Un
corteo con migliaia di manifestanti provenienti soprattutto dal
centro-nord si è messo da largo Toscana (alla periferia di Torino) e ha
cercato di avvicinarsi a Venaria Reale presidiata da centinaia di agenti
di polizia. Dal mercato del quartiere popolare delle Vallette si è
mosso un corteo spontaneo verso il concentramento delle 14.30 a largo
Toscana. Ad alcune centinaia di metri dalla Reggia, nel tratto ancora
autorizzato, lo spiegamento di forze dell’ordine in assetto antisommossa
e di mezzi ha chiuso la strada in ogni direzione. Un doppio tentativo
di forzare i cordoni della polizia ha dato vita a duri scontri con
lancio di lacrimogeni e uso di idranti da parte degli agenti e di fuochi
di artificio e petardi da parte dei manifestanti. Si segnalano diversi
feriti negli scontri ma i bollettini ufficiali riferiscono solo di un
agente della Digos, colpito alla testa, con una prognosi di 40 giorni
per un trauma cranico, toracico e vertebrale mentre all’ospedale Cto di
Torino sono finiti anche altri sei poliziotti e un carabiniere. Tre
manifestanti sono stati fermati e identificati ma per una protesta
fortemente simbolica, vengono infatti ritenuti gli autori che hanno
portato in piazza una finta ghigliottino inscenando la decapitazione dei
fantocci di Renzi e Poletti.
Il corteo: guarda il VIDEO
Gli scontri: guarda il VIDEO
Una cronaca dalla piazza:
Torino in piazza contro il G7
Una
due giorni intensa quella che si è appena svolta a Torino in occasione
del vertice del G7 su industria lavoro e scienza alla Reggia di Venaria,
l’ex residenza sabauda cara all’industria del turismo italiano. Il
summit ha mobilitato le realtà politiche e sociali che animano la città
ma non solo. Il contro vertice è iniziato venerdì mattina con il corteo
studentesco che ha sfilato per le vie del centro scontrandosi con
l’opposizione delle forze dell’ordine che presidiavano l’hotel in cui
alloggiavano i sette capi di stato. Una manifestazione di dissenso che
ha causato il fermo, come preludio del vertice, di uno dei tanti
studenti presenti al corteo che manifestava il dissenso a quello che in
quel vertice si è discusso, rispetto al futuro della scienza (e
indirettamente quindi della formazione) e del lavoro nei prossimi anni.
Il
corteo è poi proseguito verso la zona universitaria e si è concluso con
l’occupazione di Palazzo Nuovo, sede delle principali facoltà
umanistiche. Da qui nel tardo pomeriggio è partito un altro corteo che
ha bloccato il traffico del centro cittadino e si è spostato in piazza
Castello dove si stava svolgendo la notte europea dei ricercatori, altra
manifestazione che ha coinvolto non solo a Torino, ma in moltissime
città italiane, il mondo della ricerca pubblica.
Anche
in questo caso, si è visto il dispiegamento di un ingente schieramento
di forze dell’ordine, pronte a salvaguardare il potere costituito che in
forme diverse con diversi “sotto-padroni” gira intorno all’Unione
Europea. In questo caso, dai confronti che ne sono derivati, sono stati
fermati tre ragazzi.
Nel
pomeriggio si sono invece svolte varie iniziative tra cui il presidio
al cancello 2 della Fiat in seguito allo sciopero indetto e partecipato
dai sindacati di base tra cui USB e Cobas. Tra le rivendicazioni dello
sciopero, in uno stabilimento come quello di Fiat, è stata proprio la
rivendicazione la questione dei posti di lavoro che si stanno e andranno
persi proprio a fronte di questo piano di sviluppo industiale basato
sulla tecnologia e sulla robotizzazione.
Alcuni
attivisti di Usb ed Eurostop hanno poi tenuto un presidio in Viale
maestri del lavoro e una delegazione del sindacato è stata ricevuta all’
ILO (agenzia dell’ ONU per il lavoro) nell’ambito di una più generale
mobilitazione internazionalista della Federazione Sindacale Mondiale.
In
serata l’assemblea pubblica di Eurostop in cui è stato presentato il
quaderno «Automazione e disoccupazione tecnologica» pubblicato da Noi
Restiamo che contiene vari contributi sul tema dell’industria 4.0 e che
riflette sulle conseguenze occupazionali che la quarta rivoluzione
industriale sta avendo e avrà. Sabato pomeriggio si è tenuto l’evento
centrale del contro vertice : un corteo unitario di alcune migliaia di
persone ha sfilato per la periferia torinese. Partendo da largo Toscana è
arrivato fino alle porte della Reggia di Venaria dove un imponente
dispiegamento di forze dell’ordine ha più volte effettuato lanci di
lacrimogeni per disperdere e allontanare i manifestanti, uno dei quali è
stato caricato e verrà processato per direttissima.
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