Il PD ed il governo vogliono reintrodurre i voucher inserendoli nella manovrina che la UE ha voluto e approvato. Il 28 maggio avremmo dovuto votare nel referendum promosso dalla Cgil. PD e governo hanno cancellato quello strumento di legalizzazione dello schiavismo per evitare il voto. Ora che non si vota più, sfacciatamente i voucher vengono riproposti, esattamente nello stesso modo e con le stesse motivazioni con le quali erano stati a suo tempo varati dal governo Berlusconi. Non c’è altro che la parola truffa per definire questo comportamento del PD e del governo. Truffa ai danni del lavoro, del popolo italiano, della democrazia.
Rete per l'Autorganizzazione Popolare - http://campagnano-rap.blogspot.it
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mercoledì 31 maggio 2017
Servizi dell'Associazione R@P con sconto SCEC
Installazione Sistema Operativo GNU/Linux: 10 SCEC
PC completo con Linux preinstallato: 35 euro + 15 SCEC
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Mondi e fedi della strage perenne
http://enricocampofreda.blogspot.it/
Giorni addietro, in uno spettrale intervento sui
social media anche più cieco del fondamentalismo, qualcuno ha definito l’assassinio
dei 29 pellegrini copti benaugurante per l’avvio del Ramadan. Al torbido
commentatore islamista facevano eco i crociati dell’informazione nostrana
pronti a ribadire che l’unica soluzione è lo scontro, cercando vendette a
tuttotondo nei confronti dell’Isis, di jihadisti veri e presunti, quindi imam e
ayatollah, fedeli e miscredenti arabi, turchi o persiani, e minoranze etniche,
e rifugiati, e migranti: insomma i barbari che minacciano Santa Romana Chiesa.
Misure di polizia, controllo sociale e tutela dei diritti
dinamopress Silvia Talini
Una riflessione in chiave costituzionale su senso e funzione delle misure di prevenzione, strumenti di controllo sociale potenziati dalle misure “a tutela del decoro” introdotte dal decreto legge sulla sicurezza urbana di Minniti e di recente convertito in legge dal Parlamento
È
del 21 aprile scorso l’approvazione della nuova legge sulla sicurezza
urbana (n. 48/2017), un intervento che, potenziando il quadro delle
misure di prevenzione personali (e non solo), amplia la possibilità di
ricorrere a strumenti di sicurezza idonei a comprimere le garanzie
costituzionali poste a tutela dei diritti.
"Food manager"? Servi polpette e sorridi
dinamopress Fabiana Fraulini
Quinta puntata di ST.O.P. (Storie di Ordinaria Precarietà). "Un giorno, ricevete una telefonata da una grande multinazionale scandinava che vende mobili. Vi chiedono se vi interessa un tirocinio come “Food manager”, presso una delle loro sedi".
Finita
l’università, consapevoli che la vostra laurea in Filosofia non vi darà
grandi prospettive lavorative, con umiltà e poche speranze iniziate a
inviare il vostro curriculum a qualsiasi azienda, agenzia per il lavoro e
istituzione che vi viene in mente.
Tutte e tutti siamo il Forum italiano dei movimenti per l'acqua
dinamopress
A
pochi giorni dal sesto anniversario della vittoria referendaria per
l’acqua bene comune, stiamo assistendo non solo alla pervicace non
attuazione di quella decisione popolare sovrana, bensì all’attacco
diretto a chi quell’esperienza ha promosso, costruito, fatto vivere in
maniera reticolare in tutti i territori del paese, fino a farla divenire
maggioritaria a livello nazionale.
L’Italia a mano armata
Fonte:
sbilanciamoci.infoAutore:
Giacomo Pellini
Nel 2016 l’export militare italiano ha registrato un aumento dell’85% rispetto all’anno precedente. Numeri da capogiro, documentati dalla Relazione annuale sul commercio e sulle autorizzazioni all’esportazioni di armi
“Nei concili di governo dobbiamo stare in guardia contro le richieste non giustificate dalla realtà del complesso industriale militare . Esiste e persisterà il pericolo della sua disastrosa influenza progressiva. Non dobbiamo mai permettere che il peso di questa combinazione metta in pericolo la nostra democrazia. Solo il popolo allertato e informato potrà costringere ad una corretta interazione la gigantesca macchina da guerra militare….in modo che sicurezza e libertà possano prosperare insieme” .
Nel 2016 l’export militare italiano ha registrato un aumento dell’85% rispetto all’anno precedente. Numeri da capogiro, documentati dalla Relazione annuale sul commercio e sulle autorizzazioni all’esportazioni di armi
“Nei concili di governo dobbiamo stare in guardia contro le richieste non giustificate dalla realtà del complesso industriale militare . Esiste e persisterà il pericolo della sua disastrosa influenza progressiva. Non dobbiamo mai permettere che il peso di questa combinazione metta in pericolo la nostra democrazia. Solo il popolo allertato e informato potrà costringere ad una corretta interazione la gigantesca macchina da guerra militare….in modo che sicurezza e libertà possano prosperare insieme” .
Usare Facebook non migliora la vita. Secondo uno studio americano il social rende infelici e può peggiorare anche le condizioni di salute
http://www.controlacrisi.org
Più si usa Facebook, meno si è felici e in salute. Non è la prima volta che i social network finiscono nel mirino di ricerche scientifiche. Questa volta, a mettere sotto la lente di ingrandimento l’influenza che possono avere sull’umore delle persone uno studio sviluppato dall’Università di Yale e della California, pubblicata sull’American Journal of Epidemiology e rilanciato dal Wall Street Journal.
“Le interazioni faccia a faccia migliorano il benessere. Con l’ubiquità dei social media sono emerse importanti questioni sull’impatto delle relazioni”, hanno spiegato i ricercatori, che hanno monitorato 5.208 adulti, accedendo direttamente alle loro attività su Facebook per due anni, tra il 2013 e il 2015.
