Una decade di dichiarazioni di leader politici e cariche istituzionali a tratti surreali se non incredibile. Un viaggio nelle parole che tutti abbiamo ascoltato e che, rimesse in fila, descrivono forse meglio di un saggio la nostra politica.
Dieci anni esatti, 3.651 giorni, sette governi, a cavallo di tre legislature. Un lungo viaggio, a tratti lisergico, che vi condurrà tra insapute celebri ed elogi hitleriani, scandali sessuali e abitativi, fiammate omofobe e razziste, gaffe planetarie e congiuntivi fantozziani, menzogne e contraddizioni, e poi complotti – uh!, i complotti – dall'uomo sulla Luna al Bilderberg, da Spelacchio a “Elisa di Frozen lesbica”.Ma questo è niente. Siccome ci ostiniamo ad affibbiare una certa importanza alle parole, soprattutto se proferite dai più alti vertici istituzionali del Paese, è giunto il momento di ripercorrere questo curioso decennio attraverso le loro peggiori dichiarazioni, da gennaio 2010 a dicembre 2019. Mai come stavolta, fate un bel respiro e preparatevi al peggio.
2010
Governo Berlusconi, dal 2010 fino al 16 novembre 2011
Ruby
“Meglio essere appassionati di belle ragazze che gay”.
(Silvio Berlusconi, presidente del Consiglio, 2 novembre 2010)
Per la Camera è Sì
“Il presidente del Consiglio ha chiamato la Questura di Milano nella convinzione che Ruby fosse davvero la nipote di Mubarak”.
(Maurizio Paniz, parlamentare Pdl, 27 gennaio 2010)