controlacrisi Autore: fabio sebastiani
Domani, domenica 28 aprile, è la Giornata per la
salute e la sicurezza sul lavoro, istituita nel 2003
dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO/BIT). Secondo i dati
Ilo attualmente ci sono 374 milioni di persone ferite da infortunio sul
lavoro o colpite da una malattia professionale. L’86% delle morti per
cause lavorative è rappresentato da malattie professionali, circolatorie
31%, tumori 26%, malattie respiratorie 17%.
“Non passa giorno ormai senza che le cronache riportino la notizia di uno o più lavoratori le cui vite sono state spezzate nell’adempimento del proprio lavoro: sia che si tratti dell’interno di una nave, di una fabbrica o di un cantiere, lo stillicidio quotidiano prosegue senza soluzione di continuità, creando sconcerto e dolore in tutto il Paese”, dichiara Franco Bettoni, Presidente dell’ANMIL, alla vigilia della Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro.
La recente morte di quattro lavoratori, avvenuta nello stesso giorno (il 24 aprile, quello precedente la Festa della Liberazione) in luoghi e contesti molto diversificati, ha suscitato forte attenzione nell’opinione pubblica ma a confermare la gravità del fenomeno ci sono le risultanze statistiche, freddi numeri, che però certificano una preoccupante recrudescenza degli incidenti lavorativi spesso letali anche se già dal 2015, sul finire della lunga crisi economica, le morti sul lavoro avevano fatto registrare una crescita del 9,8%, proseguita poi nel 2017 (+1,1%), per culminare, infine, con un incremento di ben il 10,1% nel 2018, attestandosi su quota 1.133, vale a dire 3,1 decessi ogni giorno, compresi ferie e festivi. Pur se ancora ufficiosi e provvisori, anche i dati relativi al primo bimestre del 2019 diffusi dall’INAIL, non sono purtroppo incoraggianti "e, peraltro, non sembrano destinati ad invertire questa drammatica tendenza - aggiunge Bettoni -. Infatti, il confronto gennaio-febbraio 2019/2018, il numero di morti denunciati si attesta sostanzialmente sugli stessi alti livelli con un lieve calo da 125 a 121 unità), mentre gli infortuni in generale segnano un significativo aumento del 4,3% con oltre 4.000 infortuni in più rispetto al 1° bimestre dell’anno precedente (da circa 96.100 a 100.300)".
Aumentano sia gli infortuni in occasione di lavoro (+2,8%) che quelli in itinere (+5,0%) e sia quelli maschili (+3,7%) che quelli femminili (+5,5%); a livello di settori, oltre all’Industria e Servizi (+2,6%) gli infortuni sul lavoro aumentano, e in misura consistente, anche in Agricoltura (+7,4%) invertendo una tendenza al ribasso ormai storica, quanto poi a livello territoriale l’incremento infortunistico appare diffuso in tutte le ripartizioni geografiche: Nord-Ovest +4,9%, Nord-Est +5,2%, Centro +4,6%, Sud +1,0% ed Isole +4,1%.
Desolante il quadro dei controlli. Delle 20.942 aziende ispezionate nel 2018 dall’I.N.L. (Ispettorato Nazionale del Lavoro) ben 16.394, pari al 78,2% del totale, sono risultate irregolari con una crescita del tasso di irregolarità del 5% rispetto all’anno precedente, invece le violazioni accertate sono state 31.218, di cui la stragrande maggioranza (26.885) di natura penale e 4.333 di natura amministrativa.
“Chiediamo con forza al Governo che la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro vengano inserite tra le priorità dell'agenda istituzionale - aggiunge il presidente dell'ANMIL – e si provveda quanto prima all’investimento di adeguate risorse per la diffusione della prevenzione, per l’informazione e la formazione dei lavoratori, cominciando dal mondo della scuola, e per il rafforzamento di personale e di ispettori che controllino il rispetto delle normative vigenti in materia di sicurezza del lavoro”.
La manifestazione Ilo, di respiro mondiale, ha lo scopo di focalizzare l’attenzione sull’adozione di misure di sicurezza a tutela dei lavoratori e sull’importanza della prevenzione degli infortuni nei luoghi di lavoro e delle malattie professionali. Il tema della giornata sarà il futuro del lavoro, un futuro sicuro e sano, l’obiettivo per il quale le campagne e le iniziative condotte da Ilo finora sono state attivate. Sarà un appuntamento a partire dal quale fare il punto di quanto accaduto negli anni e tracciare le direttive per gli interventi futuri. L’ispirazione sarà il centenario dell’Ilo stessa, 100 anni di impegno e 100 anni di impegno nella sicurezza sul lavoro.