“Abbiamo esaminato le associazioni che ci sono tra l’attività su Facebook e lo stato di salute fisica, mentale e la soddisfazione di vita: i risultati hanno dimostrato che in generale, l’utilizzo della piattaforma non è associato al benessere”. Ad esempio, si sottolinea nella ricerca, se alla pubblicazione di un post non corrisponde un numero di ‘mi piace’ giudicato sufficiente c’è un peggioramento del 5-8% dello stato fisico e mentale.
Più si usa Facebook, meno si è felici e in salute. Non è la prima volta che i social network finiscono nel mirino di ricerche scientifiche. Questa volta, a mettere sotto la lente di ingrandimento l’influenza che possono avere sull’umore delle persone uno studio sviluppato dall’Università di Yale e della California, pubblicata sull’American Journal of Epidemiology e rilanciato dal Wall Street Journal.
“Le interazioni faccia a faccia migliorano il benessere. Con l’ubiquità dei social media sono emerse importanti questioni sull’impatto delle relazioni”, hanno spiegato i ricercatori, che hanno monitorato 5.208 adulti, accedendo direttamente alle loro attività su Facebook per due anni, tra il 2013 e il 2015.
“Abbiamo esaminato le associazioni che ci sono tra l’attività su Facebook e lo stato di salute fisica, mentale e la soddisfazione di vita: i risultati hanno dimostrato che in generale, l’utilizzo della piattaforma non è associato al benessere”. Ad esempio, si sottolinea nella ricerca, se alla pubblicazione di un post non corrisponde un numero di ‘mi piace’ giudicato sufficiente c’è un peggioramento del 5-8% dello stato fisico e mentale.
Ilva. No alla svendita, Si alla nazionalizzazione
http://contropiano.org
Dopo un incontro con alcuni sindacati, il Governo ha annunciato che ILVA sarà venduta alla multinazionale Arcelor-Mittal. Il piano prevede più di 5000 esuberi solo per cominciare, successivamente si avrà la facoltà di licenziare altri lavoratori in corso d’opera.
Il Governo vorrebbe quindi concludere in questo modo una vicenda difficilissima dopo il disastro della gestione Riva. L’acciaio, diversamente da come sostenuto da più parti, è tutt’ora il materiale da costruzione più importante al mondo assieme al cemento. La sua industria è quindi strategica. La cessione dell’ILVA alle multinazionali significa quindi svendere un pezzo fondamentale del patrimonio industriale e privare lo Stato Italiano di un settore fondamentale. Inoltre solo l’intervento dello Stato può garantire le necessarie bonifiche, la revisione degli impianti e dei cicli, la salvaguardia dell’occupazione.
Le multinazionali sono interessate, in questa fase in maniera esclusiva, ad acquistare marchi e impianti per garantirsi fette di mercato e produrre altrove dove le norme ambientali e di salute sono meno rigide e i salari più bassi.
LibreBoot T400: il notebook totalmente libero (a partire da 248 euro)
https://www.miamammausalinux.org
In passato vi abbiamo giá parlato del Libreboot, specialmente per delle controversie che il progetto ha avuto con la Free Software Foundation.
Ci sembra peró giusto spiegarvi bene di cosa si tratta: il Libreboot T400 é un notebooktotalmente libero, al punto da ricevere la certificazione della FSF stessa.
A partire dal BIOS, open e che non contiene blob o backdoors di alcun tipo, fino all'OS con cui viene venduto.
Ma partiamo da alcune specifiche:
- CPU:Intel Core 2 Duo P8400 o superiore
- GPU: Intel GMA 4500MHD
- Schermo: 14.1″ 1280×800 LED TFT LCD o superiore (alcuni modelli arrivano a 1440×900)
- Porte: 1x VGA, 3x USB 2.0, 1x Cuffie, 1x Microfono, 1x Scheda di rete Gigabit, 1x ExpressCard/54
- Wireless: 802.11n (Atheros AR5B95, AR9285 chipset)
- Cavi di alimentazione in formato UK, EU o US (a seconda del paese).
A chi servono i giovani disoccupati.
E’ noto che la disoccupazione giovanile in Italia si assesta intorno al 40% e in alcune regioni, soprattutto del Mezzogiorno, supera il 60%. E’ anche noto che, nonostante le politiche di sottofinanziamento delle Università, gran parte di questa popolazione ha un livello di istruzione molto alto, ed è anche noto che la disoccupazione giovanile in Italia dipende in larghissima misura dal fatto che la gran parte delle nostre imprese – di piccole dimensioni, poco innovative – non necessita di manodopera altamente qualificata.
I Governi che si sono succeduti negli ultimi anni hanno impostato le loro politiche formative finalizzandole al depotenziamento della qualità dell’offerta di lavoro. E le hanno legittimate con la retorica dei giovani bamboccioni, choosy, non ‘occupabili’, quasi collocati in un limbo idilliaco di ozio a spese dalle loro famiglie: più tecnicamente è il welfare familiare – troppo generoso – a frenare la ricerca di lavoro.
Fra le tante dichiarazioni in tal senso, merita di essere ripresa quella rilasciata dal prof. Andrea Ichino – uno dei più accreditati economisti italiani, rilasciata al Resto del Carlino. Traendo spunto da un episodio di cronaca – i pochi candidati a un’offerta di posto di lavoro di RyanAir – il docente non esita a proporre la sua diagnosi, con le seguenti parole: “eppure se prima della notizia di oggi avrei detto che i giovani bolognesi, grazie alle tutele familiari, non sono disposti a muoversi per cercare lavoro lontano da casa come normalmente accade in altri Paesi, il caso di Ryanair mi segnala un problema ancor più profondo: il welfare familiare addirittura frena la ricerca di un lavoro, perfino quando viene offerto sulla soglia di casa” .
Si sorvoli pure sull’uso disinvolto del congiuntivo e ci si chieda: Perché, dunque, tanta acrimonia nei confronti delle giovani generazioni?
martedì 30 maggio 2017
Stadio per la Roma. Il M5S:”abbiamo fatto un capolavoro”. Replica: “ha vinto di nuovo la rendita”
contropiano- Federico Rucco - Radio Città Aperta
Ricordate il nuovo stadio “per” la Roma? A che punto stanno le cose? Intervista a Paolo Ferrara (M5S), replica di Antonello Sotgia (urbanista).
