Il seme è' vivo, è' una entità'
vitale, che risponde agli stimoli esterni, programmata ad attivarsi con le
condizioni idonee; può' vivere quindi germinare e portare a compimento le fasi
di vita fino all'ultima (riproduzione) e può' anche lasciarsi morire (non
germinare), se le condizioni non sono idonee.
Temperatura
ottimale = crescita ottimale - dal seme alla pianta.
Come germoglia un seme?
Basi di 'biologia spicciola' e per niente noiosa .... speriamo
Quali sono le fasi di germinazione
dei semini che avete tra le vostre mani?
Andiamole a vedere nel dettaglio,
crediamo che più di una persona sia curiosa del 'mistero' racchiuso in una
cosina piccola ed immobile come un semino.
Intanto facciamo conoscenza del
nostro amico seme che è formato da;
A- tegumento, composto da testa e tegmen. Essi provengono da due
strati che ricoprono l'ovulo ovvero la primina e la secondina.
B- l'embrione.
Questa è la parte che diviene presto visibile a tutti.
Possiede i cotiledoni ( le foglie) che si occupano anche di far 'scorta' di acqua e che presto vedremo quando spuntano dalla terra, con il loro fusticino.
Nell'embrione si intravede la miniatura della nuova pianta, incluse le radici.
Lo potete vedere bene, ad esempio, con un seme di peperone o di peperoncino messo controluce.
Vedrete la piantina con le foglioline e le radichette, arrotolata, in attesa di essere pronto per bucare il tegumento
Questa è la parte che diviene presto visibile a tutti.
Possiede i cotiledoni ( le foglie) che si occupano anche di far 'scorta' di acqua e che presto vedremo quando spuntano dalla terra, con il loro fusticino.
Nell'embrione si intravede la miniatura della nuova pianta, incluse le radici.
Lo potete vedere bene, ad esempio, con un seme di peperone o di peperoncino messo controluce.
Vedrete la piantina con le foglioline e le radichette, arrotolata, in attesa di essere pronto per bucare il tegumento
C. L'endosperma
È un tessuto che contiene una riserva di cibo che permetterà alla pianta il vigore necessario per emergere letteralmente alla vita e di poter provvedere a se stessa mentre gli apparati si rinforzano e si rendono autosufficienti
È composto di proteine, carboidrati e trigliceridi ed altre componenti , ma non scendiamo nello specifico perché ci siamo riproposti di non annoiarvi
È un tessuto che contiene una riserva di cibo che permetterà alla pianta il vigore necessario per emergere letteralmente alla vita e di poter provvedere a se stessa mentre gli apparati si rinforzano e si rendono autosufficienti
È composto di proteine, carboidrati e trigliceridi ed altre componenti , ma non scendiamo nello specifico perché ci siamo riproposti di non annoiarvi
Come nasce un
seme?
Questo può rendersi molto interessante per farvi capire le fasi e come trattarlo in modo adeguato, così da avere le maggiori soddisfazioni possibile.
Questo può rendersi molto interessante per farvi capire le fasi e come trattarlo in modo adeguato, così da avere le maggiori soddisfazioni possibile.
Un seme germina a seguito di più
processi metabolici , che si iniziano / attivano attraverso l'assorbimento di
acqua.
L'idratazione attiva quindi processi che permettono all'embrione di attivarsi, svegliandosi, e di produrre ed usare le sostanze già presenti (riserve) per far sì che si attivino e crescano tutti gli apparati necessari alla pianta per vivere in maniera autosufficiente.
Uscirà quindi dal terreno, usando moltissima energia, ed è un momento molto delicato.
Come emerge la piantina diventa immediatamente foto-sintetizzante.
L'idratazione attiva quindi processi che permettono all'embrione di attivarsi, svegliandosi, e di produrre ed usare le sostanze già presenti (riserve) per far sì che si attivino e crescano tutti gli apparati necessari alla pianta per vivere in maniera autosufficiente.
Uscirà quindi dal terreno, usando moltissima energia, ed è un momento molto delicato.
Come emerge la piantina diventa immediatamente foto-sintetizzante.
La piantina utilizzerà le riserve di
cui parlavamo sopra per accrescersi e rinforzarsi, dopo di che sarà in grado di
essere completamente autosufficiente processando gli elementi del terreno ed
attraverso la fotosintesi.
Fase 1.
Il seme assorbe l'acqua.
Lo fa rapidamente, ed inizia a crescere e gonfiare dall'interno.
Pensate ad un seme di fagiolo, per esempio, dopo averlo messo a mollo tutta la notte, che cambia aspetto ed assorbe l'acqua.
Il seme assorbe l'acqua.
Lo fa rapidamente, ed inizia a crescere e gonfiare dall'interno.
Pensate ad un seme di fagiolo, per esempio, dopo averlo messo a mollo tutta la notte, che cambia aspetto ed assorbe l'acqua.
Fase 2.
È una fase di latenza , si attiva la fisiologia interna e la respirazione (anche i semi 'respirano' ossigeno e producono anidride carbonica)
Inizia a produrre proteine e metabolizzare le riserve di cibo ( super cibo)
È una fase di latenza , si attiva la fisiologia interna e la respirazione (anche i semi 'respirano' ossigeno e producono anidride carbonica)
Inizia a produrre proteine e metabolizzare le riserve di cibo ( super cibo)
Fase 3.
La cellula inizia ad allungarsi e dividersi, producendo le radichette e radice principale.
