Ugo Bardi Docente presso la Facoltà di Scienze MM. FF. NN. a Firenze
Negli Stati Uniti, Elon Musk ha creato dal nulla un gigante dell’industria automobilistica, la Tesla,
che ha rivoluzionato tutto il settore. Il successo strepitoso della
Tesla ha reso chiaro che non c’è più bisogno dei puzzolenti e costosi motori a combustione interna (detti anche “a scoppio”): abbiamo le tecnologie e la capacità per passare alla trazione elettrica. Gli altri costruttori, con in testa la Volkswagen umiliata dallo scandalo del “dieselgate”,
stanno anche loro investendo pesantemente sull’elettrico. E non sono
solo i costruttori a premere in questa direzione: è recentissimo
l’annuncio del sindaco di Parigi, Anne Hidalgo, che dal 2030 tutti i veicoli in circolazione in città dovranno essere elettrici.
E da noi? Beh, da noi, ahimè, il nostro Sergio Marchionne, amministratore delegato della Fiat, si è lanciato recentemente in una bella tirata contro l’auto elettrica, sostenendo che “le
emissioni di un’auto elettrica, quando l’energia è prodotta da
combustibili fossili, sono equivalenti a quelli di un altro tipo di auto”.Non si sa da dove Marchionne abbia tirato fuori questa sua affermazione (e non è la prima volta che lo dice) ma in ogni caso è sbagliata. Marchionne si è basato su dati obsoleti o su dati basati su paesi dove l’elettricità viene prodotta principalmente dal carbone. In Europa, e specialmente in Italia, le cose sono ben diverse. Un articolo recentissimo di Alberto Moro e Laura Lonza, ricercatori a Ispra fa il punto della situazione, arrivando a conclusioni opposte a quelle di Marchionne. La loro conclusione è che “Nell’Unione Europea e nel 2013 i veicoli elettrici hanno permesso risparmi potenziali di emissione di gas serra in confronto ai veicoli a motore a scoppio dellordine del 50–60%… Se assumiamo che le tendenze attuali verso la decarbonizzazione della produzione elettrica nell’Unione Europea continueranno, ci si aspetta che i veicoli elettrici abbiano profili di emissione di gas serra più bassi di qualsiasi veicolo con motore a combustione interna”.
Ma passare a veicoli elettrici non è solo questione di ridurre le emissioni di gas serra: i veicoli elettrici non emettono particolato e nemmeno le centrali che li alimentano, quando sono rinnovabili. Anche nell’ipotesi di produrre elettricità mediante centrali a metano, che sono le più comuni in Italia, le emissioni di particolato sono bassissime. Ed è il particolato che crea lo smog e i danni associati. Insomma, se vogliamo liberarci dallo smog non abbiamo scelta. Marchionne o non Marchionne, dobbiamo passare alla trazione elettrica. Lo possiamo fare. E prima lo facciamo, meglio staremo.
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