FIRMA LA PETIZIONE: http://www.stopfiscalcompact.it/
italia.attac.org di: Marco Bersani
Dopo otto anni, il “falco”[1] Wolfgang
Schauble, ministro tedesco delle finanze, lascia l’Eurogruppo, non
prima di aver avanzato il suo ultimo intransigente piano per la
stabilizzazione monetaria dell’Unione Europea.
“La responsabilità di bilancio e il controllo sui bilanci stanno assieme, whatever it takes ( a qualunque costo, ndt)”.
Così ha esordito, quasi per ricordare che, se lui se ne va, le sue idee
restano e la stretta oligarchica sui popoli europei non può che
proseguire.
L’idea di fondo è di trasformare l’Esm, il Meccanismo europeo di stabilità (cosiddetto
Fondo salva-Stati) in un vero e proprio Fondo monetario europeo,
togliendo alla Commissione il compito di monitorare i conti pubblici e
dando allo stesso potere diretto sulla ristrutturazione dei debiti.
Come
se non fosse sufficiente aver consegnato le scelte di politica
economica di ogni paese ad un organismo non eletto da nessuno come la
Commissione Ue, oggi Schauble vuole il salto di qualità: poiché,
ancorché espressione della tecnocrazia finanziaria, la Commissione Ue si
dimostra ancora troppo sensibile alle pressioni dei vari Paesi per
aumentare la flessibilità sui conti, è bene esautorarla affidando tutto
ad un organismo ancora più impersonale, che agisca con “neutralità”.
Il
Meccanismo Europeo di Stabilità - spiega il documento di Schaeuble -
“incarna il principio di fornire solidarietà in cambio di sane finanze
pubbliche”. La sua funzione fondamentale è infatti quella di “fornire un
sostegno finanziario temporaneo a condizione di riforme rigorose”.
Per
diventare un Fondo Monetario Europeo, l’Esm “deve dedicare maggiori
risorse alla prevenzione delle crisi”, ruolo per il quale non ha ancora
un mandato e per il quale serve che abbia “un ruolo più forte in termini
di monitoraggio dei rischi dei Paesi”.
Ciò
che propone Schauble è una sorta di terrore per gli inadempienti al
dogma della riduzione del debito pubblico, attraverso “un meccanismo di
ristrutturazione dei debiti dotato di prevedibilità, per garantire una
corretta condivisione degli oneri fra lo Esm e i creditori privati”,
applicando anche ai titoli di Stato meccanismi simili a quelli che
riguardano già le banche in dissesto: quando c’è un intervento di
salvataggio, gli investitori in titoli di Stato devono subire perdite in
modo da ridurre l’ammontare del prestito di emergenza del fondo
salvataggi europeo. L’obiettivo esplicito per la Germania è introdurre
il rischio finanziario estremo per i paesi indisciplinati e spingere di
conseguenza i governi alla drastica riduzione della loro situazione
debitoria.
Una
follia che avrebbe come esito l'esatto contrario delle intenzioni
dichiarate: aumentare il rischio finanziario, obbligherebbe il paese
incriminato a chiedere prestiti con tassi d'interesse maggiori,
moltiplicando il proprio indebitamento. Ma,come ben sappiamo, non è la
riduzione del debito l'obiettivo dell'oligarchia finanziaria europea,
bensì l'utilizzo dello shock del debito pubblico per poter mettere sul
mercato tutto quanto ci appartiene (diritti, beni comuni, servizi
pubblici).
Senza
contare che sul versante della democrazia saremmo all'esito finale, la
sovranità politica declinata in base alle capacità economiche. L'Esm è
infatti un organismo intergovernativo, nel quale il diritto di voto è
direttamente proporzionale al reddito dei singoli Stati e il diritto di
veto è appannaggio di chi detiene almeno il 20% delle quote (Germania e
Francia).
Forse,
se nel nostro paese finisse il chiacchiericcio riguardo al fatto se c'è
Speranza con Pisapia (sapendo che, in ogni caso, per quella strada
speranza non c'è) e ci si occupasse della realtà concreta, sarebbe già
un passo avanti.
E se, nel contempo, chiunque leggesse questo pezzo, andasse sul sito http://www.stopfiscalcompact.it/per firmare la petizione popolare promossa da Attac Italia, potremo tutte e tutti iniziare a camminare in un'altra direzione.
[1]
Sarebbe tuttavia ora di riabilitare il falco (predatore per natura e
non per scelta) smettendo di accostarlo al nome di Schauble (predatore
per scelta e non per natura)
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