La cellula inizia ad allungarsi e dividersi, producendo le radichette e radice principale.
La radice principale è la prima cosa
che emerge; infatti ha la funzione di ancorate la pianta ed assorbire acqua.
È come l'ancora per una barca.
È come l'ancora per una barca.
Quando inizia ad arrivare l'acqua,
ecco che emerge il fusto con in cima i cotiledoni, che possono essere già
foglie (pomodoro) o diventarlo a brevissimo (es fagiolo)
Può emergere un due modi ( vedi
prima foto ):
formando un uncino, in questo modo si trascina dietro I cotiledoni.
Così facendo perde anche il tegumento.
Come spunta, si stiracchia, si allunga, punta al sole ed apre le foglie, iniziando la fotosintesi.
Come il fagiolo.
Oppure come il pisello ( secondo esempio nel disegno / prima foto )
formando un uncino, in questo modo si trascina dietro I cotiledoni.
Così facendo perde anche il tegumento.
Come spunta, si stiracchia, si allunga, punta al sole ed apre le foglie, iniziando la fotosintesi.
Come il fagiolo.
Oppure come il pisello ( secondo esempio nel disegno / prima foto )
Tutti noi sappiamo che saranno quindi necessario le giuste quantità di acqua, ossigeno, luce, temperatura ed umidità per germinare.
Se non provvediamo a fornire le
migliori condizioni possibili, le piante germineranno lentamente, a fatica, o
non germineranno affatto.
Alcuni semi necessiteranno di un
aiuto extra per il calore.
Ad esempio il peperoncino a 30C germinerà in circa 8 giorni ma già a 19C potrebbe andare facilmente in marcescenza.
Ad esempio il peperoncino a 30C germinerà in circa 8 giorni ma già a 19C potrebbe andare facilmente in marcescenza.
Un tappetino riscaldante ed un
termometro faranno al caso vostro e vi semplificheranno la vita.
Un seme di pomodoro a 30C sarà
cotto, specialmente se abbinato ad umidità, mentre richiede 24C per la
germinazione ottimale.
Ricordiamo che necessitano anche di
umidità, appunto, durante questa fase, caldo umido.
Fate quindi attenzione a fornire le
giuste temperature così da garantire che ci sia la giusta areazione per
prevenire malattie ed agenti patogeni.
È altresì importante mantenere la
corretta idratazione del terreno poiché le giovani pianticelle sono molto
delicate e l'assenza di acqua, anche per periodi brevissimi, può essere letale.
L'idratazione dovrà essere via via
sempre più profonda, in modo da stimolare le radici ad allungarsi e svilupparsi
correttamente.
Radici superficiali producono piante deboli, un apparato ben sviluppato ci regala piante sane e forti, con un bell'apparato verde e tanti frutti.
Radici superficiali producono piante deboli, un apparato ben sviluppato ci regala piante sane e forti, con un bell'apparato verde e tanti frutti.
Apparato radicale ed apparato
apicale sono direttamente proporzionali, se è sano ed abbondante il primo, così
sarà il secondo.
Ricordatevi che i bordi, in
particolare modo dei contenitori, in condizioni normali tendono ad asciugare
prima ai lati che non al centro, vi servirà come riferimento.
Troppa acqua non permette alle
giovani piantine di sviluppare bene le radici, nel migliore dei casi, che
resteranno fini e superficiali.
Nel peggiore dei casi svilupperanno marciume radicale e moriranno.
Nel peggiore dei casi svilupperanno marciume radicale e moriranno.
L'ultima fase prima di mettere le
nostre pianticelle a dimora, che nel frattempo saranno cresciute, si saranno
fortificate ed avranno delle belle foglie nuove ed un fusto solido.
A questo punto sarà necessario
abituarle alle condizioni del campo.
Sono nate in casa, sono cresciute coccolate e con tutto ciò che gli serviva, ma ora devono conoscere l'esterno.
Sono nate in casa, sono cresciute coccolate e con tutto ciò che gli serviva, ma ora devono conoscere l'esterno.
Andranno quindi esposte, in maniera
graduale, alle condizioni definitive con le quali dovranno vivere.
Questo processo farà sì che le
piante inizino a produrre nutrienti e carboidrati che li aiuteranno quando
saranno esposti alle diverse temperature esterne, le fluttuazioni di
temperatura tra giorno e notte, il vento, la differenza di aria, di idratazione
e l'esposizione al sole diretto.
Preparare le piante, rinforzandole,
prima del trapianto è un processo importantissimo: per le piante il trapianto è
uno stress importante.
Si può iniziare abbassando la
temperatura di qualche grado attraverso la ventilazione, anche ridurre
l'irrigazione aiuta, naturalmente senza fare appassire le piante.
Non riducete la fertilizzazione.
Un altro modo, molto praticato, è
quello di spostare all'esterno le piante per circa 7 giorni prima del trapianto. Naturalmente i primi giorni evitate il sole diretto, che può uccidere le
vostre piante (anche voi preparate la vostra pelle per la prima giornata di
sole, dopotutto (ma optate per una mezz'ombra. Giorno dopo giorno si
abitueranno all'aria, a sostenersi con il venticello ed anche al sole.
Facendo questo avrete delle piante che,
come dimostrato non solo dalla conoscenza popolare ma anche dalla scienza)
saranno predisposte a produrre di più e saranno più forti.
Grazie
per la lettura
Nessun commento:
Posta un commento