Mesi fa è stato al centro di uno scontro politico e di polemiche ferocissime sui mass media contro l’opposizione della giunta Raggi al progetto. La cementificazione a Tor Di Valle era stata messo in cantiere da un cordata guidata dal rampante costruttore Parnasi (amico e finanziatore del Pd). Poi la giunta comunale è arrivata ad un accordo con i costruttori e le banche che sponsorizzano il progetto. Si è parlato di riduzione di cubature e di urbanistica contrattata.
Sky, da domani sciopero di ventiquattro ore. Usb: "Si sciopera a Roma, Milano e Cagliari"
controlacrisi
Domani sara' sciopero di tutti i dipendenti di Sky. "L'assemblea dei lavoratori- ha spiegato l'Usb in una nota- ha deciso uno sciopero di 24 ore di tutti i dipendenti Sky dalle ore 1 di mercoledi' 31 maggio alle 1 di giovedi' 1 giugno. Lo sciopero e' stato indetto per il personale su tutto il territorio nazionale e quindi coinvolgera' i siti di Roma, Milano e Cagliari".
Domani sara' sciopero di tutti i dipendenti di Sky. "L'assemblea dei lavoratori- ha spiegato l'Usb in una nota- ha deciso uno sciopero di 24 ore di tutti i dipendenti Sky dalle ore 1 di mercoledi' 31 maggio alle 1 di giovedi' 1 giugno. Lo sciopero e' stato indetto per il personale su tutto il territorio nazionale e quindi coinvolgera' i siti di Roma, Milano e Cagliari".
Voucher, il Governo continua per la sua strada, confortato dalla Cisl. E la Cgil annuncia una manifestazione il 17 giugno. Tra le più accese sostenitrici dei nuovi buoni-lavoro un ex cgiellina
controlacrisi
fabrizio salvatori
Si
apre oggi una settimana decisiva per il governo Gentiloni. La questione
voucher è ormai ad alta tensione politica. La Cgil ha subito bocciato
l’emendamento presentato sabato e ora annuncia battaglia, mentre sul
fronte della politica non si allentano le polemiche interne al Pd, anche
se c’è chi frena sulla crisi di governo. Il ministro della Giustizia,
Andrea Orlando, per esempio, ha escluso che si possa aprire una crisi di
Governo sui buoni lavoro, anche se poi i deputati “orlandiani” non
hanno partecipato al voto in commissione e solo i voti di Forza Italia
hanno permesso all'emendamento di governo di essere approvato.
Dipendenti comunali: sempre meno, più vecchi e più poveri
https://www.anutel.it/
Data: 29/05/17 Categoria: Newsletter Settimanali Testata: -
Sono diminuiti drasticamente, circa 50 mila in meno dal 2009. Sono sempre più anziani, per un'età media che supera i 52 anni. Hanno i salari fermi da nove anni e ben al di sotto del costo della vita. È questa la fotografia dei comunali, delle lavoratrici e dei lavoratori pubblici impegnati negli oltre 8 mila comuni d'Italia, che emerge da un report della Fp Cgil Nazionale condotto sui dati del Conto annuale. Uno studio specifico a supporto di un'iniziativa a Roma, promossa dalla categoria dei lavoratori dei servizi pubblici della Cgil, sul tema 'Comuni: Nuovi servizi e Contratto nazionale'.
Il report della Funzione Pubblica Cgil passa in rassegna lo stato in cui versano maestre, polizia locale, amministrativi e altro ancora, ovvero tutto il vasto mondo del lavoro 'comunale', prendendo come riferimento l'ultimo anno disponibile (2015) con l'anno dell'ultimo rinnovo contrattuale (2009). Un segmento del lavoro pubblico che, osserva il segretario nazionale della Fp Cgil, Federico Bozzanca, "come l'intero mondo pubblico, si è profondamente indebolito in questi anni per effetto del blocco della contrattazione, così come del turn over, insieme ai tagli lineari, che hanno impedito allo stesso tempo la costruzione di nuovi servizi, l'estensione e l'ampliamento dell'offerta degli stessi, per rispondere alle nuove domande dei cittadini".
Cannabis. Abbiamo provato la cannabis light appena messa in commercio in Italia.
La EasyJoint ha fatto parlare molto di sé, quindi il minimo era testarla.
Si tratta di un'erba con un valore di THC inferiore allo 0,6 percento (che è il limite di legge) e un alto contenuto di CBD o cannabidiolo, intorno al 4 percento. L'alto contenuto di CBD vuol dire che invece dei classici effetti psicoattivi quest'erba dovrebbe avere proprietà miorilassanti, antipsicotiche, tranquillanti, antiepilettiche, antiossidanti e antinfiammatorie, mentre il contenuto quasi nullo di THC vuol dire che possederla, portarla con sé e fumarla è perfettamente legale. Dopo averla fumata si può anche guidare tranquillamente, perché non altera e non viene rilevata dai test antidroga.
Vaccini: ‘Riportare il dibattito non ideologico, apartitico e fuori da conflitti di interesse’.
Sul tema vaccini, sul quale in queste settimane si è assistito a un dibattito sempre più acceso e con toni spesso paradossali, è finalmente emerso il contributo qualificato della Rete Sostenibilità e Salute.
Patrizia Gentilini Medico oncologo ed ematologo, membro di Isde e Medicina Democratica
Nel documento si afferma innanzi tutto che da un punto di vista scientifico si dovrebbe evitare di proclamare verità “assolute, incontrovertibili e definitive”, perché, da una prospettiva epistemologica è considerato scientifico, a differenza degli enunciati della fede, proprio solo ciò che in linea di principio è “falsificabile” (principio di falsificazione di Popper). In questa prospettiva, un serio dibattito scientifico su qualsiasi tema, incluso quello dei vaccini, non solo è lecito ma è parte del processo dialettico di costruzione e ridefinizione della conoscenza scientifica. Inoltre si evidenzia come parlare di “vaccini” in generale, facendo “d’ogni erba un fascio” – come quindi un qualcosa da prendere o lasciare in blocco – non sia assolutamente corretto perché anche fra i vaccini esistono diversi profili di sicurezza e differenti rapporti rischi/benefici.
