venerdì 17 maggio 2019

Canapa, Gianni Fabbris visita i produttori della Terra dei Fuochi: "Salvini cosa ti sei fumato? Non certo quello che qui viene prodotto" (documento audio)

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In Italia sono più di duemila le aziende agricole che coltivano canapa sativa, ovvero la varietà della preziosa pianta che ha tanti impieghi, che nulla ha a che vedere con l'assunzione di sostanze psicotrope (canapa indica).
Impieghi che arrivano fino alla depurazione dei terreni inquinati dai metalli pesanti e alla produzione di arredi. La sparata di Salvini contro la Canapa, quindi, ha prodotto una forte reazione da parte degli agricoltori, e delle aziende della filiera.
Nei giorni scorsi hanno spedito una lettera a Di Maio, (qui la versione integrale) il vice-premier, invitandolo a fare chiarezza anche perché il settore sta crescendo con incrementi di tutto rispetto. Incrementi che hanno permesso di recuperare addirittura aziende chiuse per fallimento. Per la coltivazione e vendita di piante, fiori e semi a basso contenuto di principio psicotropo (Thc) alcune associazioni di categoria stimano un giro d’affari potenziale di oltre 40 milioni. C’è poi una sentenza della Corte di Cassazione del gennaio del 2019, che di fatto impedisce l’azione proibizionista che il ministro dell’Interno vorrebbe mettere in atto.


Gianni Fabbris ieri ha visitato alcune aziende nella zona di Caivano (Terra dei fuochi, Napoli) incontrando i produttori. (qui il resoconto audio della sua visita e le testimonianze): "L'attacco di Salvini per biechi interessi elettoralistici è irresponsabile – ha detto Fabbris nel corso della diretta Facebook - Cosa si è fumato? Non certo quello che qui viene prodotto. Prima di parlare si documenti". Per Fabbris il settore può rappresentare un'alternativa alla filiera di alcuni derivati dal petrolio.

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