Ilo in occasione del 28 aprile presenterà il rapporto Safety and Health at the heart of the Future of Work: Building on 100 years of experience, la conoscenza acquisita, l’evoluzione dell’approccio alla sicurezza dal 1919 a oggi, i cambiamenti nel mondo del lavoro. Cambiamenti della tecnologia, demografici, climatici, che hanno influito sulle tipologie di rischio.
“Non passa giorno ormai senza che le cronache riportino la notizia di uno o più lavoratori le cui vite sono state spezzate nell’adempimento del proprio lavoro: sia che si tratti dell’interno di una nave, di una fabbrica o di un cantiere, lo stillicidio quotidiano prosegue senza soluzione di continuità, creando sconcerto e dolore in tutto il Paese”, dichiara Franco Bettoni, Presidente dell’ANMIL, alla vigilia della Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro.
La recente morte di quattro lavoratori, avvenuta nello stesso giorno (il 24 aprile, quello precedente la Festa della Liberazione) in luoghi e contesti molto diversificati, ha suscitato forte attenzione nell’opinione pubblica ma a confermare la gravità del fenomeno ci sono le risultanze statistiche, freddi numeri, che però certificano una preoccupante recrudescenza degli incidenti lavorativi spesso letali anche se già dal 2015, sul finire della lunga crisi economica, le morti sul lavoro avevano fatto registrare una crescita del 9,8%, proseguita poi nel 2017 (+1,1%), per culminare, infine, con un incremento di ben il 10,1% nel 2018, attestandosi su quota 1.133, vale a dire 3,1 decessi ogni giorno, compresi ferie e festivi. Pur se ancora ufficiosi e provvisori, anche i dati relativi al primo bimestre del 2019 diffusi dall’INAIL, non sono purtroppo incoraggianti "e, peraltro, non sembrano destinati ad invertire questa drammatica tendenza - aggiunge Bettoni -. Infatti, il confronto gennaio-febbraio 2019/2018, il numero di morti denunciati si attesta sostanzialmente sugli stessi alti livelli con un lieve calo da 125 a 121 unità), mentre gli infortuni in generale segnano un significativo aumento del 4,3% con oltre 4.000 infortuni in più rispetto al 1° bimestre dell’anno precedente (da circa 96.100 a 100.300)".
Aumentano sia gli infortuni in occasione di lavoro (+2,8%) che quelli in itinere (+5,0%) e sia quelli maschili (+3,7%) che quelli femminili (+5,5%); a livello di settori, oltre all’Industria e Servizi (+2,6%) gli infortuni sul lavoro aumentano, e in misura consistente, anche in Agricoltura (+7,4%) invertendo una tendenza al ribasso ormai storica, quanto poi a livello territoriale l’incremento infortunistico appare diffuso in tutte le ripartizioni geografiche: Nord-Ovest +4,9%, Nord-Est +5,2%, Centro +4,6%, Sud +1,0% ed Isole +4,1%.
Desolante il quadro dei controlli. Delle 20.942 aziende ispezionate nel 2018 dall’I.N.L. (Ispettorato Nazionale del Lavoro) ben 16.394, pari al 78,2% del totale, sono risultate irregolari con una crescita del tasso di irregolarità del 5% rispetto all’anno precedente, invece le violazioni accertate sono state 31.218, di cui la stragrande maggioranza (26.885) di natura penale e 4.333 di natura amministrativa.
“Chiediamo con forza al Governo che la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro vengano inserite tra le priorità dell'agenda istituzionale - aggiunge il presidente dell'ANMIL – e si provveda quanto prima all’investimento di adeguate risorse per la diffusione della prevenzione, per l’informazione e la formazione dei lavoratori, cominciando dal mondo della scuola, e per il rafforzamento di personale e di ispettori che controllino il rispetto delle normative vigenti in materia di sicurezza del lavoro”.
La manifestazione Ilo, di respiro mondiale, ha lo scopo di focalizzare l’attenzione sull’adozione di misure di sicurezza a tutela dei lavoratori e sull’importanza della prevenzione degli infortuni nei luoghi di lavoro e delle malattie professionali. Il tema della giornata sarà il futuro del lavoro, un futuro sicuro e sano, l’obiettivo per il quale le campagne e le iniziative condotte da Ilo finora sono state attivate. Sarà un appuntamento a partire dal quale fare il punto di quanto accaduto negli anni e tracciare le direttive per gli interventi futuri. L’ispirazione sarà il centenario dell’Ilo stessa, 100 anni di impegno e 100 anni di impegno nella sicurezza sul lavoro.
Ilo in occasione del 28 aprile presenterà il rapporto Safety and Health at the heart of the Future of Work: Building on 100 years of experience, la conoscenza acquisita, l’evoluzione dell’approccio alla sicurezza dal 1919 a oggi, i cambiamenti nel mondo del lavoro. Cambiamenti della tecnologia, demografici, climatici, che hanno influito sulle tipologie di rischio.
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