Il referendum eluso. Breve storia sul ritorno dei voucher.
Sono tempi di
"manovrina", quella per aggiustare i conti pubblici lasciati in eredità
dal precedente governo. E – come sempre – questi provvedimenti omnibus
sono treni a cui ciascuno aggancia i vagoni che preferisce (anche a
rischio di incostituzionalità, considerato che si tratta comunque della
conversione di un decreto legge, per cui la Consulta richiede
omogeneità).
Andrea Pertici
Professore ordinario di diritto costituzionale nell'Università di Pisa
Un vagone aggiunto è proprio l'emendamento di Titti Di Salvo
(deputata del Pd eletta nelle file di Sel) nella riformulazione del
relatore Mauro Guerra, approvato in Commissione con 19 voti favorevoli, 6
voti contrari e nessun astenuto, che reintroduce, con alcune modifiche (art. 54-bis della legge di conversione), i voucher, che erano stati eliminati con decreto legge 25 del 2017, convertito con legge 49 del 2017, dopo che la Corte costituzionale aveva dichiarato l'ammissibilità del referendum per la loro totale abrogazione (sent. 28 del 2017).
I referendum sociali presentati dalla CGIL erano tre: quello sui licenziamenti illegittimi (art. 18), dichiarato inammissibile dalla Corte costituzionale; quello sulle disposizioni limitative della responsabilità solidale
in materia di appalti e, appunto, quello sui voucher, ammessi al voto
popolare.
Rivoluzione industriale 4.0, ossia “contoterzismo” per i tedeschi.
L’articolo riguardante il rilancio della manifattura emiliana attraverso la cosiddetta rivoluzione industriale 4.0
ha sollevato attenzione sulla veloce trasformazione in atto nel sistema
produttivo italiano. Qui la riflessione del lettore che si firma The Industrialist.
*****
Ho trovato significativo che il trio di conferenze volte a sdoganare l’innovazione di processo – perchè di questo si tratta al netto delle roboanti definizioni da vocabolario social
– sia stato messo in piedi dalla Messe Frankfurt, fatto che
implicitamente segnala una sorta di conflitto d’interessi
(interessatissimo) del capitale tedesco nell’operazione.
La
Germania è certamente la principale manifattura del continente,
soprattutto è l’unica dotato delle economie di scala capaci di sostenere
lo sviluppo di innovazioni di processo spinte – nonostante anche da
quelle parti non si disdegni la sofisticazione spudorata dei propri
risultati, vedasi Dieselgate, e nonostante una carenza cronica degli
investimenti anche in terra tedesca – in grado di rendere la produzione
sempre più drasticamente autonoma dal “fattore umano”.
E’,
quindi, perfino banale sottolineare come proprio il capitale tedesco
abbia tutto da guadagnare dal profondo svecchiamento del sistema
produttivo italiano, che aprirebbe alle Siemens di turno nuovi mercati,
rimasti per altro orfani dei competitori nazionali che nel settore erano
tutti in mano pubblica; segnatamente il conglomerato Ansaldo, poi
confluito in Finmeccanica/Leonardo che, a far data dalla vulgata
privatizzatrice post “mani pulite”, ha progressivamente smantellato
tutta quella produzione che non fosse più o meno strettamente correlata
con il militare e in cui, peraltro, le maestranze italiane se la
giocavano piuttosto bene. Si pensi ad Ansaldo Industria e Ansaldo
Energia, ma anche all’Elsag delle produzioni nel settore
dell’automazione postale.
lunedì 29 maggio 2017
La legalizzazione della Cannabis compaia nei programmi elettorali
ascia
E’ di oggi la notizia dell’indagine a carico del’ex presidente della Camera, Gianfranco Fini, per riciclaggio di denaro proveniente da evasione fiscale e della sua collusione con nomi che hanno una certa rilevanza negli introiti più discutibili del nostro Erario, quelli relativi alle slot machine, di cui l’imprenditore Francesco Corallo, già in carcere, è un’indiscutibile potenza: <http://www.ilmessaggero.it/primopiano/politica/fini_riciclaggio_sequestrato_milione_euro-2469953.html>.
E’ di oggi la notizia dell’indagine a carico del’ex presidente della Camera, Gianfranco Fini, per riciclaggio di denaro proveniente da evasione fiscale e della sua collusione con nomi che hanno una certa rilevanza negli introiti più discutibili del nostro Erario, quelli relativi alle slot machine, di cui l’imprenditore Francesco Corallo, già in carcere, è un’indiscutibile potenza: <http://www.ilmessaggero.it/primopiano/politica/fini_riciclaggio_sequestrato_milione_euro-2469953.html>.
G7: il fallimento inevitabile e la repressione preventiva
contropiano
Rete dei Comunisti
Appare
davvero sconcertante che la maggior parte degli analisti e dei
commentatori si stupisca – o addirittura si lamenti – per il fallimento
totale del recente G7 di Taormina.
Eppure
i presupposti c’erano tutti e assai evidenti, incubati negli scorsi
anni e sulla base del fallimento di altri organismi internazionali come
il WTO o dei trattati multinazionali come il TTIP. “Sui voucher il governo vìola la Costituzione”. Intervista a P. Maddalena
contropiano-Redazione Radio Città Aperta
La
reintroduzione dei voucher, in una versione ulteriormente peggiorativa e
permissiva con le imprese, con il pieno sostegno parlamentare di
Berlusconi della Lega, è avvenuta all’indomani della cancellazione del
referendum chiesto dalla Cgil, con circa tre milioni di firme.
Cancellazione obbligata, dopo che lo stesso governo Gentiloni, qualche
settimana fa, aveva abrogato con apposita legge i voucher.
