numeratore danno come risultato il rapporto debito/PIL
Lo spread invece è un indice inventato arbitrariamente da società private statunitensi che sostanzialmente stabiliscono il tasso di interesse che dobbiamo pagare quando prendiamo in prestito i soldi dai privati in cambio di obbligazioni dello Stato.
Come se uno Stato nazionale ancora in parte sovrano fosse sullo stesso piano (anzi in posizione subalterna) di una o più società di rating private statunitensi. Se non è follia questa!.


Quindi, grazie (o a causa) allo SPREAD, gli interessi che  abbiamo pagato sul debito pubblico preso in prestito è molto superiore al debito stesso contratto.
I risultati di questo giochetto finanziario sono:

Il debito non sarà mai ripagato primo perché è impossibile ripagarlo e secondo perché i creditori non vogliono che sia ripagato perché così facendo non ci strozzerebbero più con gli interessi, che invece paghiamo.
Questo è il trucco, tenerci con la corda al collo per fare aumentare gli interessi che pagheremo per sempre, a costo di massacrare i diritti sociali, il wellfare, privatizzare tutto,  non c'è via d'uscita.

Dobbiamo rovesciare il tavolo: Il PIL e lo SPREAD, ammesso che debbano continuare ad esistere, devono essere proporzionali, direttamente il primo e inversamente il secondo, a tutta una serie di indicatori che misurano il benessere e la felicità dei cittadini e del popolo tutto.

Così facendo tutti si sentiranno responsabilizzati sull'andamento di questi due algoritmi.
Se un indicatore fosse la percentuale di occupazione, tutti i quadri e la classe dirigente pubblica e privata sarebbero responsabili dell'andamento del PI e dello Spread.
Se un indicatore fosse la percentuale di contratti a tempo indeterminato, tutti si dovrebbero adoperare a far aumentare questo indice.
Se un indicatore fosse la presenza e la misura di un salario minimo orario, tutti dovrebbero cercare di far aumentare questo indicatore.

Di indicatori "umanistici" di questo tipo, se ne potrebbero trovare e indicare a centinaia.
Il punto è  che nessuno, poi, potrebbe in seguito maledire le agenzie di rating amerikane che ci alzano lo Spread ma tutti dovremmo maledirci da soli. I governanti che non anno adottato le misure richieste e i governati che non hanno eletto i governanti adatti.

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