Il fondatore di Emergency: "L'odio sta minando i principi fondanti della nostra società. SI sta sdoganando tutto, dalla fascismo all'uso della violenza contro l'altro".
“Quando
ero ragazzo, da figlio di operai, vivevo in una famiglia in cui era
considerato un disonore non rispettare gli impegni presi e non pagare in
tempo le spese di casa. Oggi invece ci sono ministri che hanno rubato
decine di milioni e nessuno dice niente”.
Gino Strada, il medico che 25 anni fa ha fondato Emergency, parla a tutto tondo ad Avvenire e senza indugio prende posizione. Sia sul clima politico, sia sull’aria che si respira nella società civile.
Gino Strada, il medico che 25 anni fa ha fondato Emergency, parla a tutto tondo ad Avvenire e senza indugio prende posizione. Sia sul clima politico, sia sull’aria che si respira nella società civile.
“Quando Salvini apre bocca, gli si dovrebbe dire ‘restituisci i 49 milioni’, invece tutti si accodano al potente di turno. Per non parlare degli esponenti Cinque Stelle, i nuovi giganti del pensiero, e di quel che resta del Pd e della sinistra, che hanno dato per primi il cattivo esempio”.Anche perché, secondo Strada, è stato proprio il centrosinistra a generare il clima d’odio che respiriamo in questi giorni:
“Per essere chiari: la criminalizzazione delle organizzazioni non governative è cominciata con i governi di centrosinistra. È stato Minniti a spianare la strada a Salvini. Però, di quest’ultimo anno, mi ha sorpreso la capacità tutta italiana di mandare al macero in pochissimo tempo i principi fondanti della nostra società”.E questo ha portato a risultati per lui inattesi:
“Non mi aspettavo che si arrivasse a teorizzare il rifiuto dell’altro, a fare propaganda in modo becero soffiando sul fuoco dell’indifferenza totale ai bisogni”.Strada è d’accordo con chi sostiene che sia una politica che si fonda sul rifiuto e sul disprezzo del più povero:
“Si sta sdoganando tutto: l’uso delle armi a scopo personale, la logica della violenza dell’uomo contro un altro uomo, persino le aberrazioni della tortura. Stiamo tornando indietro nel tempo”.Indietro nel tempo verso un periodo ben preciso:
″È in atto lo sdoganamento del fascismo, non bisogna avere paura a dirlo. C’è il ritorno a pratiche di discriminazione e sopraffazione che non solo non vengono più condannate, ma che oggi vengono osannate in vario modo”.Ma non tutto è nero:
“C’è molta voglia di una nuova resistenza nella società civile. [...] La vedo nel mondo laico e non solo. Mi trovo regolarmente d’accordo con le posizioni assunte da papa Francesco a favore degli ultimi. Mi chiedo perché non lo si ascolti mai abbastanza. Anche tra i cattolici, e perché non nasca da questa predicazione una mobilitazione di popolo, quasi che le piazze siano diventate il monopolio soltanto di qualche fascistello con il rosario in mano”.
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