Una
mossa truffaldina mai compiuta da nessun governo in precedenza, perché
per tutti era comunque prevalente il dettato costituzionale (una norma
abrogata per evitare un referendum dovrebbe restare vietata per almeno
dieci anni; qui non sono trascorse nemmeno 10 settimane…).
Su questa che è apparsa subito come una clamorosa violazione della Costituzione, Radio Città Aperta
ha intervistato Paolo Maddalena, vicepresidente emerito della Corte
Costituzionale; dunque una delle maggiori autorità riconosciute in
questo campo.
Altri soldi pubblici alla Fiat per altre prese in giro. Il duro giudizio del Prc sull'accordo tra Fca, Governo e Regione Piemonte
controlacrisi
Sergio Chiamparino, presidente della Regione Piemonte e Claudio Calenda, Ministro per lo Sviluppo, sbandierano l’accordo intervenuto in sede governativa in base al quale FCA (ex Fiat) si impegna a spendere 300 milioni circa in ricerca e innovazione a beneficio di Mirafiori e del centro di ricerca di Orbassano (Torino) nonché dei siti di Pomigliano d’Arco (Napoli) e Trento. A questa cifra si aggiungono 27 milioni di incentivi pubblici generosamente elargiti dal Ministero dello sviluppo (19 milioni) e dalla Regione Piemonte (9 milioni). Gli investimenti dovrebbero essere finalizzati alla progettazione e produzione di motori a trazione elettrica. Questi investimenti, spiega il Ministero in una nota, “confermano la scelta strategica di voler rafforzare FCA in Italia … con ricadute positive per le Regioni e Il Sistema Paese”. Gli fa eco Chiamparino. “è un bel segnale che conferma un’inversione di tendenza”.
domenica 28 maggio 2017
Voucher, cambia il nome, non la sostanza
Fonte:
il manifestoAutore:
Roberto Ciccarelli
Cosa prevede il «contratto di prestazione occasionale» inserito nella manovra. Resta il limite alle microimprese sotto i 5 dipendenti, salvo per l’agricoltura o l’edilizia. Una restrizione cospicua rispetto al passato, ma insufficiente Per sostituire i voucher, aboliti per decreto per evitare il referendum Cgil, il governo e il Pd hanno rispolverato il «contratto di prestazione occasionale» abolito dal Jobs Act nel 2015. Se i voucher erano scontrini acquistabili in tabaccheria, fuori dal contratto di lavoro, la «prestazione occasionale» sarà una forma contrattuale che si aggiunge alle quaranta e più esistenti. Per Cgil, Mdp, Sinistra Italiana, Movimento 5 Stelle l’emendamento Di Salvo, depositato l’altro ieri sera dal relatore alla «manovrina» Mauro Guerra in commissione Bilancio della Camera, siamo di fronte a un meccanismo esattamente equivalente a quello dei voucher. «Non c’è dubbio che faremo ricorso alla Corte costituzionale – ha ribadito la segreteria generale della Cgil Susanna Camusso che conferma la convocazione di una manifestazione nazionale – Siamo di fronte a una violazione dell’articolo 75 della Costituzione e all’intenzione di impedire ai cittadini di votare».
Cosa prevede il «contratto di prestazione occasionale» inserito nella manovra. Resta il limite alle microimprese sotto i 5 dipendenti, salvo per l’agricoltura o l’edilizia. Una restrizione cospicua rispetto al passato, ma insufficiente Per sostituire i voucher, aboliti per decreto per evitare il referendum Cgil, il governo e il Pd hanno rispolverato il «contratto di prestazione occasionale» abolito dal Jobs Act nel 2015. Se i voucher erano scontrini acquistabili in tabaccheria, fuori dal contratto di lavoro, la «prestazione occasionale» sarà una forma contrattuale che si aggiunge alle quaranta e più esistenti. Per Cgil, Mdp, Sinistra Italiana, Movimento 5 Stelle l’emendamento Di Salvo, depositato l’altro ieri sera dal relatore alla «manovrina» Mauro Guerra in commissione Bilancio della Camera, siamo di fronte a un meccanismo esattamente equivalente a quello dei voucher. «Non c’è dubbio che faremo ricorso alla Corte costituzionale – ha ribadito la segreteria generale della Cgil Susanna Camusso che conferma la convocazione di una manifestazione nazionale – Siamo di fronte a una violazione dell’articolo 75 della Costituzione e all’intenzione di impedire ai cittadini di votare».
"Chi continua a parlare di Israele come la sola democrazia nel medio oriente bene farebbe a documentarsi e a ricredersi". Il domenicale di Controlacrisi, a cura di Federico Giusti
http://www.controlacrisi.org
La sera del 26 Maggio, alcune agenzie di stampa hanno annunciato la interruzione dello sciopero della fame dei prigionieri politici palestinesi. Lo sciopero, che ha coinvolto centinaia di uomini e donne, era iniziato il 17 Aprile nelle carceri di massima sicurezza israeliane e nel corso delle settimane la partecipazione a questa forma estrema di lotta era aumentata nonostante il silenzio dei media israeliani e degli imbarazzati organi di stampa arabi preoccupati di non ostacolare i piani Usa.
La sera del 26 Maggio, alcune agenzie di stampa hanno annunciato la interruzione dello sciopero della fame dei prigionieri politici palestinesi. Lo sciopero, che ha coinvolto centinaia di uomini e donne, era iniziato il 17 Aprile nelle carceri di massima sicurezza israeliane e nel corso delle settimane la partecipazione a questa forma estrema di lotta era aumentata nonostante il silenzio dei media israeliani e degli imbarazzati organi di stampa arabi preoccupati di non ostacolare i piani Usa.
La protesta scaturiva dalle disumane condizioni in cui migliaia di detenuti sono costretti a vivere da anni. Non abbiamo mai avuto notizia negli ultimi mesi di visite da parte di organismi internazionali per i diritti umani, nel silenzio e nell’oblio si consumano i peggiori crimini, si calpesta la dignità umana infliggendo lunghe pene detentive. Di sicuro nelle carceri israeliane e turche si pratica la tortura che non è solo violenza fisica ma avviene anche in maniera subdola come far perdere il sonno ai detenuti mantenendo le luci accese 24 ore su 24.
