dinamopress Antonella Pica
Il 14 ottobre a Roma, al Csoa ExSnia, nell’ambito di Logos, Festa della parola, si terrà un concerto per sostenere la costruzione di un ospedale a Tell Temr, una zona della Siria martoriata dalla guerra con Daesh.
Una
canzone per il Rojava è un progetto nato dalla collaborazione tra la
Staffetta Sanitaria della Rete Kurdistan Roma e più di cinquanta
artisti, tecnici e volontari, che hanno lavorato a titolo gratuito per
contribuire a realizzare la costruzione dell’ospedale di Tell Temr,
Cantone di Jazira, Federazione democratica della Siria del Nord.
Tell
Temr comprende 133 villaggi e la città principale, che ha una
popolazione di oltre 50mila abitanti assiri, arabi, curdi e turcomanni
che convivono in questa società multietnica.
Questa
cittadina non è raggiungibile da molti mesi a causa della guerra nella
regione, che ostacola l’arrivo di aiuti umanitari e sanitari.
Il
conflitto Siriano, che dura da oltre 5 anni, ha stremato la sua
popolazione, colpita da bombardamenti di alleanze occidentali e scontri
con milizie DAESH.
Lo
staff medico locale della Mezzaluna Rossa Curda ha attivato un punto di
emergenza, ma la struttura, sostenuta unicamente dalla Mezzaluna Rossa
locale, non ha la possibilità di fornire adeguate cure mediche, né la
degenza dei pazienti.
Mezzaluna Rossa Kurdistan Italia Onlus ha messo in campo un crowdfunding per ricostruire l’ospedale,
fornendo terapie chirurgiche, pediatriche e ginecologiche, con
strutture adatte al trattamento di malattie infettive e reparti di
terapia intensiva, considerando che nell’ultimo periodo si sono
sviluppate molte infezioni inclusa la leishmaniosi umana.
Importante
sarà la fornitura di ambulanze che colleghino tutta la regione, per
assicurare che la popolazione e gli sfollati interni nel nord della
Siria ottengano assistenza sanitaria di base e di secondo livello.
Sono stati raccolti ad oggi 82mila euro, ma c’è ancora molto da fare.
Per
questo Il Nano, Lab Hip Hop Meticcio, Kento, Torre Sound System, Nuove
Tribù Zulu, De’Soda Sisters, Los3Saltos, dalton, Tacita, Fun hanno
scelto di contribuire alla rivoluzione femminista, ecologica e culturale
che donne e uomini stanno realizzando in Rojava, componendo dei brani
ispirati a poesie curde ed esibendosi il 14 ottobre con quello spirito
di solidarietà che artisti come loro sanno mettere in campo.
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