Opinion poll in Spagna: secondi i Popolari, al minimo storico. Poi Ciudadanos, Podemos e Vox: ultradestra al 12,1%, per la prima volta in Parlamento.
Dopo il Psoe, i popolari, poi Ciudadanos, Podemos e Vox.
Il partito di Pedro Sanchez è avanti con il 28,1% dei voti (116-121 seggi);
i popolari seguono con il 17,8% (69-73 seggi), il peggior risultato della loro storia.
Podemos terzo con 16,1% (42-45 seggi),
Ciudadanos dietro con il 14,4% (48-49 seggi) e infine Vox con il 12,1% (36-38 seggi).
Per Vox, partito di estrema destra, è la prima volta in Parlamento in 40 anni nella storia della democrazia spagnola.
Un eventuale accordo tra socialisti e Podemos non basterebbe comunque ad ottenere la maggioranza assoluta fissata a 176 seggi. La coalizione, per governare, avrebbe bisogno del sostegno dei vari partiti indipendentisti. Il Pnv (partito nazionalista basco) con l'1,3% conterebbe 6 seggi, i catalani di Erc tra i 13 e i 14 (3,30%). Per governare Sanchez avrebbe bisogno dell'appoggio degli indipendentisti catalani, gli stessi che, rifiutandosi di votare la sua legge di bilancio, lo hanno costretto a convocare le elezioni anticipate di oggi.
A destra invece, l'unione tra Popolari, Ciudadanos e Vox conterebbe tra i 157 e i 160 seggi nella migliore delle ipotesi, rendendo impossibile anche un governo di coalizione di destra ed estrema destra.
In Spagna si votava per la terza volta in poco più di tre anni, i seggi si sono chiusi alle 20. L'affluenza alle 18 superava il 60%, l'8% in più rispetto alle ultime elezioni del 2016. I 36,8 milioni di aventi diritto al voto dovevano scegliere i 350 deputati del Congresso e 208 senatori. In Catalogna sono accorsi in massa ai seggi e alle 18 aveva votato il 64,17% degli aventi diritto, il 17,8% in più rispetto alle elezioni del 2016. Il dato supera di oltre 8 punti la media registrata in tutta la Spagna, a riferirlo El Pais. Podemos celebra l'affluenza su Twitter: "Il dato storico della partecipazione è una buona notizia per la democrazia. Grazie a tutte le persone che hanno deciso di scrivere la storia questo 28 aprile".
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