Lo sciopero della fame è stato lungamente avversato in Israele, attorno ai penitenziari sono state organizzate delle braciate da parte di gruppi nazionalisti legati alle colonie, l’intento era condurre una guerra psicologica contro chi aveva scelto questa forma di lotta estrema partecipata da un numero non inferiore di 1600 uomini e donne. I familiari dei detenuti sono stati allontanati dal carcere, impedite loro visite e perfino l’invio di medicinali, vestiti, libri. Perché nelle carceri israeliane fino ad oggi erano impedite le visite dei familiari, negati diritti elementari come quello di ricevere cure mediche o potere semplicemente guardare la tv o leggere giornali e libri.
La Democrazia Economica è il pilastro della democrazia, ma in Italia se ne parla troppo poco.
Molta polemica ha suscitato il recente progetto dei 5 Stelle su una riforma del lavoro mirata alla partecipazione diretta dei lavoratori e alla democrazia economica. La polemica si è concentrata soprattutto sulla proposta di diminuire il potere del sindacato tradizionale.
|
micromega Enrico Grazzini [1]
“Difendere il lavoratore significa anche promuovere forme nuove di democrazia e partecipazione sui luoghi di produzione, tagliando al tempo stesso i vecchi privilegi e le incrostazioni di potere del sindacato tradizionale. La presenza e l’incidenza del lavoratore nella governance della propria impresa, per il movimento 5 stelle, va disintermediata” [2].
Ma il dibattito non deve concentrarsi solo e tanto sulla questione sindacale. E' evidente che i sindacati italiani ed europei sono costretti a riposizionarsi complessivamente e radicalmente di fronte a fenomeni epocali, come la finanziarizzazione dell'economia e delle imprese, la globalizzazione finanziaria, la sfrenata libertà di movimento dei capitali, la concentrazione del governo economico e monetario nelle istituzioni europee, non elette e non sottoposte ad alcun controllo. Tuttavia la vera questione epocale non riguarda tanto il ruolo del sindacato, ma la democrazia economica. Cioè, la partecipazione diretta dei lavoratori e dei cittadini nelle decisioni che riguardano il loro lavoro e la vita economica in generale.
Auspicare la democrazia economica significa riconoscere che la democrazia rappresentativa è subalterna alla finanza globale ed è diventata un simulacro si sé stessa; e significa capire che solo con l'introduzione di elementi di democrazia nell'economia diventerà possibile un vero progresso civile e sociale.
RIPARTIRE DALL'INTERESSE NAZIONALE
www.interessenazionale.net/
Come nell’Italia del dopo-guerra si partì dalla ricostruzione materiale, così oggi è di vitale importanza operare una vera e propria ricostruzione simbolica e spirituale.
Occorre, in primo luogo, ricategorizzare la realtà, per pensare altrimenti rispetto a come ci hanno abituato le tutto fuorché neutre grammatiche dominanti: il cui solo fine è la glorificazione dell’esistente nella sua reale configurazione e nei suoi concretissimi rapporti di forza.
Le vecchie mappe concettuali non tengono. Gli schemi sono saltati. Occorre aggiornare le categorie del pensiero, al cospetto di un reale che è esso stesso venuto mutando. Il fuoco prospettico attorno al quale deve orbitare la ricostruzione simbolica e spirituale di cui si diceva deve essere un ripensamento critico e problematizzante della categoria di mondializzazione. Solo così può tornare a istituirsi un pensiero critico e sottratto alla presa letale del pensiero unico dominante e santificante i rapporti di forza.
La mondializzazione ha fallito e continua a fallire. Sta generando un mondo sempre più diseguale, come ci hanno variamente insegnato economisti come Stiglitz e Piketty.
Occorre, in primo luogo, ricategorizzare la realtà, per pensare altrimenti rispetto a come ci hanno abituato le tutto fuorché neutre grammatiche dominanti: il cui solo fine è la glorificazione dell’esistente nella sua reale configurazione e nei suoi concretissimi rapporti di forza.
Le vecchie mappe concettuali non tengono. Gli schemi sono saltati. Occorre aggiornare le categorie del pensiero, al cospetto di un reale che è esso stesso venuto mutando. Il fuoco prospettico attorno al quale deve orbitare la ricostruzione simbolica e spirituale di cui si diceva deve essere un ripensamento critico e problematizzante della categoria di mondializzazione. Solo così può tornare a istituirsi un pensiero critico e sottratto alla presa letale del pensiero unico dominante e santificante i rapporti di forza.
La mondializzazione ha fallito e continua a fallire. Sta generando un mondo sempre più diseguale, come ci hanno variamente insegnato economisti come Stiglitz e Piketty.
sabato 27 maggio 2017
Boom della moneta alternativa, in 125 negozi a Genova si paga solo con gli “Scec”
http://genova.repubblica.it/
IL PORTAFOGLIO si può lasciare a casa. Nel nuovo negozio “Solo Scec” gli euro non sono ammessi. Non è una questione di prezzo ma l’ultima ricetta anticrisi. A prima vista sembrano le banconote del Monopoli, biglietti stampati, grandi e colorati . «In realtà si tratta di una “moneta alternativa” che fino a oggi serviva per pagare prodotti a prezzo ridotto nei piccoli negozi di quartiere, una specie di buono sconto– spiega Luana Ciambellini, presidente di Arcipelago Scec Liguria mentre mostra le banconote multicolor- Ma ora permetterà di acquistare generi alimentari e prestazioni senza sborsare un euro. E’ il primo esperimento di questo tipo in tutta Italia».
