domenica 21 aprile 2019

"Cessi il fragore delle armi". Papa Francesco Urbi et Orbi, "Apriamo cuori a chi cerca pane, rifugio e dignità".

"Dolore per lo Sri Lanka", preghiera per i cattolici in Medio Oriente e per la sofferenza delle popolazioni in Libia, Siria, Yemen, Ucraina, Nicaragua, Venezuela.



Terminata la messa solenne di Pasqua, Papa Francesco compie più volte il giro in papamobile tra i fedeli in piazza San Pietro, prima di affacciarsi dalla loggia delle benedizioni per il messaggio Urbi et Orbi.
Un messaggio che percorre con la preghiera i tanti conflitti che insanguinano il pianeta e in cui Bergoglio torna a chiedere di "spegnere il fragore delle armi", di interromperne il commercio, ma anche di accogliere i rifugiati e chi scappa da conflitti. Con l'aggiunta del "dolore" e della "affettuosa vicinanza" alla comunità cristiana dello Sri Lanka insanguinato da numerosi attentati terroristici nel giorno di Pasqua.
"Davanti alle tante sofferenze del nostro tempo, il Signore della vita non ci trovi freddi e indifferenti. Faccia di noi dei costruttori di ponti, non di muri. Egli, che ci dona la sua pace, faccia cessare il fragore delle armi, tanto nei contesti di guerra che nelle nostre città, e ispiri i leader delle Nazioni affinché si adoperino per porre fine alla corsa agli armamenti e alla preoccupante diffusione delle armi, specie nei Paesi economicamente più avanzati" afferma Papa Francesco da Piazza San Pietro, che torna dopo la Via Crucis a parlare dei migranti:
"Il Risorto, che ha spalancato le porte del sepolcro, apra i nostri cuori alle necessità dei bisognosi, degli indifesi, dei poveri, dei disoccupati, degli emarginati, di chi bussa alla nostra porta in cerca di pane, di un rifugio e del riconoscimento della sua dignità".

Il suo messaggio è un lungo peregrinare lungo i conflitti che insanguinano diverse aree della Terra. "La Pasqua ci porta a tenere lo sguardo sul Medio Oriente, lacerato da continue divisioni e tensioni. I cristiani nella regione non manchino di testimoniare con paziente perseveranza il Signore risorto e la vittoria della vita sulla morte" dice Bergoglio, auspicando che "la luce pasquale illumini tutti i governanti e i popoli del Medio Oriente, a cominciare da Israeliani e Palestinesi, e li sproni ad alleviare tante sofferenze e a perseguire un futuro di pace e di stabilità".
Un appello affinché cessino le guerre in Siria, Yemen e Libia, è stato lanciato da Papa Francesco nel messaggio 'Urbi et Orbi'. Dio "sia speranza per l'amato popolo siriano, vittima di un perdurante conflitto che rischia di trovarci sempre più rassegnati e perfino indifferenti". "Un particolare pensiero rivolgo alla popolazione dello Yemen, specialmente ai bambini, stremati dalla fame e dalla guerra". "Le armi cessino di insanguinare la Libia", ha aggiunto il Papa auspicando che si scelga "il dialogo piuttosto che la sopraffazione".
La preghiera arriva all'intera Africa, "ancora disseminata di tensioni sociali, conflitti e talvolta da violenti estremismi che lasciano insicurezza, distruzione e morte, specialmente in Burkina Faso, Mali, Niger, Nigeria e Camerun" prosegue il Papa: "Il mio pensiero va pure al Sudan, che sta attraversando un momento di incertezza politica e dove auspico che tutte le istanze possano trovare voce e ciascuno adoperarsi per consentire al Paese di trovare la libertà, lo sviluppo e il benessere a cui da lungo tempo aspira". Un pensiero alla situazione del Sud Sudan: "Il Signore risorto accompagni gli forzi compiuti dalle Autorità civili e religiose del Sud Sudan, sostenute dai frutti del ritiro spirituale tenuto alcuni giorni fa in Vaticano. Possa aprirsi una nuova pagina della storia del Paese, nella quale tutte le componenti politiche, sociali e religiose s'impegnino attivamente per il bene comune e la riconciliazione della Nazione".
Da Francesco l'auspicio che "trovi conforto la popolazione delle regioni orientali dell'Ucraina, che continua a soffrire per il conflitto ancora in corso. Il Signore incoraggi le iniziative umanitarie e quelle volte a perseguire una pace duratura" dice nel giorno in cui l'Ucraina va al voto per le presidenziali.
Parla anche del Venezuela, dove "tanta gente" è "priva delle condizioni minime per condurre una vita degna e sicura, a causa di una crisi che perdura e si approfondisce. Il Signore doni a quanti hanno responsabilità politiche di adoperarsi per porre fine alle ingiustizie sociali, agli abusi e alle violenze e di compiere passi concreti che consentano di sanare le divisioni e offrire alla popolazione gli aiuti di cui necessita". "Il Signore risorto - ha aggiunto Papa Francesco - illumini gli sforzi che si stanno compiendo in Nicaragua per trovare al più presto una soluzione pacifica e negoziata a beneficio di tutti i nicaraguensi".

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