In questo modo sono stati azzerati i diritti contrattuali e
condizioni economiche. In sostanza è stato chiesto ai
lavoratori di provvedere alle loro dimissioni dalla società Alma Spa nel
giro di due giorni.
Secondo i sindacati si tratta di "un atteggiamento
ricattatorio da parte di Olisistem".
Più di un mese fa, altri lavoratori hanno subito lo stesso ricatto, con la riduzione del salario, dei diritti acquisiti, dell'anzianità contrattuale, con un orario di lavoro inferiore e la rinuncia alle spettanze di fine rapporto.
Neanche l’azzeramento del cda e la nomina del commissario giudiziario, Andrea D’ovidio, come amministratore delegato ha interrotto questi comportamenti intimidatori e coercitivi verso i lavoratori. "A nulla è valso il tentativo di incontrare il nuovo amministratore delegato - si legge in una nota di Antonella Furgiuele e Marco Adami, segretari rispettivamente del Nidil e della Fiom Cgil di Roma centro ovest litoranea - per sottoporre alla sua attenzione questa gravissima situazione. Si tratta di persone che lungi dall'essere stabilizzate stanno per essere 'scaricate' su una commessa in scadenza tra non più di tre mesi. Chiediamo ancora una volta al dott. D'Ovidio di aprire un tavolo con le organizzazioni sindacali. Verificheremo nelle opportune sedi che la procedura utilizzata per far passare gli oltre 20 dipendenti da un'azienda all’altra sia avvenuta in pieno rispetto delle normative vigenti e informeremo, per quanto di sua competenza, la stazione appaltante Sogei, tenuta, ex art. 29 d.lgs 276/03 e art. 1676 c.c., al pagamento diretto qualora il gruppo Alma non ottemperasse ai propri obblighi contrattuali".
Più di un mese fa, altri lavoratori hanno subito lo stesso ricatto, con la riduzione del salario, dei diritti acquisiti, dell'anzianità contrattuale, con un orario di lavoro inferiore e la rinuncia alle spettanze di fine rapporto.
Neanche l’azzeramento del cda e la nomina del commissario giudiziario, Andrea D’ovidio, come amministratore delegato ha interrotto questi comportamenti intimidatori e coercitivi verso i lavoratori. "A nulla è valso il tentativo di incontrare il nuovo amministratore delegato - si legge in una nota di Antonella Furgiuele e Marco Adami, segretari rispettivamente del Nidil e della Fiom Cgil di Roma centro ovest litoranea - per sottoporre alla sua attenzione questa gravissima situazione. Si tratta di persone che lungi dall'essere stabilizzate stanno per essere 'scaricate' su una commessa in scadenza tra non più di tre mesi. Chiediamo ancora una volta al dott. D'Ovidio di aprire un tavolo con le organizzazioni sindacali. Verificheremo nelle opportune sedi che la procedura utilizzata per far passare gli oltre 20 dipendenti da un'azienda all’altra sia avvenuta in pieno rispetto delle normative vigenti e informeremo, per quanto di sua competenza, la stazione appaltante Sogei, tenuta, ex art. 29 d.lgs 276/03 e art. 1676 c.c., al pagamento diretto qualora il gruppo Alma non ottemperasse ai propri obblighi contrattuali".
Nessun commento:
Posta un commento