Nelle vetrine del nuovo negozio in via dei Giustiniani ci sono borse, caffettiere e orologi ma nei prossimi mesi in vendita si potranno trovare anche frutta e verdura. «Un chilo di pomodori per uno Scec, due per tre cestini di fragole, dal produttore al consumatore ma senza tirar fuori il portafoglio – racconta Andrea Pescino, responsabile dell’Asso- ciazione “Comitato4valli” che ha realizzato un orto collettivo sopra l’Ikea di Bolzaneto, primo fornitore del negozio - Gli Scec che otterremo dalla vendita li rimetteremo in circolo per nuovi acquisti. E’ un circuito senza fine».
Non solo. Nel piccolo negozio del Centro storico c’è spazio anche per la Banca delle Competenze: chi decide di mettere a disposizioni le proprie abilità manuali, come riparare una lavatrice o cucire l’orlo dei pantaloni, sarà pagato esclusivamente con le grandi banconote colorate.
E dove si trovano? Il meccanismo è semplice. Basta registrarsi al sito o passare al punto Scec nello spazio coworking Common Lab per ricevere gratuitamente 100 Scec (in pratica 100 euro, in versione cartacea o virtuale, da spendere non solo al negozio ufficiale ma anche negli altri centri convenzionati).
Cimitero degli inglesi a Roma, dove i nomi sono ‘scritti sull’acqua’
http://www.ilfattoquotidiano.it/
di Silvano Agosti
di Silvano Agosti
Nei primi anni del mio soggiorno romano andavo spesso a visitare ilCimitero degli inglesi, accanto alla Piramide di Caio Cestio. Avevo vent’anni e ogni mio sguardo, vissuto in libertà, esplorava il mondo a 360 gradi. Avevo fatto amicizia con una bambina di cinque anni, Letizia, la figlia del guardiano.
“Tu inventi e io ascolto”, diceva a ogni incontro, “però domani non ti apro il cancello se non prometti di raccontarmi la storia del ragnetto”. Quella che prediligeva e che richiedeva più spesso era la storia di un ragnetto rosso che aveva impiegato l’intero tempo della sua vita ad attraversare la testa di una bimba, cercando di evitare la foresta dei capelli, ognuno dei quali era, per il microscopico ragnetto, imponente come per noi le querce secolari (i ragnetti rossi, piccoli come un granello di polvere, si sa, vivono un giorno soltanto).
Corbyn: guerre occidentali alimentano terrorismo. E prova a spiazzare i conservatori
dinamopress LG
Pochi minuti fa, Jeremy Corbyn ha detto che l'aumento degli attacchi terroristici è causato dalle guerre occidentali. Intanto, infuria lo scontro elettorale verso il voto dell'8 giugno.
Alla
riapertura della campagna elettorale dopo l'attentato di Manchester,
Corbyn ha dichiarato che esiste un legame, con un nesso causa-effetto,
tra le "guerre al terrorismo" che la Gran Bretagna ha combattuto negli
ultimi anni e il verificarsi di attentati terroristici e, più in
generale, il rafforzamento del terrorismo internazionale.
Corbyn
ha rivendicato il suo impegno pacifista del passato e ha anche
illustrato la sua idea di "risoluzione di conflitti". Ecco qualche
estratto del discorso:
Usando lo SCEC lotti contro la delocalizzazione dei capitali dai territori
venerdì 26 maggio 2017
"Nino, Nino, Nino": medici precari in ambulanza
dinamopress Olandese
Quarta puntata di ST.O.P! Storie di ordinaria precarietà. Una vita di studi, diventare medico e…andare di servizio allo stadio Olimpico per essere pagati con dei buoni benzina. Dalle Camere del Lavoro Autonomo e Precario.
• Finale di Champions League: non è tutto oro quel che luccica
Non
sempre riesco a pensare al mio lavoro con sarcasmo e l’ironia, spesso
prevale la rabbia, se non lo sbigottimento o l’amarezza. Gli stessi
sentimenti che leggo quando nei loro volti quando ne parlo con amici e
familiari. Non solo perché empatizzano evidentemente con la mia
condizione di lavoro, ma perché quello che io faccio ha direttamente a che fare con la salute di tutti.
2 giugno: Difendiamo l’umanità, non i confini
http://www.sbilanciamoci.org
Sbilanciamoci! aderisce con convinzione alla giornata di mobilitazione “Difendiamo l’umanità, non i confini”, promossa dalla campagna Un’altra difesa è possibile.
Crediamo in una Repubblica che difenda i diritti e la dignità delle persone, che metta in pratica i principi dell’accoglienza e della non violenza, dentro e fuori dai confini nazionali: per questo invitiamo tutte e tutti a partecipare alle iniziative del 2 giugno.
Riportiamo di seguito il comunicato della mobilitazione e ne invitiamo alla diffusione.
Difendiamo l’umanità, non i confini
2 giugno, Festa della Repubblica che ripudia la guerra
Roma, 2 giugno 2017
11:30 – Presidio e Flash-mob (giardini di Castel Sant’Angelo) – “Parata d’onore” per chi salva vite umane e getta ponti di pace tra popoli. Questa è la nostra difesa dei valori costituzionali.
15:00 – Assemblea (Società Geografica Italiana, Via della Navicella 12) – Obiettare alla guerra e fermare la strage nel Mediterraneo: strumenti e campagne per un’altra difesa possibile.
15:00 – Assemblea (Società Geografica Italiana, Via della Navicella 12) – Obiettare alla guerra e fermare la strage nel Mediterraneo: strumenti e campagne per un’altra difesa possibile.
In apertura dell’assemblea nazionale di Un ponte per… con il Movimento Nonviolento e le reti della campagna Un’altra difesa è possibile.
Pd, il partito della truffa. Cancellato il voto, riecco i voucher
Raspberry Pi e CoderDojo, insieme a scuola
http://punto-informatico.it/
L'unione tra le due Foundation ha l'obiettivo di creare il più grande sforzo globale sul fronte dell'educazione informatica
Roma - La Raspberry Pi Foundation si impegnerà sempre di più sul fronte dell'educazione del coding nelle scuole primarie grazie alla collaborazione con un circuito internazionale di club di programmazione.
