Giustizia & Impunità
Il liquidatore tenta così di recuperare soldi per risarcire gli obbligazionisti subordinati che hanno subito enormi perdite dalla mala gestio e sono stati danneggiati dalla mossa del governo Renzi che decise di mettere in liquidazione le quattro banche: oltre ad Etruria, CariChieti, CariFerrara e Banca Marche. “I manager, accusati di aver depauperato il patrimonio dell’istituto, dovranno presentare le memorie difensive”. Ai giudici spetterà pure il compito di valutare l’attività della società di revisione PriceWaterhouseCoopers. Già a gennaio scorso il liquidatore aveva iniziato a valutare una richiesta di danni per la società. La citazione è stata depositata lunedì al tribunale civile di Roma: l’azione di risarcimento, autorizzata da Bankitalia, è stata sottoscritta anche da Ubi Banca che lo scorso maggio, con il contratto di acquisto della nuova Banca Etruria, si era impegnata ad aderire alla causa civile”. L’iniziativa di Santoni coinvolge Ubi Banca perché al momento dell’acquisto ha firmato una clausola contrattuale che le imponeva di aderire all’eventuale giudizio.
Per Santoni a causare il “buco” nei conti dell’istituto toscani sono stati i comportamenti dolosi e colposi di tutti. Sarebbero stati erogati mutui e finanziamenti senza richiedere le necessarie garanzie e – in alcuni casi – “anche in conflitto di interessi”. Nel dicembre del 2015 Bankitalia aveva rilevato “che il 90% delle garanzie sui prestiti era inefficace”, secondo via Nazionale le “fidejussioni” erano “prive di efficacia ai fini del recupero, anche a causa della mancanza di monitoraggio sui beni degli stessi”. I citati avrebbero anche ignorato le raccomandazioni di Palazzo Koch che chiedeva la fusione con un partner affidabile.
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