La fondazione che gestisce il single-board computer destinato a stimolare l'insegnamento di base dell'informatica, infatti, ha annunciato che unirà le forze, in un'operazione di fusione aziendale, con la Fondazione CoderDojo: al centro la volontà di far massa per portare i rispettivi progetti di educazione al coding a sempre più ragazzi di tutto il mondo.
CoderDojo rappresenta una rete globale di club della programmazione informatica per bambini tra i 7 e i 17 anni: il primo club CoderDojo nasce a Cork nel luglio del 2011 dalla passione di due ragazzi James Whelton e Bill Liao e da allora i circoli sono cresciuti a più di 1.250 in oltre 69 Paesi. Un totale che supera i 35mila programmatori in erba, attorno ai quali gravitano strutture e volontari con l'intento di creare un ambiente adatto alla loro crescita con le conoscenze basilari del coding.Proprio questo serbatoio di speranza deve aver attirato l'attenzione della Fondazione Raspberry Pi che da sei anni collabora con CodeDojo: stringere ora i legami tra le due community, spiega il CEO di Raspberry Pi Foundation Philip Colligan, "creerà il più grande sforzo globale di coinvolgimento dei ragazzi nella programmazione e nell'invenzione digitale".
La fondazione che gestisce il single-board computer destinato a stimolare l'insegnamento di base dell'informatica, infatti, ha annunciato che unirà le forze, in un'operazione di fusione aziendale, con la Fondazione CoderDojo: al centro la volontà di far massa per portare i rispettivi progetti di educazione al coding a sempre più ragazzi di tutto il mondo.
CoderDojo rappresenta una rete globale di club della programmazione informatica per bambini tra i 7 e i 17 anni: il primo club CoderDojo nasce a Cork nel luglio del 2011 dalla passione di due ragazzi James Whelton e Bill Liao e da allora i circoli sono cresciuti a più di 1.250 in oltre 69 Paesi. Un totale che supera i 35mila programmatori in erba, attorno ai quali gravitano strutture e volontari con l'intento di creare un ambiente adatto alla loro crescita con le conoscenze basilari del coding.Proprio questo serbatoio di speranza deve aver attirato l'attenzione della Fondazione Raspberry Pi che da sei anni collabora con CodeDojo: stringere ora i legami tra le due community, spiega il CEO di Raspberry Pi Foundation Philip Colligan, "creerà il più grande sforzo globale di coinvolgimento dei ragazzi nella programmazione e nell'invenzione digitale".
Un valido parental control per Linux Ubuntu
https://www.paolettopn.it
Questo articolo è rivolto a tutte quelle persone che spesso mi chiedono se sia possibile limitare l’uso del PC a diversi utenti (minori e non…), in ore diverse di giorni diversi, tramite una programmazione.
La risposta è: SI, è possibile farlo, con Linux Ubuntu e l’applicazione Nanny.
La risposta è: SI, è possibile farlo, con Linux Ubuntu e l’applicazione Nanny.
Il filtro famiglia è un software o un servizio in grado di selezionare pagine su Internet in base ad alcuni criteri. Corrisponde al concetto inglese di parental control(letteralmente «controllo genitoriale», spesso tradotto erroneamente con “controllo parentale”) e permette di evitare l’esposizione dei bambini a contenuti considerati pericolosi e violenti, soprattutto a questo tipo di pubblico. Questi sistemi sono adoperati anche da molte aziende per limitare l’accesso dei propri dipendenti a siti non funzionali all’attività professionale (scommesse, pornografia, giochi, ecc.).
Installiamo e gestiamo un Web Server su Ubuntu
http://www.marcosbox.org/
Linux è notoriamente un sistema operativo utilizzato in ambito Server.
Quando sviluppi per il web però hai la necessità di essere il più veloce e sicuro possibile e per evitare possibili errori conviene sempre sviluppare in locale per poi andare successivamente in produzione.
Oggi andiamo quindi ad installare all’interno della nostra Ubuntu (o derivata), sia essa un'installazione reale o su macchina virtuale, tutto il necessario per mettere in piedi un web server.
Utilizzeremo la utility tasksel.
Linux è notoriamente un sistema operativo utilizzato in ambito Server.
Quando sviluppi per il web però hai la necessità di essere il più veloce e sicuro possibile e per evitare possibili errori conviene sempre sviluppare in locale per poi andare successivamente in produzione.
Oggi andiamo quindi ad installare all’interno della nostra Ubuntu (o derivata), sia essa un'installazione reale o su macchina virtuale, tutto il necessario per mettere in piedi un web server.
Utilizzeremo la utility tasksel.
Leggi online l'ebook "Peter Pan Elaborazione per il teatro" - di Dionisio Moretti
giovedì 25 maggio 2017
La teoria della donna malata.
“Così, mentre me ne stavo distesa a letto, incapace di sfilare in corteo, di tenere in mano un cartello, di gridare uno slogan per farmi sentire, o di essere visibile in qualsiasi altra forma tradizionale come essere politico, ha preso forma la domanda centrale della Teoria della donna malata: come si fa a lanciare un mattone contro le vetrine di una banca se non puoi alzarti dal letto?”.
Un testo – lo abbiamo tratto da LesBitches,
che ne ha curato una splendida traduzione – la cui bellezza e la cui
rilevanza non sopportano aggettivi. Possiamo dire solo che raramente su Comune abbiamo
pubblicato qualcosa che ci è parso così importante, in primo luogo
perché parla a chiunque affronta ogni giorno la sua “vulnerabilità”,
l’insopportabile “fragilità” che impone una lotta strenua per
l’affermazione della propria dignità. Johanna Hedva lo dedica – con le parole di Audre Lorde
– alle persone che non sono mai state considerate degne di
sopravvivere: perché questo mondo è stato costruito contro la loro
sopravvivenza: “Uno degli obiettivi della Teoria della donna malata è
quella di resistere all’idea che sia necessario essere legittimate da
un’istituzione, in modo che questa possa provare ad aggiustarvi. Non
avete bisogno di essere aggiustate, mie regine: è il mondo che ha
bisogno di essere rifatto”.
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